Wawrinka: “Ho il profilo di un outsider”

Il 2015 di Stan Wawrinka è iniziato in modo diverso rispetto a quel 2014 delle meraviglie, quello che potremmo definire il suo anno o se preferite l’anno delle sue prime volte: primo Slam (Australian Open); primo master 1000 (Montecarlo); prima volta da numero 3 del mondo e infine, come ciliegina sulla torta, prima Coppa Davis conquistata.

Eguagliare certi picchi ovviamente non è cosa facile, non lo è per un giocatore qualsiasi né per un campione del calibro di Stan, la pressione è un’insidia strana, ti attanaglia, è un tarlo che ti entra nella mente, lavora nell’ombra e quanto meno te l’aspetti finisce per bloccare i tuoi ingranaggi, solo pochi eletti riescono realmente a gestirla e a trasformarla in stimoli positivi. I tennisti lo sanno: si chiama pressione l’avversario peggiore! Sconfiggerla segna il passaggio dall’essere eterni secondi o numeri uno, semplici gregari o copitami di brigata.

Stanislas Wawrinka

Con il suo inizio di stagione (due titoli conquistati e semifinale agli Australian Open) lo svizzero vuole dimostrare di essere ormai pronto per quel salto di qualità, di far parte stabilmente della categoria dei numeri uno, e quale occasione migliore per dimostrarlo se non confermandosi campione qui a Montecarlo?

Da quanto dichiarato alla stampa, sembra voler sbaragliare le carte, nascondersi, autoescudendosi dalla lista dei papabili vincitori “Monte Carlo mi ricorda un sacco di belle cose. L’anno scorso, ho avuto una settimana straordinaria, ho vinto il mio primo Masters 1000 qui. E’ stata una settimana perfetta. Così, inevitabilmente, tornare qui significa rivivere tutti quei ricordi. Ma si tratta di un nuovo anno, un nuovo torneo. Questo è il primo torneo sulla terra battuta per me e sono molto impaziente di iniziare. Io non sono certo il favorito. Probabilmente ho il profilo di un outsider. So cosa posso fare quando gioco bene. Per questo iniziare bene il torneo farebbe tornare la fiducia”.

Stan-Wawrinka

Stan ha poi aggiunto che a suo avviso i favoriti sono e restano tre “Djokovic è il numero 1 del mondo e gioca incredibilmente bene da inizio anno. Ha appena vinto Indian Wells e Miami. Al momento è fiducioso e poi ha già vinto qui. Nadal è favorito perché è il re della terra. Anche se al momento è alla ricerca di fiducia, resta comunque molto pericoloso. Penso che potrà ancora fare una grande stagione sulla terra. E poi il terzo favorito è Roger”. Per capire a questo punto, se ci troviamo di fronte ad una tattica o alla pura e semplice consapevolezza non ci resta che aspettare i responsi del campo.

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