Ready to Wimbledon: uno sguardo ai favoriti

Il torneo più atteso dell'anno è ormai alle porte, i migliori tennisti del mondo si sono dati appuntamento a Wimbledon per contendersi la vittoria finale ed ereditare il trono da Andy Murray fra gli uomini e Serena Williams fra le donne. Chi vincerà?

A pochi giorni di distanza dall’inizio del torneo più importante dell’anno, proviamo a fare le “pulci” ai protagonisti più attesi del torneo, dopo lo stradominio di Nadal sulla terra rossa, la sorpresa Jelena Ostapenko al Roland Garros e la breve stagione di preparazione nei tornei sull’erba. Se tra gli uomini il pronostico sembra ristretto ai soliti 4 di sempre, tra le donne l’assenza di Serena Williams rende il torneo in assoluto equilibrio dove chiunque nella Top Ten (…e oltre…) può ritenersi favorita. Ma andiamo con ordine.

Uomini

Andy Murray – L’incognita : l’analisi non può che cominciare con il N°1 del mondo, Il padrone di casa e defending champion grazie alla netta vittoria dello scorso anno contro Milos Raonic. Murray si presenta a Wimbledon in condizioni fisiche non ottimali, dopo aver recuperato dall’infortunio al gomito destro di inizio anno, ora Andy deve gestire un problema all’anca destra che lo ha costretto a rinunciare al torneo di esibizione ad Hurlingham nei giorni scorsi e che fa scendere in modo drastico le sue possibilità di vittoria finale. All’inizio stentato di stagione Andy sembrava aver trovato soluzione già al Roland Garros, dove aveva ritrovato il suo gioco e una condizione fisica accettabile ed uscendo dal torneo solo in semifinale, battuto dopo una lunga battaglia da Stan Wawrinka. Da quel match Murray è sparito dai radar, ha seguito in gran segreto una preparazione mirata a Wimbledon sotto gli occhi attenti del suo Coach Ivan Lendl per presentarsi al meglio al torneo di casa, ma tutto questo potrebbe non bastargli per riuscire a ripetere l’exploit dello scorso anno. L’urna di Wimbledon non è stata poi neanche benevola con lui, dopo l’esordio con un qualificato, lo scozzese dovrà vedersela con Dustin Brown, un avversario certamente molto ostico sull’erba; posizionato sulla parte del tabellone di Rafa Nadal, al terzo turno Andy potrebbe incontrare il nostro Fognini, Nick Kyrgios o Lucas Pouille agli ottavi e Wawrinka ai quarti, prima di una nuova sfida contro il suo più vicino inseguitore nella classifica ATP.

Andy Murray, Wimbledon
Saprà riconfermarsi nonostante i problemi fisici?

Novak Djokovic – L’alterno : dopo aver ceduto il trono a Murray nel 2016, uscendo incredibilmente al terzo turno, Nole si appresta a vivere il torneo di Wimbledon con apparenti maggiori certezze rispetto a quelle di Parigi dove un devestante Dominic Thiem lo aveva eliminato ed umiliato con un sonoro 6-0 al quinto set. Il cambio di Coach (a proposito Agassi dopo la parentesi Roland Garros accompagnerà il serbo anche a Wimbledon) e di sponsor tecnico non sembrano aver sortito al momento i risultati sperati, vista la caduta dell’ex N°1 del Ranking al quarto posto della classifica; per porre rimedio Nole ha seguito un percorso di allenamento intenso anche per superare definitivamente i problemi fisici di inizio anno ed ha poi deciso di disputare un solo torneo, quello di Eastbourne, proprio a ridosso di Wimbledon. Il livello medio del torneo (nessun iscritto tra i Big) gli ha consentito di testare la superficie senza avere troppa pressione addosso e la vittoria in finale potrebbe avergli dato gli stimoli giusti per affrontare al meglio lo Slam. L’impressione è che Nole, però, sia oggi lontano parente del dominatore degli anni scorsi, manca la continuità e sono frequenti i cali di tensione, elementi che a Wimbledon sono determinanti ai fini del risultato. Il tabellone, dopo un inizio piuttosto semplice contro Martin Klizan e Pavlasek o Escobedo al secondo turno, potrebbe regalare a Djokovic prima Del Potro e poi avversari temibili sull’erba e che buone cose hanno fatto vedere nel corso delle ultime settimane come Feliciano Lopez, vincitore del Queen’s, i francesi Gasquet e Monfils oltre al ceco Berdych.

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Dopo la vittoria di Eastbourne Nole è di nuovo pronto a dare battaglia.

