Il Canada non riesce nel miracolo, la Coppa Davis è della Spagna!

Per la sesta volta nella storia, la Spagna conquista la Coppa Davis. Decisive le vittorie di Bautista Agut e Nadal per battere in finale il Canada. E' festa grande alla Caja Magica.

A distanza di otto anni dall’ultimo trionfo, la Spagna torna a conquistare la Coppa Davis e lo fa tra le mure amiche, mandando in visibilio tutti i tifosi presenti sugli spalti della Caja Magica. Sconfitto in finale un ottimo Canada, che ha dato tutto prima di arrendersi all’oggettiva superiorità dei padroni di casa. Superfluo dirlo, ma il premio di MVP di questa manifestazione non può che andare a Rafa Nadal, leader assoluto della spedizione spagnola nonchè imbattuto durante questa settimana. E’ stato proprio lui a regalare alla Spagna il punto decisivo, quello della vittoria, sconfiggendo in un bellissimo match Denis Shapovalov, il quale ha confermato l’ottimo periodo di forma, che ha coinciso con un finale di 2019 da ricordare, ma anche le sue potenzialità future. L’altra vittoria del giorno porta la firma di Roberto Bautista Agut, rientrato ieri a Madrid insieme ai compagni dopo un grave lutto in famiglia che lo aveva costretto a tornare nella sua città natale pochi giorni prima. Lo spagnolo, che con le lacrime agli occhi ha dedicato la vittoria al padre recentemente scomparso, si è imposto in due set su Felix Auger-Aliassime, alla prima apparizione in questa Coppa Davis. Inutile dunque il doppio, che infatti non verrà giocato, ai fini dell’esito finale, che già vede la Spagna campionessa. Sesta Coppa Davis della storia per la nazionale iberica, che ha conquistato tutti i titoli a partire dal 2000 e che non sollevava questa coppa dal lontano 2011. Esce sconfitto, ma a testa più che alta, invece il Canada, che perde la sua prima finale di questa manifestazione, ma sicuramente avrà modo di rifarsi in futuro, anche in virtù della giovanissima rosa di cui dispongono.

Davis Cup Spain 2019

E’ inutile negarlo: la Spagna partiva favorita. Con un Nadal in queste condizioni poi, capace di risolvere quarti e semifinale di fatto da solo – portando a casa due punti grazie al suo match di singolare ed al match di doppio – un punto sembrava già in cassaforte. L’unica speranza per il Canada, perciò, era vincere il primo singolare per poi giocarsi il tutto per tutto al doppio decisivo. A sorpresa, capitan Frank Dancevic non schiera l’eroe di questa settimana, vale a dire Vasek Pospisil, bensì manda in campo Auger-Aliassime, facendolo esordire questa settimana. Scelta più che comprensibile, ma che alla fine non ha pagato affatto.

Il match è infatti stato molto equilibrato, soprattutto nella prima parte, ma a portarlo a casa è stato Roberto Bautista Agut, vittorioso dopo un’ora e cinquanta minuti di gioco. Primo parziale dominato dai servizi e davvero combattuto, non a caso c’è stata solo un’occasione per evitare il tie-break. Nell’ottavo gioco lo spagnolo ha offerto una palla break, prima di annullarla con un ottima prima di servizio e proseguire dunque con la solita monotonia dei turni di battuta. L’inizio del tie-break è stato altrettanto privo di colpi di scena, fino a quando il giovane canadese non ha iniziato a sbagliare, disunendosi e gettando alle ortiche il primo set, perdendo cinque punti consecutivi fino al 7-3 in favore del suo avversario. Il momento positivo di Bautista Agut è proseguito nella seconda frazione di gioco, che ha visto l’allungo nonchè tentata fuga dello spagnolo. Dopo aver strappato il servizio al suo avversario in avvio, il giocatore di Castellòn de la Plana ha persino avuto un’opportunità di volare, e dunque doppio break, ma non è riuscito a sfruttare questa ghiotta occasione. Ciò ha fatto solo che bene ad Auger-Aliassime, il quale si è scosso ed ha recuperato lo svantaggio nel gioco seguente, conquistando un break fondamentale. A vanificare tutto, però, ci ha pensato Bautista Agut, che ha nuovamente breakkato il canadese nel sesto gioco e si è incamminato verso la vittoria del parziale. Senza più patemi, il tennista iberico ha portato a casa il match, consegnando ai suoi compagni il primo punto di questa finale. Dopo due giorni in cui Nadal ha dovuto fare i miracoli per recuperare alle sconfitte dei suoi compagni, finalmente ora potrà giocare il suo match concentrandosi esclusivamente su quello.

