Wta Katowice, altra delusione per Camila Giorgi: trionfa la Schmiedlova

Camila Giorgi dovrà aspettare ancora prima di festeggiare il suo primo titolo in carriera. La tennista di Macerata, che ha raggiunto la seconda finale consecutiva nel torneo Wta di Katowice, in Polonia, si è arresa alla ventenne slovacca Anna Karolina Schmiedlova, con il risultato di 6-4 6-3 in un’ora e 29 minuti. Un esito molto più netto e deludente rispetto alla finale dell’anno scorso, persa contro la più esperta Alizé Cornet, conclusa dopo una maratona al terzo e un match-point annullato. Per Camila questa è la terza finale persa in carriera, dopo quelle del 2014 a Katowice, appunto, e Linz, dove si era arresa a Karolina Pliskova.

Oggi Camila Giorgi non è mai riuscita a far davvero male all’avversaria. Più giovane di due anni, la tennista slovacca è riuscita a controllare sin dall’inizio il gioco: dotata di un ottimo servizio e di potenti fondamentali da fondo, è stata perfettamente capace di gestire il tennis super-aggressivo dell’avversaria. Non solo: la Schmiedlova, grazie a una grande difesa, è spesso riuscita a prolungare gli scambi e a spostare ‘Cami’ di qua e di là del campo, fino a mandarla fuori giri.

Una lucidità e una saggezza tattica, quella della slovacca, che è mancata totalmente a Camila. La prestazione dell’azzurra, infatti, è stata completamente diversa rispetto a quella mostrata in semifinale, contro la n. 1 di casa Agnieszka Radwanska: visibilmente nervosa e impaziente a chiudere subito gli scambi con improbabili tentativi di vincenti, non solo ha messo insieme una spaventosa valanga di errori non forzati, ma ha subito spesso l’aggressività dell’avversaria, che ha ottenuto, senza troppa fatica, la vittoria che le vale il primo titolo in carriera (a tre mesi di distanza dalla finale di Rio de Janeiro, persa proprio contro la nostra Sara Errani) e il best-ranking al n. 46 del mondo.

Con questa sconfitta, ancora una volta Camila mostra di non saper gestire al meglio la tensione nei momenti importanti come quello di oggi, che sulla carta era più che fattibile. Schmiedlova ha giocato un’ottima partita, ma la nostra non è mai stata capace di entrare davvero in partita, mostrando un nervosismo e una scelleratezza tattica così distante dagli altri match disputati questa settimana, soprattutto nel match-capolavoro contro Agnieszka Radwanska.

Camila, si sa, ha le potenzialità per battere chiunque. E infatti, oltre alla polacca, negli anni ha ottenuto gli scalpi di molte top-player, in primis Maria Sharapova e Victoria Azarenka. A 23 anni, però, non può più permettersi di essere ancora la grande promessa, la stellina dirompente che, in giorni o notti magiche, demolisce una campionessa e poi perde, il giorno dopo, con la Carneade di turno, come se ancora fosse qualcosa di comprensibile. Camila deve pensare a costruirsi vittorie e a raggranellare tornei, per salire nei piani alti della classifica, dei quali è degna.

Ma qual è il futuro di Camila Giorgi? Diventerà davvero una campionessa o è destinata a rimanere una buona tennista, conosciuta peraltro per la sua avvenenza e per il suo stile di gioco unico nel circuito – ma, in fin dei conti, una tennista normale. E’ ovviamente ancora presto per dirlo, ma ogni mese che passa si ha la sensazione che il tempo sia sempre meno, oltre alla convinzione che la tennista Giorgi rischia di non sbocciare mai davvero, se non si cambia qualcosa – o qualcuno.

La cronaca. Camila riesce a strappare il break nel primo gioco del primo set, ma subisce subito il contro-break e va sotto 4-1. L’italiana reagisce, ottenendo il contro-break a 30, dopo un lunghissimo settimo game. Sul 3-4 Camila, dopo essere stata avanti 30-15, cede di nuovo il turno di servizio, a causa di un doppio fallo e un dritto in corridoio. Nel 5 a 3 è ancora la slovacca a perdere il servizio, dopo aver annullato due palle break; sul 5 a 4 e servizio Giorgi, l’italiana si ritrova sotto 0-40: salva i primi due set point (uno con un ace), ma spreca l’ultimo e cede il parziale all’avversaria, dopo aver affossato l’ennesimo rovescio in rete. Nel secondo set arriva la reazione dell’azzurra, che sale avanti 3 a 1. Schmiedlova tiene il servizio e si aggiudica il contro-break grazie a un vincente di rovescio, portandosi sul 3 pari. Dopo aver tenuto la battuta, la slovacca lo strappa di nuovo a Camila a 30 – complici due doppi falli consecutivi dell’italiana – e sul 5 a 3 tiene il servizio addirittura a 0, aggiudicandosi la partita.

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