Roland Garros, preview della finale femminile

Ripercorriamo l'intensa giornata delle semifinali maschili e femminili e proiettiamoci all'ultimo atto del torneo del gentil sesso

Il Roland Garros 2019 ha due facce come una moneta: da una parte il torneo femminile, nel quale sono state estromesse tutte le principali teste di serie dalle semifinali, dall’altra il torneo maschile che al contrario trova i primi quattro del ranking Atp negli incontri finali.

La finale nel torneo femminile sarà giocata dall’australiana Ashleigh Barty (8) contro la nr.38 ceca Marketa Vondrousova – entrambe alla prima finale slam – che hanno rispettivamente eliminato la diciassettenne promessa americana Anisimova e la britannica Konta in semifinale. Stupisce in particolare la prestazione durante tutto il torneo della diciannovenne ceca che arriva in finale senza aver perso neanche un set (7-5 7-6(2)), anche se ha avuto un percorso piuttosto favorevole. Negli incontri di oggi – entrambi complicati dalla pioggia – Vondrousova ha dovuto inseguire per entrambi i set: l’inglese ha sciupato tre set point al primo set e conduceva anche nel secondo parziale per 5-4, ma Marketa non ha perso fiducia e ha continuato a opporre resistenza dal fondo, giocando anche ottime palle corte. Anche sul Lenglen, la sfida tra Barty e Anisimova non è stata priva di sorprese: parte fortissimo l’australiana che si porta sul 5-0 costringendo l’americana a una bellissima rimonta che la porta a vincere il primo set al tie break 7-4. Nel secondo è Barty a dover operare una grande rimonta per recuperare uno 0-3 a favore di Anisimova e porta a casa il secondo set per 6-3 e il terzo con lo stesso risultato, gestendo meglio il gioco della diciassettenne americana.

Vondrousova

Vondrousova è la prima teenager dai tempi di Wozniacki agli Us Open del 2009 a conquistare una finale slam e incontrerà per la terza volta Barty che conduce gli scontri diretti per 2-0, anche se non si sono mai incontrate sulla terra. Se la pioggia ha complicato entrambi gli incontri femminili, il forte vento ha reso la vita difficile sul Philippe-Chatrier a Roger Federer e Rafael Nadal, al loro 39° scontro diretto. Lo spagnolo – in uno stato di forma straordinario – si è imposto per 6-3 6-4 6-2 sullo svizzero che ha provato in tutti i modi ad impensierire Nadal dovendosi però arrendere al suo strapotere. La partita comincia subito in salita per lo svizzero che è sotto di un break già al secondo game, Rafa cerca insistentemente il rovescio di Roger che sbaglia molto. Il 5° game vede però il contro break di Federer che sfrutta il vento favorevole e si riporta sotto 2-3. Nadal recupera subito il break nel 5°: lo svizzero salva 4 palle break, ma deve arrendersi alla 5°. Nel 7° game Federer prova di nuovo a dare del filo da torcere allo spagnolo da fondo campo, ma lo spagnolo tiene il servizio. In tutto il primo set e nel secondo il vento sembra avere avuto più effetto sullo svizzero, che dovendo cercare di accorciare lo scambio e giocare d’attacco non è riuscito a trovare la precisione giusta in alcuni colpi e si è trovato molto in difficoltà contro vento.

Nel secondo set è Roger a portarsi avanti di un break nel secondo game, nel quale sembra inizialmente di essersi adattato alle condizioni meteo e aver ritrovato il proprio gioco di precisione. Nel terzo game Rafa si riprende immediatamente il break subito facendo un paio di magie in recupero: è 3/12 lo score delle palle break fino a questo momento, che sottolinea quanto – nonostante ci siano stati diversi scambi combattuti – sia comunque lo spagnolo a dominare, il quale sembra in grado nei momenti decisivi di compiere imprese impressionanti: che si tratti di un recupero impensabile o di un rovescio incrociato ai limiti della fisica. Il 9° game è il game decisivo del set, con Federer avanti 40-0 che si fa recuperare da Nadal e va sotto di un break: gioco stupendo con i primi punti giocati alla perfezione dallo svizzero e nei successivi lo spagnolo tira fuori non solo una grinta straordinaria  ma anche una grandissima lucidità nel gestire lo scambio, nonostante lo svantaggio. Roger non riesce a trovare il suo servizio servendo solo al 58% con la prima e con il doppio degli errori di Rafa (8/4). La statistica racconta che nessuno in 95 partite è riuscito a recuperare uno 0-2 sul rosso contro Nadal: il terzo parziale è infatti senza storia. Federer tiene a fatica il servizio nel primo game vincendo ai vantaggi e per tutto il resto del set Rafael Nadal si trasforma in una furia rossa lasciando a zero lo svizzero al secondo game e prendendosi due break nel 3° e nel 5° game. E’ un Federer sorridente quello che esce dal Philippe-Chartrier, che gli dedica una standing ovation in quella che potrebbe essere la sua ultima partita al Roland Garros, nella quale “si è regalato” una semifinale con il rivale di sempre.

Nadal Roland Garros
Nadal Roland Garros

Rafa Nadal partecipa agli applausi continuando una tradizione di fair play tra i due che dura dall’inizio della loro rivalità che si può certamente annoverare tra le più belle della storia dello sport, non solo del tennis. Rafa Nadal al Roland Garros conduce gli scontri diretti con Federer per 6-0 e 10-3 negli slam in generale, che portano alla classifica totale degli scontri diretti a 24-15 in favore dello spagnolo, lasciando a Federer di condurre lo score dei match sul cemento 11-9. A breve sapremo chi raggiungerà in finale Rafa Nadal, se Novak Djokovic o Dominc Thiem, sfida nella quale l’unica anticipazione permessa è che per lo sfidante sarà come entrare nell’arena con un leone.

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