Rafa Nadal – il guerriero : dategli un campo di gioco qualsiasi e lui tirerà fuori sempre e comunque il meglio di se. Per Rafa non è mai esistita differenza fra erba e terra rossa, lo dimostrano le due affermazioni a Wimbledon nel 2008 e nel 2010 e la grinta che lo spagnolo di Manacor mette in ogni signola partita, in ogni singolo 15 che affronta, su qualsiasi terreno di gioco. Nadal dopo la lunga e dominata stagione sul rosso, culminata con la Decima a Parigi, si è preso un giusto periodo di riposo per ricaricare le batterie a casa sua, a Maiorca, dove ,con il fido compatriota Carlos Moya, si è allenato sulla superficie verde (dove va detto Nadal manca da ben 2 anni), lavorando soprattutto su due colpi fondamentali, il servizio ed il rovescio in back. Del lotto dei tennisti potenziali favoriti a Wimbledon è probabilmente il giocatore più in forma, un aspetto che, su un torneo al meglio dei 5, è fondamentale al pari della bravura e la capacità di adattamento; è chiaro però che il gioco sull’erba è completamente diverso da quello prediletto sulla terra e Rafa dovrà probabilmente compiere uno sforzo maggiore per riuscire ad avere la meglio. Il sorteggio, nella porzione di tabellone che lo vedrebbe eventualmente in semifinale contro Murray, ha regalato a Nadal il comodo Millman, i problemi in ogni caso per lui arriverebbero a cominciare dal terzo turno, dove ad attenderlo potrebbe esserci il giovane russo Khachanov, ottimo semifinalista ad Halle contro Federer, e soprattutto ai quarti dove incontrerebbe Marin Cilic, finalista al Queen’s e giocatore che, su questa superficie, parte alla pari con Rafa.

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Nadal è pronto a ruggire anche a Wimbledon!

Federer – L’atteso : c’è poco da fare, se Roger gioca i favori del pronostico e soprattutto dei tifosi sono tutti per lui. Grazie soprattutto all’incredibile inizio di stagione con la vittoria straordinaria degli Australian Open, Federer ha dimostrato di essere tornato ai suoi livelli, lasciandosi alle spalle i problemi alla schiena che lo avevano tormentato durante il 2016. Nonostante l’ottimo lavoro svolto con Edberg, la mossa che ha determinato il ritorno al top dello svizzero è stato senza dubbio Ivan Ljubicic che lo ha spinto a giocare in modo più aggressivo, variando di continuo il gioco e senza dare punti di riferimento agli avversari, una tattica che ha pagato e che potrebbe risultare vincente anche a Wimbledon dove gli scambi sono molto ridotti e Roger si sente a casa. Il lungo riposo durante la stagione del rosso è stato poi necessario per preparare perfettamente il torneo più atteso, almeno secondo le sue dichiarazioni di inizio anno. Inoltre i due tornei sull’erba disputati, ossia Stoccarda ed Halle, hanno consentito a Federer di riaccendere il motore e testare i colpi contro avversari di livello. Tralasciando Halle, dove la troppa sicurezza all’esordio contro Haas gli ha probabimente giocato un brutto scherzo, a Stoccarda è stato possibile apprezzare in anticipo come Roger affronterà Wimbledon, a prescindere da chi si troverà dinanzi, a cominciare dal tostissimo Alex Dolgopolov all’esordio. Si preannuncia in ogni caso molto insidioso il suo percorso che lo porterebbe all’eventuale semifinale con Djokovic, Misha Zverev al terzo turno alza nettamente l’asticella delle difficoltà prima del potenziale scontro con l’amico e componente dei Backhand Boys, insieme ad Haas, Dimitrov agli ottavi ed uno fra Raonic e Sasha Zverev ai Quarti.

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Il più atteso rimane Roger!

Gli altri: dato uno sguardo attento ai FabFour, proviamo a capire chi fra gli Outsider può inserirsi nella lotta fra i Big al trono di Londra. Ci sentiamo di avanzare tre tipi di proposte diverse, tre categorie di giocatori che in un torneo come Wimbledon potrebbero certamente dire la loro.

  • Gli esperti : quando si giocano i tornei più importanti del circuito accade molto spesso di ritrovarsi nelle fasi conclusive della competizione i tennisti più navigati, coloro che, posizionati stabilmente nella Top 20, senza però dare mai l’impressione di poter compiere il salto definitivo, hanno ormai l’abitudine a gestire la tensione, tirando fuori il meglio di loro stessi negli appuntamenti più importanti dell’anno. Un esperto in questo senso è senza dubbio Stan Wawrinka, lo svizzero sornione che quasi per magia ritrova colpi e forma fisica al Roland Garros, arrivando addirittura in finale battendo in semifinale il favorito Murray. Berdych sembra ormai in calo definitivo, più chance hanno probabilmente Dimitrov, soprattutto se in giornata, Marin Cilic e Feliciano Lopez.

