Lynette Federer, la mamma del campione: “In lui rivedo la personalità del Sudafrica”

Lynette Federer, la mamma di Roger, in occasione del "Match For Africa" tra il campione svizzero e Rafa Nadal, ha parlato del figlio e dei cambiamenti e progressi del suo paese d'origine

Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Di solito si dice così. Sicuramente alle spalle di Roger Federer c’è la moglie Mirka ma, ancora prima di lei, la mamma Lynette. Di origine sudafricana ha sempre parlato del suo paese al figlio portandolo nei suoi viaggi di ritorno a casa per fargli conoscere la sua realtà.

Vedere il campione elvetico giocare la partita contro il suo grande rivale Rafael Nadal proprio nel suo paese natale è stata l’occasione per Lynette Federer di ripercorrere la carriera di suo figlio e le tappe che lo hanno portato proprio a scegliere Cape Town per la grande sfida i cui proventi – è giusto ricordarlo – sono destinati alla sua fondazione e impiegati per progetti umanitari.

Da piccolo ho sempre voluto che conoscesse la cultura del Sudafrica. Quando tornavo a casa portavo spesso Roger con me nei miei viaggi e non gli abbiamo mai nascosto nulla, a partire dalla situazione di povertà che vivevano alcuni ragazzi qui. Penso che questo sia uno dei motivi che lo abbiano spinto a creare la Fondazione e operare nel continente africano” ha raccontato la mamma del campione al quotidiano svizzero Tagesanzeiger. Ha poi continuato: “Sono molto orgogliosa di lui. Lo sono stata anche quando mi ha detto che, tra le varie personalità, gli sarebbe piaciuto incontrare Nelson Mandela“.

E, a proposito dello storico presidente del Sudafrica e della sua lotta all’apartheid, Lynette Federer ha poi evidenziato i passi avanti compiuti all’interno del paese: “Ovviamente a Roger ho raccontato tutta la storia ma sono molto felice di vedere quanti cambiamenti sono stati fatti. Vedere persone con la pelle nera ricoprire ruoli prestigiosi e di responsabilità è molto importante per combattere il razzismo. Ma c’è ancora tanto da fare“.

L’attuale numero 3 del mondo ha sempre sorpreso tutti, non solo per le doti tecniche, ma anche – e soprattutto – per la sua classe ed eleganza in campo e fuori. Sembrerebbero i tipici caratteri “elvetici” eppure la mamma in lui rivede tanto della personalità del suo paese d’origine: “È solare, curioso, divertente e ha sempre voglia di scoprire cose nuove. Tutti tratti tipici dell’essere Sudafricani.

Per Roger Federer iniziare a giocare a tennis è stato qualcosa di (quasi) naturale. Che lo svizzero abbia sempre avuto una predisposizione per lo sport lo si era già capito quando lo si vedeva palleggiare con il pallone da calcio. Ma alla fine, il richiamo della pallina gialla e della racchetta è stata più forte: “Io e suo papà passavamo tanto tempo al circolo e lui ha semplicemente iniziato a tirare dapprima contro il muro poi non ha più smesso. A casa, addirittura, palleggiava contro l’armadio” spiega Lynette che poi – al magazine The Tennis Space – rivela il suo segreto: “I genitori devono seguire i figli negli allenamenti e nei tornei ed esser lì per loro per motivarli, sostenerli e magari consolarli. La cosa fondamentale è che i bambini si divertano“.

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