Spesso tra le tante statistiche a livello tennistico si annoverano quelle dei giocatori che non hanno mai vinto uno Slam, pur avendo in realtà tutte le carte in regola per alzare al cielo uno dei quattro Major almeno una volta in carriera. I nomi più ricorrenti di questo elenco sono Pam Shriver, David Nalbandian, Tim Henman oltre ad alcuni giocatori ancora in attività come David Ferrer, Jo-Wilfried Tsonga e Jelena Jankovic. Con il passare degli anni anche Agnieszka Radwanska rischia di trovare un posto in questa lista.
Gli esperti infatti, nonostante la polacca abbia appena 26 anni, già escludono un suo probabile successo negli Slam. Infatti il suo stile di gioco creativo e imprevedibile da noie a molte giocatrici, ma reputano difficile che riesca a mantenere il livello al massimo per due settimane consecutive, avendo la meglio su ben 7 avversarie. I motivi appena descritti sono inappellabili, tuttavia ci sono una serie di ragioni per cui la tennista di Cracovia ha effettivamente discrete chanche di portare a casa i prossimi Australian Open.
Il primo motivo è la straordinaria forma di Aga. Agli ultimi US Open era la 15esima testa di serie ma da allora è diventata praticamente imbattibile, perdendo solo 4 delle ultime 26 partite. E, non dimentichiamocelo, ha conquistato anche il titolo alle Finals di Singapore. Molti dubiteranno delle avversarie che ha incontrato, ma i numeri parlano di otto confronti con le top-20 nell’ultimo scorcio di stagione.
In più c’è il trionfo di Shenzhen, non un torneo di prima fascia, certo, ma il fatto di averlo vinto senza aver lasciato per strada neanche un set è comunque un segnale incoraggiante. La vittoria nel torneo cinese le ha permesso comunque di fare un passo avanti in classifica, fino alla posizione numero 4. Questo aspetto è di una grande rilevanza se consideriamo che ora non incrocerà nessuna delle prime tre, almeno fino alle semifinali degli Australian Open.
I più disfattisti ora potranno obiettare che molte volte la polacca arrivava agli Slam in una buona condizione di forma e dunque chiedersi perché questa volta dovrebbe essere diverso. Ebbene, ecco la risposta. Tutto sta nell’analizzare brevemente la forma delle dirette contendenti al titolo: Halep e Sharapova si sono ritirate entrambe a Brisbane, prima ancora di iniziare, Muguruza ha dato forfait durante la sua partita di esordio, a Auckland Ana Ivanovic si è ritirata dal doppio dopo esser stata eliminata nel singolare, mentre Petra Kvitova ha perso anche lei al primo turno. Come se non bastasse c’è la condizione precaria di Serena Williams, ritiratasi prematuramente dalla Hopman Cup.
Mentre con le altre, bene o male, se l’è sempre giocata, spesso avendo la meglio, contro Serena è sempre stato un Caporetto, senza mai riuscire ad agguantare una sola vittoria. Ciò comunque non significa che le tenniste sopra citate arriveranno malconce a Melbourne, considerato che hanno avuto comunque almeno una settimana per recuperare. Settimana di pausa che si è presa anche Radwanska, ritirandosi dal torneo di Sydney, ufficialmente per un problema alla gamba: “Sono davvero dispiaciuta di non poter giocare a Sydney questa settimana. Mi sento molto fiduciosa nel mio gioco in questo momento ed i risultati ci sono, ma dopo cinque partite la scorsa settimana la mia gamba ha bisogno di un po’ di tempo per recuperare.”
Tra i candidati alla vittoria dello Slam australiano non è di certo sola, visto che anche Viktoria Azarenka è una delle papabili vincitrici, rivendicando il titolo conquistato nel 2013. Il gioco pressante di Vika è particolarmente ostico per Aga, che preferisce muovere l’avversaria agli angoli prima di pungere con un vero e proprio colpo d’attacco. Ma la sorte ha voluto che la bielorussa capitasse nella metà di tabellone opposta alla sua.
Tabellone che per la polacca sembra averle riservato un cammino abbastanza agevole. Il primo turno contro Cristina McHale sembra giusto una formalità, anche se va ricordato che il secondo turno potrebbe rivelarsi una vera e propria “buccia di banana”, visto che potrebbe incontrare sulla propria strada una rediviva Eugenie Bouchard. Se riuscirà ad andare avanti potrà proseguire agevolmente, fino a un eventuale quarto di finale contro una Kvitova non particolarmente in forma.
Per farla breve: Radwanska può finalmente vincere il suo primo Slam? La risposta è affermativa. L’unica giocatrice da temere è Serena Williams, che non ha avuto un sorteggio proprio fortunato: oltre agli insidiosi primi turni, nei quarti potrebbe affrontare una tra Bencic, Wozniacki e Sharapova, non proprio le ultime arrivate.
La fiducia, la forma e la fortuna sembrano essere dalla parte della tennista polacca, e starà a lei sfruttarle per evitare di finire in una di quelle maledette liste di campioni incompiuti. L’occasione che le si presenta è quantomeno ghiotta e ora più che mai ha la possibilità di alzare al cielo uno dei trofei più ambiti in assoluto.