Novak Djokovic e il torneo di Madrid sembrano proprio non andare daccordo. Dopo il forfait dellanno scorso, il numero 1 del mondo salterà anche ledizione 2015 del torneo. Ad annunciarlo è stato il quotidiano spagnolo Marca, che dà per certo il forfait di Nole. Ma perché il serbo ha preso questa decisione?
Innanzitutto, bisogna ricordare che, mentre lanno scorso il motivo fu un guaio fisico, questa volta Djokovic può saltare levento senza subire sanzioni, avendo giocato abbastanza partite e essendo sul tour da sufficienti anni.
Si sta avvicinando sempre di più il principale obiettivo, quasi ossessione, di Novak, il Roland Garros. Negli ultimi anni, Nole è andato molto vicino al successo a Parigi, ma ha sempre sbattuto contro il muro Nadal, vero re di questo torneo. Ma questanno le cose sono cambiate. Il numero 1 del mondo sembra sempre più invincibile, viene dalle vittorie nei primi quattro grandi eventi dellanno, e arriverà nella capitale francese da vero favorito. Il suo principale rivale,invece, sta attraversando un momento estremamente difficile. Dopo i passi avanti mostrati a Montecarlo, Rafa ha subito una pesantissima sconfitta con Fabio Fognini a Barcellona. Ma, soprattutto, sembra non riuscire a trovare una soluzione per ritrovare la sua forma migliore. Pare quindi sempre più probabile un trionfo del serbo nel Philipp Chatrier.
Corre però un grosso rischio: arrivare in Francia senza energie. Nole è tuttora il secondo giocatore del mondo in quanto a partite giocate nel 2015: ben trentatre, secondo solo a Berych, che però le ha spalmate in un torneo in più. Arrivare sempre in fondo negli eventi importanti, significa inevitabilmente accumulare molta stanchezza. Fisica, ma soprattutto mentale. Giocare 3 set su 5 sulla terra richiede uno sforzo mostruoso, e il serbo non si può permettere di essere spompato quando dovrà, probabilmente, giocarsi il titolo nella finale del French Open. Naturale quindi che salti Madrid per riposarsi, e scaldare i motori in vista di Roma, ultimo torneo prima del Roland Garros.
Ma un altro motivo del forfait potrebbe essere la superficie. La terra della Caja Magica, infatti, non ha niente a che vedere con qualla degli Internazionali di Italia e, soprattutto, di Parigi. Madrid si trova in altura, ed è dunque molto più veloce. Non serve quindi per prepararsi allo slam rosso.
E, infine, non può che tornare alla mente lultimo match di Nole nella capitale iberica. Djokovic allora sfidava Grigor Dimitrov in un primo turno che sembrava solo una formalità. Ma il campo ha raccontato altro. Il serbo infatti è stato sopraffatto dal bulgaro in tre set. Ma quello che più ci stupì, e lo stupì, fu il trattamento che il pubblico gli riservò. Novak infatti fu costantemente fischiato, apparentemente senza motivo, tanto da insultarlo in un cambio campo, preso da un attacco di ira. Se la sarà legata al dito, tanto da saltare levento per due volte consecutive?
In conclusione, io penso che la scelta di Djokovic sia estremamente corretta. Nella finale di Motecarlo è parso molto scarico, soprattutto dal punto di vista mentale e della concentrazione. Risposarsi ed allenarsi non potrà che fargli bene. Inoltre, non ha problemi di classifica: ha un vantaggio sul numero 2 imbarazzante, e non difende niente in questo torneo. E vedendo le pessime condizioni di forma di Nadal, che potrebbe perdere da diversi giocatori, pare che una vittoria a Parigi dipenda solo da Nole, che non deve far altro che arrivare preparato al 6 giugno, il momento della verità.