Il futuro incerto di Anabel Medina Garrigues

Dopo un'ottima carriera tra singolare e doppio, la spagnola Anabel Medina Garrigues si deve ora dividere tra Fed Cup e WTA. Quale sarà il suo domani da allenatrice?

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Anabel Medina Garrigues nasce il 31 luglio del 1982 a Valencia. La sua carriera inizia agli albori del 2000 con la vittoria dei primi tornei ITF. Come la maggior parte dei tennisti iberici, Anabel trova nella terra rossa il suo cavallo di battaglia. Dal 2001 al 2008, infatti, riesce a vincere otto titoli in singolare, sette dei quali sul rosso, e ben dodici in doppio. L’anno delle olimpiadi cinesi è a tutti gli effetti il momento della consacrazione per la spagnola. In coppia con Virginia Ruano Pascual trionfa al Roland Garros e, qualche mese dopo, vince la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino, perdendo dalla coppia formata dalle sorelle Williams. Le tante gioie in doppio vanno a pari passo con quelle del singolo, e la posizione numero 16 ottenuta nel maggio del 2009 riflette la serietà e la caparbietà della spagnola nei confronti del tennis. Riuscire a districarsi nel ranking WTA con tenniste in azione come Williams, Sharapova, Henin, Safina non era certo un compito facile da svolgere, ma Anabel è stata in grado di farlo ottimamente. Dopo la gloria arrivano momenti difficili per l’iberica, contornati da vari infortuni. Continua però a vincere titoli in doppio, tra cui un altro slam sempre in terra francese, sempre in squadra con la Pascual.

Anabel Medina Garrigues e Virginia Ruano Pascual vincitrici del Roland Garros
Anabel Medina Garrigues e Virginia Ruano Pascual vincitrici del Roland Garros

Da un anno e mezzo però, la Garrigues non appare più sui campi da gioco. Dopo i tre titoli vinti in coppia con Arantxa Parra Santonja nel 2016, il vuoto totale. La causa ufficiale sono i continui infortuni, ma contemporaneamente, col passare del tempo, la figura della spagnola è diventata sempre più popolare anche al di fuori del campo. Dall’aprile di quest’anno, infatti, è diventata la coach di Jelena Ostapenko, ruolo che divide con la mamma della lettone. Il loro sodalizio ha portato la Ostapenko a vincere lo slam in quel di Parigi, dopo poco più di due mesi di allenamenti con la spagnola. Il ruolo di allenatrice, al quale può aggiungere la sua esperienza da ex tennista professionista, sembra calzarle a pennello. “Quando ha vinto (Ostapenko) a Parigi ho provato mille emozioni, ho pianto.” racconta la Garrigues ad una rivista spagnola “È stato come rivivere il mio successo qui in doppio, ho riavvertito la stessa gioia. Per me questo è un traguardo incredibile”. Alle emozioni vissute al fianco di Jelena Ostapenko, però, si potranno aggiungere quelle della Fed Cup. Notizia di pochi giorni fa è infatti la decisione di nominare Anabel Medina come capitano della squadra femminile spagnola. Dopo l’era di Conchita Martinez, e tutte le polemiche annesse riguardo il suo doppio incarico di capitano del team di Coppa Davis e Fed Cup, la Garrigues avrà la possibilità di risollevare le sorti del tennis femminile spagnolo. Il team iberico, nonostante la presenza della due volte vincitrice slam, Garbine Muguruza, si trova a lottare nel World Group II, e il prossimo anno sarà l’avversario del team azzurro. Le difficoltà della Fed Cup appaiono però minori rispetto a quelle che la trentacinquenne spagnola avrà con la sua pupilla lettone. Essere capitano di Fed Cup non lascia tante possibilità di allenare un’altra giocatrice, e questo, visti i grandi risultati ottenuti in questo 2017, non sembra essere di buon auspicio. La rottura tra la Garrigues e la Ostapenko potrebbe nuocere non tanto all’iberica, quanto alla lettone. Le due infatti sono legate da una forte amicizia oltre che da un contratto di lavoro. La nativa di Valencia sembra essere una delle poche a tenere a bada la ventenne di Riga, conosciuta per avere un caratterino scontroso e “frizzante”.

Nei prossimi mesi, con la fine del calendario WTA e la pausa invernale, Anabel prenderà le opportune decisioni. Anche se le strade tra le due si dovessero separare, “la vittoria di questo slam da parte di Jelena mi rimarrà per tutta la vita. Da oggi, qualsiasi cosa accadrà, potrò dire di essere stata la coach di una campionessa del Roland Garros”.

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