Barazzutti parla del momento d’oro dell’Italia del tennis

Il capitano di Coppa Davis, intervistato da Tuttosport, ha parlato del finale di stagione che vedrà gli italiani protagonisti, nelle Next Gen ATP Finals e nella Coppa Davis, passando anche per la Race to London

Sarà un finale di stagione che vedrà i tennisti azzurri possibilmente impegnati su diversi fronti: le Next Gen ATP Finals di Milano, la Coppa Davis, la corsa per una posizione nelle ATP Finals di Londra. E sarà un finale di stagione pieno anche per Corrado Barazzutti, capitano di Coppa Davis, che ha espresso, in un’intervista pubblicata da Tuttosport, le sue speranze.

Inutile ricordare quanto questa stagione, che sta per volgere al termine, sia stata ricca di soddisfazioni per i nostri colori al maschile: con i risultati e il piazzamento a ridosso della top 10 di Fognini e di Berrettini, ma anche la crescita di un movimento, alle loro spalle, sempre più promettente, galvanizzato probabilmente anche dai successi ottenuti dai nostri attuali numeri uno e due. Il primo appuntamento da non perdere saranno le Next Gen ATP Finals di Milano, dove competerà il nostro giovane astronascente (anche lui autore di una stagione e di una scalata entusiasmante) Jannik Sinner.

 “E’ il giovane più interessante – dice Barazzutti – forse il più forte della sua età. Ha un buonissimo carattere in campo, un gioco completo, senza sbavature. Sono convinto che continuerà a crescere e sarà importante anche in Davis. L’aspetto positivo è che Sinner va alle Next Gen per essere protagonista, non semplice partecipante”. Ed in effetti, pur beneficiando di una Wild Card, non si può certo parlare di favoritismi nei confronti del 18enne altoatesino, se si guardano i suoi risultati di quest’anno, e siamo sicuri che sarà ben competitivo nell’evento milanese di Novembre.

Se Sinner è già sicuro della sua partecipazione alle ATP Finals per i tennisti della Next Gen, Berrettini e Fognini sono invece in piena bagarre per conquistare un posto per le Finals dei “grandi”, in programma a Londra. Ma già solo il fatto che ci siano ben due tennisti azzurri in gara per qualificarcisi è un risultato che la dice lunga sull’attuale stato del nostro tennis, oltre che difficilmente immaginabile fino a qualche mese fa. “Già un anno fa ero convinto che Matteo fosse da Top ten – ha ammesso Barazzutti – magari non così in fretta. E’ arrivato prima del previsto, ha un tennis molto potente, sa stare davvero bene in campo. Non si fermerà vedrete. Per quanto riguarda Fabio, quando è ispirato, esprime un tennis spaziale. Io spero entrino entrambi a Londra, ma saremmo contenti lo stesso”. Infine, Barazzutti si è anche espresso sul venturo appuntamento di Coppa Davis, con la nuova formula, in programma a Madrid: “Io sono più legato alla tradizione della Davis, non sarà come la vecchia qualificazione. Posso convocare sempre 5 ragazzi, ma devo scegliere sempre i migliori per ogni punto. Spero che i ragazzi non arrivino troppo spremuti dal finale di stagione. Nel girone abbiamo Usa e Canada, che sono molto forti, poteva andare meglio. Ma nemmeno gli altri adesso sono sereni nell’affrontare l’Italia”.

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