I campioni di domani: Taylor Fritz

È la grande speranza del movimento tennistico americano. Dopo essere esploso l'anno scorso in questa stagione si è un po' fermato, ma bisogna stare tranquilli perché il tempo è dalla sua parte.

Per gli americani è l’erede di Sampras e Agassi, lo statunitense che dovrebbe far tornare l’entusiasmo per il tennis negli states, paese che ha dati di più di tutti al tennis e che non vince uno slam nel maschile da Roddick agli Us Open 2003, davvero troppo tempo. Taylor Fritz ha sulle spalle il peso di una nazione intera, e già che parliamo degli Stati Uniti fidatevi non è poco.

IL GIOCATORE – Taylor pur avendo solo 19 anni e già molto maturo basti pensare che alla alla sua età è già sposato con un figlio. Sul campo è piuttosto calmo tende a non farsi prendere dal nervosismo come molti dei giocatori della sua età. Il suo gioco si basa su un ottimo servizio che fa da fondamenta e poi un mostruoso dritto che tende a nascondere un rovescio dove si deve ancora lavorare.

LA CARRIERA –  Taylor nasce il 28 ottobre del 1997 nella Contea di San Diego. I suoi genitori Guy e Kathy sono stati dei buoni tennisti. Fin da ragazzo si mette in mostra come uno dei giocatori più promettenti della sua generazione, tanto che nel 2015 chiude al primo posto del ranking juniores con la vittoria allo Us Open e la finale al Roland Garros. Passa al professionismo nel 2015 e si fa subito notare vincendo due Challenger consecutivi a Sacramento e Fairfield, grazie a questi risultati esordisce a livello ATP al torneo di Nottingham. Taylor arriva sotto i riflettori del mondo del tennis dei grandi, poco dopo la sua entrata nel circuito ATP, tanto che nel febbraio 2016 a Memphis raggiunge da Wild-Card la sua prima finale a livello ATP, dove poi verrà sconfitto solo da Kei Nishikori. Taylor continua sulla buona strada per tutto il 2016 e vincendo così il premio di migliore giovane dell’anno da parte dell’ATP. Nel 2017, anno che doveva essere quello della sua definitiva consacrazione Taylor sta deludendo le aspettative, infatti quest’anno manca ancora un risultato di spicco, questa brutta annata lo ha fatto sprofondare alla posizione numero 127 del ranking ATP e al quattordicesimo posto della Race To Milano. Questo ragazzo dal talento fuori dalla norma si è forse distratto dal tennis a causa della prematura paternità ma siamo sicuri che nel prossimo futuro saprà riportare l’America del tennis ai fasti che gli mancano da tempo.

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