Sandra Reichel: “Mi piace la terra ma valuteremo anche il cambio di superficie”

In occasione del termine dell’Atp 500 di Amburgo, la nuova direttrice Sandra Reichel fa il punto della situazione di questo primo anno da organizzatrice del torneo a capo del Reichel Business Group dimostrando di avere le idee chiare sull’iter da seguire nei prossimi anni per accrescere il blasone attorno al torneo.

“Abbiamo dovuto capire cosa accadeva realmente cosa accadeva durante la settimana di torneo, comprenderne la storia, conoscere lo stadio Rothenbaum e tutte le  persone coinvolte – ha detto la direttrice ai microfoni di Tennis TourTalk – E’ stato importante parlare con tutti gli azionisti. Per quanto riguarda l’infrastruttura nei prossimi anni apporteremo miglioramenti che ci aiuteranno a sviluppare il torneo”. Sandra ha già organizzato assieme al padre il torneo di Kitzbühel nel 2005 e nel 2006 oltre ad altri due eventi Wta che l’hanno aiutata a capire quali sono gli aspetti cruciali di una buona organizzazione, che sta cercando di replicare ad Amburgo: “La cosa principale sono i giocatori, – ha commentato la direttrice – sono molto contenta delle partecipazioni di quest’anno. Dominc Thiem è il miglior giocatore su terra battuta dopo Rafa Nadal e il pubblico di Amburgo lo ama molto. Quest’anno abbiamo avuto anche l’onore di avere Sascha Zverev e Fabio Fognini che son altri due top ten che hanno contribuito a rendere speciale questa edizione. Le loro personalità molto differenti ci hanno aiutato a capire molto e siamo soddisfatti. Non è realistico pensare che in futuro possa partecipare Roger, mentre con Rafa non si sa mai, dato il suo amore per la terra. Sarebbe bello avere anche Novak, ma vedremo cosa succede”. Reichel non si è limitata ad accumulare esperienza per le prossime edizioni però, perchè già in questa i cambiamenti apportati sono stati diversi: “Abbiamo cambiato molte cose: nuovi design, nuovi colori e nuovo logo. Abbiamo aggiunto una pista per bambini dove possono giocare con i loro allenatori. Judy Murray (madre di Jamie e Andy Murray) ha ospitato una clinica per bambini e abbiamo organizzato un torneo Under 21 organizzato da Tennis Europe che si svolge accanto al toreo Atp in modo che il pubblico possa osservare anche la nuova generazione di questo sport. C’è tanto da fare e da migliorare, dobbiamo imparare da questo primo anno e lavorare sodo”. Alla domanda se sia più facile organizzare un torneo maschile o femminile risponde con astuzia e pertinenza: “E’ una domanda delicata. Condurre un torneo Atp come donna può essere diverso, perchè nell’Atp ci sono solo una manciata di di direttori di torneo femminili. I giocatori sono meno complicati e condurre un evento Atp è più semplice, avere a che fare con le donne potrebbe essere più complicato, anche se il miglior prodotto che si può realizzare è quello congiunto. C’è ancora molta strada da fare ad ogni modo: al momento l’Atp non è interessato ad avere altri eventi in comune ma è un obiettivo che si adatterebbe perfettamente a un torneo come il nostro. L’ultimo commento riguarda la superficie del torneo:“E’ necessario che l’Atp e il club si supportino perchè è un problema difficile: dipende molto dal nostro posto nel calendario. Stiamo parlando di possibili percorsi futuri, ma al momento sono molto felice della terra battuta”.

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