 

  • I giovani : anche a Wimbledon, dopo Parigi, la NextGen è attesa alla definitiva consacrazione. Tra i tanti giovani iscritti spunta indubbiamente il nome di Sasha Zverev, finalista ad Halle e giocatore molto insidioso grazie al suo servizio potente e al gioco aggressivo. Un altro giovane molto atteso è il russo Khachanov che ottime cose ha mostrato al torneo di Halle dove è riuscito spesso a mettere in difficoltà Federer, la sfida contro Nadal al terzo turno può rappresentare un punto di svolta determinante non soltanto per il torneo ma anche per la sua carriera. Infine Dominic Thiem, il talentuoso svizzero di cui si attende l’esplosione definitiva, che però si è reso protagonista di un’uscita di scena imprevista al torneo di Antalya qualche giorno fa contro il N°222 della classifica, un segnale certamente da non sottovalutare, anche se non abbiamo però dubbi sul fatto che a Londra la storia sarà certamente diversa.

 

  • I bombardieri : e se a vincere alla fine fosse il nuovo Ivanisevic? Che sia Raonic o Isner o Kyrgios (che farebbe parte anche della categoria giovani) Wimbledon concede maggiori chance a chi fa del servizio il suo punto di forza principale, un fattore che consente a chi batte di offrire rarissime possibilità di break all’avversario. Come dichiarato qualche giorno fa dallo zio di Nadal è sufficiente scontrarsi con uno specialista della battuta per non riuscirne a contrastare il gioco e perdere il match senza avere la minima possibilità di replicare. Che sia la volta buona dopo la vittoria di Goran nel 2001?

 

Donne

Angelique Kerber – Godot : anche in questo caso, come fatto per gli uomini, partiamo dalla tennista in vetta alla Classifica WTA nonché finalista lo scorso anno sull’erba londinese. La tedesca, che ha vissuto un incredibile 2016, quest’anno ha deluso chi si attendeva conferme da parte sua. Uscita al quarto turno in modo netto agli Australian Open, battuta in due rapidi set da Coco Vandeweghe, la Kerber è riuscita anche a fare peggio a Parigi dove la russa Makarova ha estromesso la testa di serie N°1 al primo turno con un doppio 6-2. In vista di Wimbledon, Angelique si è ripresentata in campo questa settimana ad Eastbourne dove, dopo un match d’esordio complicato contro Kristina Pliskova vinto in rimonta, ha mostrato qualche positivo segnale di ripresa al turno successivo contro la spagnola Arruabarrena, dominata in due set senza storia. Di fatto un fuoco di paglia, ai quarti le cose sono sembrate tornare alla “normalità” dinanzi all’Inglese Johanna Konta che l’ha estromessa dal torneo nel match dei quarti. Un’analisi del potenziale tabellone è esercizio che lasciamo per le altre tenniste, la Kerber è chiamata prima di tutto a ritrovare se stessa ed il suo gioco a partire dal suo esordio contro una qualificata, lo deve ad una classifica che la vede ancora primeggiare e soprattutto a coloro che credono ancora nelle sue potenzialità.

WIMBLEDON_KERBER
Saprà tornare la favolosa giocatrice del 2016?

Simona Halep – l’incompiuta : una certezza su tutte, la rumena è la tennista da cui si attende una svolta definitiva della sua carriera. Campionessa delle occasioni perse, in questo inizio di stagione è fra la giocatrici che ha convinto di più mostrando un minimo di continuità di risultati a livello femminile; pesano però sul suo conto la mancata vittoria al Roland Garros ed il mancato aggancio alla vetta della classifica in ben due occasioni, una proprio a Parigi, l’altra in questa settimana ad Eastbourne uscendo contro la danese Wozniacki. Wimbledon non è esattamente il suo torneo, nonostante nel 2014 riusci ad arrivare in semifinale battuta in due set dalla canadese Eugenie Bouchard, l’incertezza che però regna sul circuito femminile potrebbe essere un elemento a suo favore, soprattutto grazie alla sua capacità di risposta, i recuperi e la bravura nel non commettere tanti errori. Una qualificata al primo turno e Laura Robson non dovrebbero rappresentare per lei ostacoli insormontabili, i problemi semmai potrebbero venire nei turni successivi dove il rischio di incontrare Eugenie Bouchard e Elena Vesnina poi è molto alto, match dove la Halep potrebbe mostrare i suoi limiti sull’erba.

Simona Halep of Romania reacts after defeating Sabine Lisicki of Germany in their women's singles quarter-final tennis match at the Wimbledon Tennis Championships, in London
Halep pronta a prendersi il suo primo Slam!

