Nole conquista Roma! È il sesto trionfo per lui, Tsitsipas battuto in due set

Nole lo aveva detto, a Roma si sente a casa. Il fastidioso intruso che ieri ha tentato, senza successo, di rovinargli la festa si chiama Stefanos Tsitsipas. 

Per la verità, il bell’ateniese ha dimostrato una certa educazione nel cedere senza opporre resistenza il primo set al suo più titolato avversario. Dopodiché, la partita si è accesa: Tsitsipas dovrà ripartire dalle (tante) cose belle fatte vedere nel secondo parziale per adeguare il suo livello a quello di Djokovic.

Novak Djokovic alza il trofeo per la sesta volta. Photo credits: Internazionali BNL d’Italia (sito ufficiale)

Rivincita dell’ultima finale del Roland Garros, questo match è stato (a tratti) il degno epilogo di una settimana da record per gli Internazionali d’Italia, torneo che ha regalato parecchie partite emozionanti nonostante i forfait di Carlos Alcaraz e, soprattutto, dell’idolo di casa Matteo Berrettini. Nulla ha potuto impedire alla torcida romana di tornare a esaltarsi per il grande tennis, dopo due lunghi anni di astinenza forzata.

LA PARTITA

Parte nel peggiore dei modi Tsitsipas, che cede il servizio a zero. Il greco sembra battere meglio nel terzo gioco, ma sul 40-15 il serbo alza la pressione e il numero 5 del ranking, complice un doppio fallo, si ritrova sotto di due break.

Stefanos sembra disorientato, compie troppi errori e per Djokovic l’occasione di triplo break non tarda ad arrivare. Non funziona il servizio, tantomeno il dritto: Nole ne approfitta e può servire per infliggere un devastante bagel al suo avversario.

Il numero uno al mondo non ha pietà del figlio di Apostolos, e si impone senza fargli vincere un solo game. In realtà, anche i punti vinti dal greco sono pochi: soltanto 10, contro i 27 di Djokovic. Più che di un set, si è trattato di un monologo: il serbo ha dovuto battere soltanto due seconde nei tre turni di battuta giocati.

Stefanos Tsitsipas è chiamato a dimenticare immediatamente un primo parziale da film dell’orrore. L’inizio è incoraggiante: il giocatore ateniese tiene finalmente il servizio, lo fa addirittura due volte. Il quarto gioco si apre con una notizia: Djokovic fa doppio fallo e gioca male anche da fondo campo, regalando due palle break al greco. Tsitsipas ne approfitta, dopo uno scambio durissimo sulla diagonale del rovescio, e conferma il break con un ace, acclamato dal pubblico del Centrale.

Nole si rifugia nel dropshot, colpo che va e viene, ma è il greco a giocare meglio in questa seconda frazione. Gli errori diminuiscono, la profondità aumenta, ma il serbo regge e salva una palla del doppio break fondamentale sul 4-1 per Stef.

Tsitsipas però serve con l’85% di prime palle e finalmente può affidarsi anche al suo colpo migliore, il dritto. Il campione di Monte-Carlo può servire per il set, ma un errore banale di rovescio e una smorzata a mezza rete consegnano due palle del controbreak al fenomeno belgradese. Il greco sbaglia, stavolta con il dritto, e si torna on serve: l’inerzia del parziale ora è tutta dalla parte di Djokovic.

I cori si alternano: da «Nole, Nole» si passa con nonchalance a «Tsi-tsi-pas, Tsi-tsi-pas», mentre il punteggio torna in parità.

Il set si avvia alla conclusione nel segno dell’equilibrio: sarà il tiebreak a deciderne l’esito. Djokovic, chirurgico va avanti di un minibreak: sul 5-4 in suo favore, Tsitsipas recupera la parità al termine di uno scambio giocato con una freddezza incredibile. Il match point per il serbo, pur se in risposta, arriva già nel punto successivo. Nole, però, è il miglior ribattitore della storia del tennis e, dopo aver indotto all’errore il suo avversario, può gioire.

NOLE FA 6, STEF LO APPLAUDE

«Spero di raggiungere i tuoi livelli un giorno, sei un’ispirazione per tutti i tennisti» – dichiara Stefanos durante la premiazione, ricordando anche il periodo trascorso in Salento, al Circolo Tennis Galatina, che a 16 anni contribuì a portare in Serie A2.

Nel secondo set il greco è stato capace di impensierire Novak, ma nei momenti più importanti la tensione lo ha strozzato. Il disastroso primo set ha preceduto sette giochi interpretati nel migliore dei modi da Tsitsipas, che tuttavia – tra una steccata e una palla corta viziata dalla fretta – ha dilapidato in fretta il suo patrimonio.  

«Mentre cominciava questa finale, mio figlio Stefan ha giocato la sua prima partita oggi: spero abbia vinto, questo trofeo è per lui» – afferma raggiante Djokovic. 

Con la vittoria di ieri, il serbo entra di prepotenza nel novero dei favoriti per alzare ancora una volta la coppa sul Philippe Chatrier.

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