Le pagelle di Cincinnati: super Federer e Serena, flop Nadal

Per noi è tempo di tirare le somme e di stilare le pagelle del torneo dell'Ohio appena concluso, a partire dal circuito maschile e arrivando a quello femminile

Anche per il 2015 i tennisti impegnati nel torneo di Cincinnati hanno fatto tutti le valigie e sono volati alla prossima meta di torneo: chi New Haven, chi Winston Salem e c’è anche chi ha già raggiunto New York in attesa dello Slam americano. Per noi è invece tempo di tirare le somme e di stilare le pagelle del torneo dell’Ohio appena concluso, a partire dal circuito maschile.

ROGER FEDERER, 10. Poco da dire sullo svizzero, se non il fatto che ha disputato il torneo perfetto. Dopo essersi preso una pausa da Wimbledon, King Roger è tornato a prendersi un trofeo, il settimo qui in Ohio, ad appena un anno di distanza dal successo in finale contro David Ferrer. Per tutto il torneo non ha dato ragione di credere alla sua carta d’identità tennistica che recita “Età: 34”, ed è sembrato “volare in campo”, tanto per citare Feliciano Lopez, alla fine del loro match. Quella novità delle risposte avanzate sul secondo servizio dell’avversario, conferma che anche alla sua veneranda età si può aggiungere qualcosa al proprio gioco. IMMORTALE

NOVAK DJOKOVIC, 8 ½. Fa quel che può per arrivare in finale, vincendo match che potrebbero pensarsi persi. La sua proverbiale solidità mentale gli viene più volte in soccorso, ultima la partita contro Dolgopolov, vinta in rimonta. E’ la seconda finale consecutiva persa, e questo paradossalmente potrebbe minare i suoi pensieri in vista degli US Open. Va comunque ricordata la sua condizione fisica non smagliante, considerato il dolore che asserisce di sentire al braccio destro. Dalla quinta finale a Cincy persa, si può comunque trarre qualcosa di positivo per il finire di stagione. RECIDIVO

Djokovic montreal 2015

ALEKSANDR DOLGOPOLOV, 8-. Il meno è per aver mollato nel terzo set contro Djokovic, dopo esser stato vicino a guadagnare la finale. Il jolly ucraino ha disputato comunque un ottimo torneo, partendo dalle qualificazioni, e conquistando le semifinale, battendo tra gli altri anche il ceco Berdych (6-, PERSO). Il +27 fatto registrare nel ranking odierno è la ciliegina sulla torta al buon torneo dell’ucraino che potrà tornare a giocare tornei importanti, senza dover disputare i due match di qualificazione. SORPRESA DEL TORNEO

ANDY MURRAY, 7 ½. Ha fatto il suo dovere fino in semifinale, dove la classe del Maestro Roger Federer lo ha estromesso senza troppa fatica. Del resto si sa che lo scozzese soffre parecchio il suo gioco, e poi con un Federer in queste condizioni… Negli altri match di tabellone incontra qualche difficoltà, prima con Dimitrov (6 ½, INCOMPIUTOe poi con Gasquet (7, RINATO). Anche per lui il fattore mentale è stato importante, ma deve cercare di entrare subito in partita per non rischiare la debacle. RIMONTA MAN

RAFAEL NADAL, 5. Non certo un torneo sufficiente per lo spagnolo, che si arrende agli ottavi a Feliciano Lopez (7+). Dopo aver illuso con la vittoria del primo set, si fa rimontare e perde al tie-break del terzo, confermando i suoi problemi in quanto a tenuta mentale. Se molti suoi tifosi si auguravano il passaggio del turno per rivedere un Fedal, forse è meglio così, che chissà questo Federer come avrebbe strapazzato il maiorchino. Se la settimana scorsa era “Loading, please wait” questa settimana non può che essere STILL LOADING

TENNIS-QAT-ATP

E ora concentriamoci sul circuito femminile, dove, tanto per cambiare, Serena Williams ha conquistato il suo secondo successo consecutivo qui a Cincinnati.

SERENA WILLIAMS, 10: Torneo pressoché perfetto, sporcato solo dal set perso contro Ana Ivanovic (7+, COME BACK) nei quarti, nella riedizione della finale della stagione scorsa. La statunitense vince e convince e sembra essersi lasciata alle spalle i problemi incontrati nel torneo di Toronto. Nella finale piega la Halep, seppur soffrendo un po’ nel secondo set. A pochi giorni dall’inizio degli US Open la favorita sembra essere ancora lei. Ora riposo e poi allenamenti in vista del torneo che le consegnerebbe l’ambito Grande Slam. NEXT STEP: US OPEN

SIMONA HALEP, 9-: Anche per lei il torneo ha riservato un “bis”, ma meno nobile di quello di Serena, considerato che si tratta della seconda finale persa in pochi giorni, al pari del serbo Djokovic. Con quel pizzico di cattiveria in più poteva far suo quel tie-break nel secondo set e a quel punto il match avrebbe preso una piega decisamente diversa, anche se a fine match ha accusato un infortunio alla gamba. L’età è dalla sua parte e col tempo acquisirà anche questa caratteristica. ETERNA SECONDA

Simona Halep Simona Halep

ELINA SVITOLINA, 8: La 21enne ucraina si è messa in mostra nel torneo americano con il suo gioco da protagonista, sconfiggendo avversarie del rango di Safarova (6 ½, STABILE)  e Bouchard (s.v, SMARRITA). Il suo futuro non può essere che promettente, tanto che già a New Haven è pronta a rimettersi in mostra, alla ricerca di una testa di serie per gli US Open. BEATA GIOVENTÙ

JELENA JANKOVIC, 7: A 30 anni è tornata prepotentemente sulla scena mondiale, conquistando la semifinale di questo Premiér. Ora è senz’altro pronta a fare un torneo di tutto rispetto ai prossimi US Open e magari a cercare un buon piazzamento tra le prime 8. L’ex numero 1 del mondo sembra attraversare una seconda gioventù, chissà che non riesca a risalire fino in Top Ten. SETTE VITE COME I GATTI

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