Karolina Pliskova – la scelta : recente vincitrice del torneo di Eastbourne contro la Wozniacki, terza in stagione dopo Brisbane e Doha sul cemento, Karolina delle prime 3 della classe (e probabilmente anche oltre) è la netta favorita alla vittoria finale. Uscita per mano della Lucic-Baroni ai quarti degli Australian Open, la ceca ha poi disputato un buon Roland Garros sulla terra rossa che non è esattamente il suo terreno di gioco preferito, uscendo in semifinale; l’aspetto sul quale si può discutere è il fatto che alla Pliskova manca il definitivo salto di qualità per salire definitivamente sul trono, approfittando soprattutto adesso dell’assenza prolungata di Serena Williams e del tempo di cui avranno bisogno Vika Azarenka e Maria Sharapova a tornare ai loro livelli. Nel torneo londinese Karolina ha un inizio abbastanza comodo, prima contro la russa Rodina e in seguito contro la vincente del match fra la Niculescu e la Rybarikova. Molte le insidie nei turni successivi, nella fetta di tabellone che la riguarda, spuntano infatti i nomi della Mladenovic, della Vandeweghe e della Wozniacki, test che però potranno rivelare le vere possibilità di vittoria finale della Ceca.

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Dopo la vittoria di Eastbourne Karolina è la favorita N°1

Petra Kvitova – il ritorno : seppur non sia presente nelle prime posizioni della classifica, la Kvitova si presenta a Wimbledon con buone percentuali di successo, non soltanto in virtù di due vittorie del torneo nel 2011 e nel 2014, ma anche grazie allo splendido ritorno in campo dopo l’infortunio alla mano che poteva pregiudicare in modo definitivo il suo futuro tennistico. Dopo essersi testata al Roland Garros, dove ha ottenuto una sola vittoria al primo turno, Petra si è concentrata su Wimbledon preparandosi a Birmingham dove, grazie ad una wild card, non solo è entrata a far parte del torneo ma lo ha anche vinto contro Ashleigh Barty, battendo fra le altre Kiki Mladenovic ai quarti. Sulle chance di vittoria del torneo a Londra pesano molto le due settimane di torneo che potrebbero pesare sulla ceca, a suo favore c’è un tabellone semplice nei primi turni, l’ostacolo più difficoltoso potrebbe essere rappresentato dalla francese Garcia che non vanta affermazioni di rilievo sull’erba. E se Petra passa indenne la prima settimana …

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Petra è pronta a scrivere il finale della sua incredibile favola!

Jelena Ostapenko – la sorpresa: dedicare uno spazio alla giovane lettone vincitrice del Roland Garros è d’obbligo, soprattutto perché Jelena ha dimostrato a Parigi di saper gestire perfettamente la tensione in un appuntamento che farebbe tremare le gambe a chiunque come una finale di un Grande Slam. Dotata di un ottimo servizio e di colpi potenti e precisi, la Ostapenko potrebbe avere l’occasione a Wimbledon per consacrarsi definitivamente fra le grandi, avendo tra l’altro vinto il torneo nel 2014 a livello giovanile. Il tabellone le regala un esordio tutto sommato alla portata (affronterà la Bielorussa Sasnovich) e turni successivi non proibitivi. Giocando come sa, limitando al minimo gli errori e soprattutto mantendo la calma durante il match, Jelena ha i mezzi a disposizione per insidiare le potenziali favorite del torneo.

2014 – Jelena vince Wimbledon tra le ragazze!

Le Altre: l’incertezza che ormai regna sul circuito femminile, orfano di Serena Williams, e l’attesa della “dominatrice” dei prossimi anni, aprono le porte a qualsiasi risultato finale, lasciando spazio anche a sorprese inaspettate. Scorrendo l’attuale classifica buone possibilità hanno certamente Svetlana Kuznetsova, che dall’alto della sua esperienza riesce sempre ad emergere quando i tornei sono importanti, e Caroline Wozniacki che nella breve stagione sull’erba ha offerto un ottimo tennis. Escludendo invece la Konta che, pur giocando in casa, deve fare i conti con un infortunio subito ad Eastbourrne, la Cibulkova sempre sconfitta sull’erba e la Muguruza che continua nella sua lenta ed inesorabile discesa nel ventre della classifica WTA, ci aspettiamo un buon torneo da parte della Mladenovic, cresciuta molto a Parigi e quindi pronta a confermarsi anche sull’erba e qualche segnale da Vika Azarenka, una protagonista di cui il tennis mondiale ha assoluto bisogno.

0 comments
    1. PierLuigi Oliva sull’erba è tosta!! Farà bene arriverà almeno in semifinale però il suo vero obiettivo era il 10. RG, Federer sono troppi anni che insegue l’8. Wimbledon (che sarebbe record assoluto)… ha saltato il RG per prepararsi al meglio

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