ROGER RASHEED: “Ho cambiato completamente il tennis di Dimitrov”

Una delle figure più carismatiche tra gli allenatori del circuito ATP è di sicuro Roger Rasheed, l’attuale allenatore di Grigor Dimitrov. Nella sua lunga carriera ha allenato Hewitt, Monfils, Tsonga portandoli tutti ai massimi livelli tra i primi 10 del mondo. Ora il momento con Dimitrov pare delicato con il bulgaro che si trova ad affrontare evidenti problemi nel ritrovare il suo miglior tennis.
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Riportiamo oggi un’intervista realizzata da Punto de Break  a questo straordinario personaggio a cui molti campioni devono i loro risultati in carriera. La prima domanda verte su Dimitrov:

Come si sente Dimitrov dopo la sua eliminazione ad Istanbul? Come si comporterà a Madrid?

E’stata una brutta sconfitta, però dobbiamo guardare avanti. Ora si gioca a Madrid, nuovo campo, nuovo torneo e nuove sensazioni. Guardiamo solo il futuro.

Dimitrov ha detto che sta usando due diversa racchette per trovare quella che per lui è la migliore negli ultimi mesi.

E’ buono. Devi svilupparti in base al gioco. La racchetta che stava usando lo scorso anno e che usava negli anni passati ha 20 anni. Con la nuova racchetta stiamo cercando di trovare quella che gli da migliori benefici, ed ora sta cercando quella con cui può sentirsi a suo agio al 100%. Quella che usava era molto vecchie a non generava la sufficiente forza dei colpi.

E’ simile a quella di Federer?

La forma è simile ma la racchetta nel suo insieme è totalmente differente.

Lo scorso anno è finalmente riuscito a entrare nella top ten però sembra che abbia bisogno di qualcosa in più per restarci il più a lungo possibile. Di cosa può avere bisogno?

Entrare nella top 10 non vuol dire che devi cambiare tutto. Quello che devi fare è ripetere le tue azioni partita dopo partita e procedere passo passo. Tempo, è solo questione di tempo. Non tutto è come lo scorso anno quando dal numero 30 è salito al numero 10. Allora provavi nuove cose ed avevi nuove sensazioni e grandi aspettative sia da parte sua che dalla mia.  Serve essere fedeli al proprio gioco e alla fine la classifica rispecchierà il tuo rendimento. Ora non siamo come l’anno scorso ma tutto va bene, non si deve entrare nel panico.
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Cosa credi debba migliorare nel gioco il tuo allievo?

Non c’è una singola area di competenza in cui penso che lui sia al 100%. Deve migliorare in tutte le parti del gioco.

Perchè credi che non stia ottenendo buoni risultati in questo 2015 a differenza dell’anno passato? Il fidanzamento con la Sharapova e l’essere sotto i riflettori ha influito?

No, io lo vedo bene. E’ stato fuori tre settimane, dove lui era a casa, però lo vedo molto focalizzato sul tennis. Non faccio commenti alla sua vita privata.

In cosa è cambiato Grigor da quando lavora con te?

Tutto, completamente. Per prima cosa gli ho insegnato la cosa più importante che serve per essere top ten e cercare di raggiungere il numero uno delle classifiche. L’etica. Una volta che ha percepito questo insegnamento possiamo fare tutto il lavoro necessario e rinforzare il fisico.

Quindi l’etica del lavoro è più importante del fisico?

Si, prima si deve capire quello che ci vuole per stare davanti. Devi sapere come usare il tuo gioco in maniera efficiente. Un giocatore come Dimitrov ha molte opzioni e deve capire come usare il suo gioco. Questa è una delle cose più importanti che devi insegnare, come essere un grande professionista sul campo da tennis. Ha cambiato il suo stile ed il modo di costruirsi il punto, che è quello su cui lavoriamo ogni giorno. Però l’educazione è fondamentale, e non è negoziabile.
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Hai cambiato il suo stile che prima era più aggressivo.

Adesso cerchiamo di giocare di piu i punti. Questo ti porta a fare meno errori. Precedentemente con la tanta aggressività gli errori e i rischi erano maggiori.

La gente pensa che lavori più sul fisico che sulla mente dei giocatori.

Questo lo dice chi non mi conosce! Una parte molto importante del tennis è sicuramente il fisico ma lo è di più la mente. La maggior parte del mio lavoro si basa sulla mentalità. Non solo nel tennis, faccio lo stesso lavoro con sportivi olimpionici o con imprenditori. Questa è una cosa che dico ai giocatori prima di allenarli.

Cosa esattamente?

Io ti alleno se sei interessato a diventare un giocatore migliore. Solo se vuoi migliorarti e ti dimistri ambizioso posso allenarti. Se vuoi essere uno dei tanti giocatori del circuito non sono l’allenatore giusto per te.  Mi piace lavorare con chi vuole migliorare. Questa è il mio modo di farlo. Non vale solo per il tennis ma per tutti gli sport. Ho lavorato anche in altri sport e ha sempre funzionato. Però è chiaro che è logorante questo modo di lavorare e richiede uno sforzo mentale molto forte. Anche questo ha portato alcuni dei miei ex giocatori a scendere di classifica dopo essere stati con me. Un esempio di chi lavora ogni giorno mentalmente è Rafael Nadal che reputo senza dubbio il più forte da questo punto di vista. Anche Djokovic ha capito pian piano quanto la durezza mentale fosse importante ma Nadal lo ha fatto sin da giovanissimo.
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L’Australia ora ha una nuova generazione che può far sperare davvero bene. Kokkinakis, Kyrgios, Tomic.. Che pensa di loro? 

E’ veramente grande per L’Australia. Il migliore di questi è di sicuro Kyrgios, il più dinamico. La cosa più soprendente e che ha ancora infiniti margini di miglioramento, Kyrgios e Kokkinakis sono senza dubbio i due prospetti più importanti.

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