Quando il tennis va oltre la quarantena

 Il mondo del tennis è ormai fermo da tempo, con la stagione bloccata almeno fino al mese di Giugno. Quali i possibili scenari futuri?”

L’emergenza coronavirus ha sconvolto il mondo intero. Da poco più di un mese, ormai, tutto tace, fermo ai nastri di partenza, come una Ferrari pronta però a fare il rombo dei motori e a ripartire, sbaragliando la concorrenza. Tanti sono i lavoratori costretti a casa, molti dei quali impegnati a fare “smart-working” ed altri che, invece, con le serrande abbassate, faticano a portare il piatto in tavola.

Ad essere interessato dalla questione è ovviamente anche il mondo dello sport, tennis incluso. Il tennista professionista di alto livello non ha di certo problemi di questo tipo, potrebbe campar di rendita anche se la quarantena dovesse durare anni (sdrammatizziamo un po’). Fondamentale è mantenere la forma fisica ed il tono muscolare, fare una corretta alimentazione, senza tralasciare la tecnica, magari allenandosi nel campetto privato dietro casa o nel circolo intitolato col proprio nome. I calendari sono stati temporaneamente sospesi, col conseguente annullamento di gran parte dei tornei, tra cui anche gli Slam. Di qualche giorno fa è la clamorosa notizia della cancellazione dell’edizione 2020 del torneo di Wimbledon per via dell’impossibiltà di giocare sull’erba in una stagione che non sia quella estiva. Questo stop forzato quale impatto avrà sui top players e in particolare modo sui top 3, Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal?

Roger Federer: non è più un ragazzino, gli anni passano, ma la classe resta. Arrivati a questo punto, la necessità di avere tempo per rifiatare è fondamentale per ricaricare le batterie e per recuperare da qualche piccolo acciacco fisico. Quando la pausa è forzata, però, potrebbero esserci dei problemi. Roger avrebbe bisogno di maggior minutaggio sul campo, soprattutto ora che è stato costretto a rinunciare ai suoi amati Championship. L’erba è stata sempre casa sua, dove spesso e volentieri ha saputo ritrovare la giusta linfa per continuare ad andare avanti. Rinunciare risulta doloroso, oltre a far svanire qualche probabile sogno di gloria. Un lato positivo per lo svizzero forse sta proprio nell’essere riuscito a saltare a piè pari la lunga ed usurante stagione sul rosso. Non che negli anni scorsi si sia preoccupato più di tanto a dare forfait. Questa volta, però, ci potrebbe essere qualche scrupolo di coscienza in meno. Tra i tre sembra quello meno favorito, il fisico potrebbe andare in letargo. Il riposo, però, potrebbe fargli anche bene.

Novak Djokavic: Cosa si potrebbe dire riguardo al mattatore assoluto di questo inizio di stagione? Poco, molto poco. Dopo l’ennesimo australian open conquistato, il tennista serbo appariva in forma smagliante, pronto a dettar legge nel circuito e a sperare nella grande impresa (come ogni anno d’altronde) del grande Slam nell’anno solare. Poca è l’incertezza riguardo un giocatore che dimostra sempre di più di essere una vera e propria macchina da guerra. Con le batterie ricaricate, potrebbe ritornare rinfrancato e ancora più forte: Staremo a vedere.

Rafael Nadal: dopo aver concluso la stagione precedente con la vittoria agli Us Open e i due Slam in saccoccia, il tennista maiorchino si sarebbe apprestato a vivere la parte della stagione che ama di più, quella sulla terra rossa, periodo nel quale sembra ritrovare lo smalto migliore. Se dovrà fare a meno di tutti i tornei satelliti sul rosso europeo, avrà quasi sicuramente l’opportunità di rivivere l’esperienza parigina, molto probabilmente un pò più in là nel calendario. Anche se un pò sotto a Nole, penso che lo stop non possa che portargli qualche giovamento. Si è campioni non solo dentro al campo ma anche fuori. Questi fenomeni della racchetta, con le loro generosissime donazioni, hanno dimostrato di avere una classe ed un altruismo unici, ripagando il grande pubblico che li ha sempre sostenuti e li ha portati alla gloria: Chapeau. Speriamo di ritrovarli sui campi da gioco il prima possibile e per tanto altro tempo ancora. Siamo qui ad aspettare!

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