2018: dieci indimenticabili frammenti di sport… oltre il tennis

Non solo le imprese di Nadal, Federer e Djokovic in questo 2018. Ecco 10 dei più importanti ed eclatanti eventi accaduti nel mondo dello sport durante quest'annata densa più che mai di emozioni
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CAMPIONATO DEL MONDO FEMMINILE: 20 OTTOBRE. Yokohama, Yokohama Arena  (Giappone). Serbia – Italia 3-2: un torneo da incorniciare.

Finale del mondiale di Volley. L’Italia ha vinto il primo e il terzo set, la Serbia il secondo e il quarto. Siamo 14-12 nel tie break, ci sono due match points per la Serbia. Busa alla battuta, ricezione, palleggio e attacco di Sylla, difeso da Popovic, batti e ribatti sotto rete, contro attacco di Mihajlovic contenuto da Bosetti e altro attacco di Sylla murato dalle valchirie slave, l’Italia ci riprova per la terza volta ma stavolta Sylla abbozza un mezzo pallonetto giudicato falloso dal primo arbitro. Finisce così, ad un passo dalla gloria, il sogno dell’Italia di laurearsi campione del mondo per la seconda volta dopo la storica vittoria del 2002. Sono mancati tre piccoli punti dopo un testa e testa entusiasmante ed incerto fino all’ultimo contro la squadra dell’implacabile stella Tijana Boskovic. La delusione è palpabile, ma non toglie nulla all’impresa della nazionale che ha regalato spettacolo, emozioni e grande qualità di gioco per tutto il torneo. Partita come outsider con tante incognite e poche certezze, l’Italia ha conquistato e convinto anche i più scettici sulle reali potenzialità della squadra. Nella sua meravigliosa cavalcata ha vinto ben 11 delle 13 partite disputate, piegata soltanto in due occasioni dalla corazzata Serbia, campione d’Europa e vicecampione olimpica, che si presentava in campo da favorita e ha meritato il titolo finale. Un’ Italia solare, gioiosa, unita, multietnica e giovanissima (l’età media è di soli 23 anni) ha regalato a noi tutti prestazioni stellari:  durante il cammino ha piegato la Cina, oro a Rio de Janeiro nel 2016, per ben due volte; ha superato i fortissimi Stati Uniti detentori del titolo; ha annichilito la sempre temibile Russia; ha infranto le speranze delle padroni di casa del Giappone. Giocatrice simbolo della squadra è Paola Egonu, 193 centimetri di talento; da lassù ha macinato schiacciate su schiacciate con la sicurezza disarmante di chi ha nel proprio destino un futuro da campionessa impreziosito da una serena incoscienza disegnata sul volto. Ha giocato come una “veterana”…. di 19 anni che ha totalizzato lo score stratosferico di 324 consacrandosi miglior realizzatrice del torneo nonché detentrice del record di punti portati a casa in un singolo match: 45 !  Questa medaglia d’argento può e deve essere il primo passo di una serie di successi che attendono solo di essere colti: prossimi appuntamenti gli Europei 2019 e naturalmente Tokyo 2020. Congratulazioni, ragazze terribili!

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