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Flavia Pennetta: “Dopo la partita ho abbracciato Roberta. Orgogliose di questo risultato!”

Ieri notte Flavia Pennetta è stata protagonista di una favola, battendo la ceca Petra Kvitova al terzo set e conquistando la sua seconda semifinale Slam e agli Us Open in carriera, dopo quella ottenuta nel 2013 e persa contro Vika Azarenka. La gioia della Pennetta è evidente, incontenibile in conferenza stampa: stanotte la brindisina, a 33 anni, potrà giocarsi l’accesso in finale contro Simona Halep, che ha sconfitto la n. 1 bielorussa, in un match che si prefigura tutt’altro che chiuso.

Abbiamo entrambe giocato molto bene“, commenta Flavia ai microfoni. “Fisicamente stavo meglio di lei nel terzo set, questo ha fatto la differenza. Non avrei mai immaginato di andare così avanti nel torneo. Non avevo giocato molto bene nelle ultime settimane, non avevo un buon feeling in campo. Qui a New York cercavo di trovare delle buone sensazioni con il campo e le palle, il posto… Sembra che tutto stia funzionando”.

Si tratta della prima volta in assoluto che due italiane arrivino in semifinale in uno stesso torneo Slam. Il pensiero di Flavia va subito a Roberta Vinci, che stanotte giocherà contro Serena Williams. “Noi italiane negli ultimi anni ci siamo sempre spinte a vicenda. C’era sempre qualcuno prima di noi, qualcuno da raggiungere. Io nel 2009 con la top 10, poi Francesca vincendo il Roland Garros, poi Sara e Roberta.

“Ho abbracciato Roberta ieri nello spogliatoio. Abbiamo fatto ottime cose negli ultimi dieci anni. Io, Francesca, Roberta, Sara e anche adesso Camila sta arrivando, abbiamo fatto molto bene per l’Italia, siamo molto orgogliose. Siamo “vecchie”, lo so, ma solo nel tennis, non nella vita, nella vita siamo giovani. Anche Serena non è giovanissima. Dalle Olimpiadi c’è stato il ricambio generazionale, ma siamo qui, lottiamo”.

‘Sapevo di essere con l’acqua alla gola sotto 3-1 nel secondo”, ha commentato Flavia su match contro la Kvitova. Ho continuato a fare quello che avevamo pianificato dall’inizio, sono riuscita forse a farlo meglio. Avevo in testa di stare attenta al suo servizio mancino, specialmente ad uscire. Pressarla subito in risposta centralmente, al corpo, piuttosto che cercare l’angolo. Alla Kvitova più crei angoli più lei trova angoli. Mi sono resa conto che faceva fatica dalla parte del dritto, quindi ho insistito lì, cambiando un po’ la rotazione”.

Sulla prossima sfida di Roberta contro la n. 1 del mondo Flavia commenta così: “Roberta non ha niente da perdere. Deve semplicemente andare in campo e provare tutto, qualsiasi cosa. Lei deve crederci. Ci deve credere che ce la può fare“.

Flavia, infine, ha parlato così di quella che sarebbe diventata la sua prossima avversaria, Simona Halep: “Non è così forte come la Azarenka, ma per farle un vincente devi fare il punto sette volte, la palla torna sempre indietro. Sarebbe una maratona. Lei è davvero solida, consistente. Non ha giocato bene al Roland Garros e a Wimbledon, ma dipendeva da altre cose, non dal tennis. Sentiva la pressione, ma adesso è tornata a giocare bene come all’inizio dell’anno”.

Michele Alinovi

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