Rafael Nadal splende a Parigi: Federer piegato in tre set, è ancora finale

Il maiorchino vendica le quattro sconfitte subite nel 2017 e lo fa sulla sua terra del Roland Garros. Federer non è abbastanza brillante per piegare la fiducia di un grande Nadal. Il 33enne vince 6-3 6-4 6-2 e si regala l'ennesima finale nel secondo Major dell'anno.

Rafael Nadal supera in tre set Roger Federer e raggiunge la 12esima finale in carriera al Roland Garros. L’iberico trionfa per 6-3 6-4 6-2 e torna a battere lo storico rivale dopo cinque sconfitte consecutive. Conferma in tal modo anche il suo dominio nei confronti diretti su terra, vincendo il 14esimo incontro su 16 disputati. Il rovescio di Federer sulla superficie fa meno male rispetto al cemento. Nadal ha più tempo per recuperare scivolando, gestisce benissimo il vento e da fondo fa quasi sempre la differenza. Decisivi alcuni vincenti di rovescio nella fase centrale match. Il 38enne svizzero oggi, in una giornata così ventosa, non si fida andare a rete, perché anche quando lo fa Nadal sfodera alcuni passanti d’annata. Anche da lontano riesce a rispondere profondo e prendere il controllo delle operazioni: il vento infatti obbliga Federer a servire in maniera più moderata, ma così si consegna nelle mani del 33enne spagnolo, che sulla seconda supera il 60% di punti vinti alla risposta. L’undici volte campione del Roland Garros attende ora in finale il vincente della sfida tra Dominic Thiem e Novak Djokovic.

PRIMO SET – Cerca subito il rovescio dell’avversario Nadal, ma nonostante il vento Federer riesce ad anticipare più volte il colpo dal lato di sinistro nel primo game: prima con una risposta velenosa e poi con l’incrociato stretto lo svizzero sale a palla break. Lo spagnolo negli scambi appare più rigido e corto, ma al servizio riesce ad incidere, salvando il primo game alla battuta. Alla risposta però Nadal ha le idee chiare, e anche da lontano riesce a tenere la traiettoria sufficientemente profonda, mentre Federer perde progressivamente le distanze dalla palla, che si sposta continuamente a causa delle folate. Dopo il primo colpo il 33enne spagnolo riesce ad entrare in campo e far male: proprio con un approccio a rete e il conseguente colpo fallito di Federer vola subito avanti di un break, consolidandolo nel turno successivo per un parziale di 3-0. Ad inizio match si rivela impresa titanica giocare alla destra dell’arbitro, con il vento contro. Se Nadal nel primo game era riuscito nell’intento di tenere la battuta da quel lato, non riesce a ripetersi nel quinto game, restituendo ai vantaggi il break conquistato. Gli equilibri variano ad ogni cambio campo e Federer dopo un game durato più di nove minuti perde nuovamente il servizio, sciupando una palla per il pareggio a quota tre. Il suo rovescio è la chiave, perché quando va sull’incrociato ha l’occasione di prendere in mano lo scambio, ma la sua palla a sfavore di vento perde peso, è molte volte centrale, e permette a Nadal di giocare prevalentemente da dentro il rettangolo di gioco, trovando o il vincente o l’errore forzato. Riesce anche a muoversi meglio il maiorchino, che scivolando arriva sempre in tempo sul colpo, limitando comunque i gratuiti. Dopo 53 minuti si chiude un primo set dominato dalle condizioni atmosferiche, e dal giocatore che meglio si adatta ad esse, favorevoli a chi occupa la parte di campo alla sinistra dell’arbitro. Con uno straordinario rovescio incrociato Nadal mette la firma sul 6-3 del primo parziale, concretizzato soprattutto nel primo e nell’ultimo gioco, occasioni in cui il numero 2 del seeding è riuscito a servire con successo controvento. Federer commette 17 non forzati, sette in più dell’avversario, e paga il poco coraggio nell’avvicinarsi alla rete per togliere il tempo a Nadal, che così non trova grosse problematiche anche stando lontano dalla riga.

