Tanti auguri a Bernard Tomic

Compie oggi 23 anni Bernard Tomic. Il tennista nato in Germania, di origini croate, ma naturalizzato australiano, ha senza ombra di dubbio grandi qualità. Negli ultimi anni, però, ha sprecato il suo potenziale: riuscirà a fare finalmente il salto di qualità?

Compie oggi 23 anni Bernard Tomic, giovane australiano dal talento cristallino, ma con una testa matta, che molte volte gli ha impedito di fare il definito salto di qualità. Bernard però ha ancora tanto tempo per migliorare, e se riuscirà a maturare, diventerà sicuramente un campione.

Il tennis, come sappiamo, è lo sport del diavolo. Per poter raggiungere la vetta, per avere successo insomma, servono una determinazione, una dedizione e una costanza incredibili, come dimostrano i tanti esempi di numeri 1 che hanno dato tutto per questo sport. Proprio per questo, sono tantissimi i tennisti dotati di grande talento, che giocano un tennis sublime, ma che non riescono a sfondare, poiché il talento non sempre basta.

Tra questi c’è sicuramente Bernard Tomic, che oggi compie 23 anni. L’australiano ha capacità davvero innegabili, ed è indubbio che avrebbe tutti i mezzi per diventare, se non un numero 1, un top player. La semplicità e la fluidità con cui colpisce la palla sono notevoli, e se aggiungiamo il suo servizio di ottima qualità, abbiamo un giocatore in grado di battere chiunque.

Ma allora perché, a 23 anni, Tomic non ha ancora ottenuto un successo in un torneo importante? Eppure, le premesse erano ottime. Dopo aver impugnato la racchetta per la prima volta a sette anni, Bernard ha avuto una carriera da junior eccezionale, in cui ha conquistato due slam, l’Australian Open del 2008, a 15 anni, e gli Us Open del 2009. Il primo vero exploit, però, è arrivato nel 2011. Siamo a Wimbledon, il tempio del tennis, e l’australiano compie una grande cavalcata, arrivando addirittura ai quarti di finale.

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Tomic è opposto a Novak Djokovic, che di lì a poco sarebbe diventato numero 1 del mondo, e incanta il pubblico, mettendo in seria difficoltà il suo più quotato avversario. Alla fine, Bernard è costretto ad arrendersi in quattro set, ma il tennis aveva finalmente trovato, almeno apparentemente, una nuova stella.

Sono passati ben quattro anni da quel giorno, e ad oggi, 21 Ottobre 2015, l’australiano di origini croate, ma nato a Stoccarda, ha raccolto “appena” tre titoli. Per carità, tre tornei vinti sono comunque un buon risultato, se consideriamo che ci sono tennisti che non ne hanno vinto neanche uno in carriera, ma le aspettative riposte su di lui erano ben altre.

Tomic in questi anni ha sprecato, inutile negarlo, il suo potenziale. Perché se prendiamo il giovane Bernard, dalle grandi capacità, e aggiungiamo i tanti, troppi casi in cui si è lasciato andare, come le feste, o i problemi con la giustizia, ecco che da un giocatore dalle grandi speranze otteniamo un tennista di basso livello, che alterna grandi prestazioni a partite sconcertanti (tutti ricorderemo il match di Miami in cui è stato sconfitto in 15 minuti).

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Inoltre, suo padre, John, che è stato il primo ad insegnargli a giocare, non lo ha certo aiutato. Il croato infatti è diventato famoso più che per le capacità del figlio per il triste episodio avvenuto nel Maggio del 2013, quando ha dato una testata all’allenatore del figlio. E non era neanche la prima volta che John veniva richiamato dall’ATP. Quel l’atto di violenza ingiustificata gli è costato una squalifica ma, soprattutto, ha amplificato ancora di più i problemi di Bernard.

Nell’ultimo periodo, però, le cose sembrano essersi messe un po meglio. Tomic infatti ha da poco raggiunto il best ranking di numero 18, e a Shangai ha realizzato un’ottima prestazione contro il dominatore del momento, e delle ultime quattro stagioni, Novak Djokovic. Le sue qualità sono fuori discussione, e la speranza è che Bernard possa trovare un equilibrio e una stabilità necessaria a diventare un giocatore di punta.

Per sua fortuna, il tempo è con lui. L’australiano ha ancora l’occasione, vista la tenera età, di farsi strada fino alla vetta. Il tempo però passa, inesorabilmente, e Bernard dovrà fare una volta per tutte questo agognato salto di qualità, che lo lancerebbe finalmente tra i grandi di questo sport.

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