epa08020990 Spanish tennis player Rafa Nadal celebrated after win against British Jamie Murray and Neal Skupski during the third double match of the Davis Cup’s semifinal between Spain and Great Britain at Caja Magica stadium in Madrid, Spain on 23 November 2019. EPA/Juanjo Martin (MaxPPP TagID: epalivefour444849.jpg) [Photo via MaxPPP]

Nel difficile compito di mettere i bastoni tra le ruote al numero uno del mondo Denis Shapovalov, reduce da due brillanti vittorie in semifinale – prima in singolare contro Khachanov e poi in doppio insieme a Pospisil. Ciononostante, appena sei giocatori sono stati capaci di strappare un set a Nadal nella storia della Coppa Davis e dunque per il canadese si fa ancora più dura. I primi games non fanno altro che rispettare le aspettative e confermare quello che sarà il trend del match: lo spagnolo è impeccabile alla battuta, mentre Shapovalov trema fin da subito e, dopo essersi salvato in due games dove ha concesso palle break al suo avversario, crolla nel sesto gioco. E’ il break che farà la differenza e che consegnerà il primo set nelle mani di Rafa, con il punteggio di 6-3 in poco più di mezz’ora di gioco. Nel secondo parziale, invece, comincia quasi un altro match. Lo Shapovalov arrendevole e spento del primo set si trasforma infatti in un tennista agguerrito che lotta su ogni punto e che sputa sangue per cercare di allungare la finale. Nonostante il suo gioco, caratterizzato da splendidi vincenti alternati ad errori banali, il set risulta essere davvero combattuto e costantemente in bilico. Le prime palle break arrivano nel terzo gioco, ma il canadese le cancella entrambe brillantemente. Nel sesto game, è addirittura Nadal ad offrire un’opportunità al suo avversario, dopo non aver chiuso il game in precedenza. Un’ottima prima da sinistra però lo salva e gli consente di impattare sul 3 pari. L’ultima palla break del set si presenta sul 4 pari, quando Nadal infila tre punti consecutivi e si porta ad un passo dal servire per il set. Ancora una volta, però, i servizi hanno la meglio e si giunge dunque al tie-break. L’equilibrio regna sovrano, ma un rovescio steccato da Shapovalov rimescola le carte e manda Nadal a match point. Sul primo, il canadese compie un autentico miracolo, passando a rete il suo avversario dopo un attacco impreciso; sul secondo è invece l’accoppiata servizio-dritto a dare il punto a Shapovalov. Il canadese, dopo il cambio campo si porta persino a set point sul 7-6, ma il servizio di Nadal non tradisce e riporta il maiorchino a match point. Il terzo è quello buono e la festa della Spagna può allora cominciare. Nadal sdraiato a terra viene raggiunto da tutti i suoi compagni e prendono il via i festeggiamenti, anche sugli spalti.

Si chiude, quindi, con una vittoria dei padroni di casa questa prima edizione della “nuova” Coppa Davis. Nonostante tutte le modifiche da apportare in futuro ed i lati negativi di quest’anno, la verità è che una manifestazione come la Coppa Davis è bella per il clima che si respira e l’atmosfera che si crea. Finire un match a notte inoltrata non è assolutamente bello – su questo non ci piove – ma non apprezzare questa competizione vuol dire non amare il tennis. Malgrado l’assenza di Federer.

SPAGNA b. CANADA 2-0

R. Bautista Agut (SPA) b. F. Auger-Aliassime (CAN) 76(3) 63

R. Nadal (SPA) b. D. Shapovalov (CAN) 63 76 (7)

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