SECONDO SET – Solamente dopo un’ora il campione di Basilea riesce a tenere la battuta controvento, approcciando in maniera impeccabile al secondo secondo parziale: nel gioco successivo Nadal lo premia, patendo la spinta di Federer col diritto. Sul rovescio lungolinea in corridoio dello spagnolo arriva il break per il campione del 2009 a Parigi, che sale sul 2-0. La reazione di Nadal però è immediata: la risposta infatti continua ad essere profondissima, e Federer non è costante nel momento clou. L’iberico si difende magistralmente e dopo uno smash non definitivo di Federer si riprende il break con un mortifero passante di diritto lungolinea. Le condizioni meteo e del campo migliorano in questa fase del match, dove intanto il quasi 38enne elvetico opta per una ricerca più insistente della rete, dovendo anche rendere i punti più brevi. In effetti la tattica aggiunge qualcosa di diverso alla partita, che proprio nell’ottavo gioco del secondo parziale, sul servizio di Nadal, produce alcuni punti davvero spettacolari: il mancino di Manacor si salva solo ai vantaggi, e per farlo deve punire alcune ottime discese a rete dell’avversario con quei passanti che tanto a lungo sono stati il suo tratto distintivo in carriera. Il secondo set si decide proprio nel successivo e nono game. Nadal recupera da 40-0 in risposta e con una volée vincente si regala il break decisivo. Dopo 50 minuti il campione in carica a Parigi tiene a zero la battuta e incamera per 6-4 la seconda partita. Nei numeri è ancora la risposta di Nadal che ha grande peso specifico: vince 10 punti su 16 e nel set accosta 4 soli non provocati ai 12 vincenti totali.

Nadal forehand RG2019
Nadal forehand RG2019

TERZO SET – Vincenti che scandiscono anche gran parte del game d’esordio nel terzo parziale. Dopo tre dritti vincenti però il campione degli Internazionali Bnl d’Italia non concretizza una palla break. In questa fase più che mai però il gioco è nelle sue mani, perché Federer quando attacca il suo diritto è impreciso e si ritrova ben presto a correre da fondo con ben poche speranze di portare il punto a casa. Il break tanto invocato da Nadal giunge poco più tardi, grazie alla collaborazione di un Federer che manca ora anche di convinzione: due dritti sbagliati e una volée a rete mandano l’iberico a servire avanti 2-1. Qui si spegne la partita, con le chiavi tattiche di Federer che si perdono nel dominio del campo di Nadal. Quando può colpire da vicino, su terra, dà l’impressione di non sbagliare mai in spinta. Dopo cinque anni e altrettante sconfitte Nadal torna a battere Federer col punteggio di 6-3 6-4 6-2. Domenica per lui la 12esima finale nello Slam parigino.

0 comments
    1. Onofrio Mancino e dai adesso vogliamo dire che Nadal non sa giocare a tennis….e poi i 4 semifinalisti sono i primi 4 al mondo…la terra mi sembra credibile e naturale per giocare a tennis…il cemento è innaturale.

    1. Cristina Failla cosa vuol dire? Arrivi in semifinale battendo Wawrinka in modo esemplare e poi cedi di schianto. Qualcosa non va nell’approccio. Voglio dire che Nadal non è più forte. Però ci perdi nettamente quasi sempre.

    2. in.un campo coperto e sul veloce Rafa avrebbe preso la meta delle palle che ha recuperato e buttato di la oggi, oggi tutto era a favore di Rafa e niente a favore di Roger, per quanto forte se giochi contro Rafa, il campo lentissimo e il vento non hai speranze….

    1. Mirko Mantovan sulla terra serve un altro atteggiamento contro Nadal. Se la mette sul piano della potenza ha perso in partenza con lo spagnolo. Deve variare il gioco è costringerlo a giocare palle più. .. morbide. Uscire di scena così non fa bene al prestigio di Roger.

    1. Flavio Castignani lei molto probabilmente commette un errore che tutti i federiani commettono e cioè confondere la classe con lo stile. Sicuramente Rafa non ha lo stile di gioco di Roger ma quanto a classe beh, questi 2 super campioni, non sono secondi a nessuno

    2. Flavio Castignani era una battuta sugli arrotini che passano per strada per affilarci i coltelli. Certe discussioni preferisco prenderle con ironia perché non portano a nulla. Buona giornata!

  1. Partita rovinata dal vento,credo che i 4slam debbano avere il centrale che si possa chiudere obbligatoriamente,3 slam già li hanno non capisco cosa aspettino i fenomeni Francesi!

  2. Per fortuna sono rimasti in pochi i tifosi di Federer che fanno commenti stupidi tipo aratro e arrotino quando perde dal grande Rafa, ma dico, non si sono ancora stufati di farsi ridere dietro con questi commenti che dimostrano solo la loro miopia? La grandezza di un campione si misura anche dalla grandezza degli avversari.

    1. Cristina Isidori Tranquilla che se sta bene Rafa gioca. Non è un pivellino e neppure una persona falsa. Allora dovrei dire anch’io qualcosa sul ritiro a Roma di Federer…..

    2. Camoli Marco pensa te che potresti solo parlare del ritiro di Roma.invece per Nadal ne puoi parlare per una settimana intera.ha problemi al ginocchio solo QUANDO gli fa comodo.fatalita ha male e poi per miracolo in una superficie dove si stimola alla grande il ginocchio come per magia e tutto ok.dunque meglio che commenti altre cose.comunque nulla a togliere a Nadal. Grande campione

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