Henin e Berrettini in coro: “Nessuno è come Federer, ci stupirà ancora…”

Campioni del passato e del futuro concordi nel ritenere la carriera di Federer tutt'altro che conclusa.

La ex numero 1 al mondo Justine Henin ha parlato dell’ultima battuta d’arresto di Roger Federer e del futuro del giocatore numero 1 del Belgio, David Goffin, in un’intervista al sito web Sporza.

La sette volte campione Slam, Henin, si è così espressa circa il ritiro di Roger Federer dal resto della stagione 2020: “Certo non è un buon segno che ora debba recuperare a lungo dopo quell’operazione al ginocchio. Anche lui ha una certa età. Ma tante volte è stato dato per spacciato, per finito, e puntualmente ogni volta ci ha sorpreso.

E ha anche aggiunto: “Se è ancora motivato e vorrà fare tanti tornei il prossimo anno, per lui questo sarà possibile. Se invece deciderà di continuare a giocare a tennis per divertimento, fino a quando non avrà troppi problemi, anche questo andrà accettato. Roger può permettersi di fare come vuole”.

La Henin ci ha tenuto a spendere elogi anche per il suo connazionale, Goffin: “Ciò che ha già raggiunto è eccezionale. E la sua carriera non è certamente ancora finita. Manca qualcosa per fare il definitivo salto di qualità? Probabilmente sì, ma non lo conosco abbastanza bene da fornire dettagli al riguardo. Kim e io abbiamo alzato l’asticella con vittorie negli Slam, ma il fatto che un uomo belga sia tra i primi 10 è un bel risultato. Ha già battuto tutti i migliori tennisti”.

L’esperta tennista è scesa nel dettaglio: “C’è un momento nella carriera di ogni tennista dove ci si ferma a riflettere: questo è un buon livello per me, ma ora? Mi alleno per mantenere questo livello o posso puntare più in alto? Non so come sia Goffin. Ha ancora il potenziale per mostrare cose molto belle, ma dipenderà dal suo entusiasmo e dalla sua motivazione”.

E se lo dice una che in carriera ha vinto sette titoli del Grand Slam, tra cui gli Open di Francia nel 2003, 2005, 2006 e 2007, gli US Open nel 2003 e 2007 e gli Australian Open nel 2004, ha vinto una medaglia d’oro nel singolare femminile ai Giochi olimpici del 2004 e ha vinto il WTA Tour Championships nel 2006 e 2007, beh allora c’è da crederle ciecamente.

Federer fa notizia, sempre e comunque, e quindi, dopo le parole della Henin, ecco anche le dichiarazioni del nostro Berretto, al secolo Matteo Berrettini.

Matteo, che prenderà parte all’Ultimate Tennis Showdown questo fine settimana, afferma che non durerà fino ai 40 anni come Roger Federer.
Matteo Berrettini afferma che nessuno sarà in grado di essere longevo come Roger Federer: “A 40 anni il mio corpo sarà distrutto! Direi che Roger Federer ha avuto un po’ di fortuna da un punto di vista genetico: si muove senza consumare energia, è come se stesse ballando, ma poi ha anche una gestione pazzesca di ciò che fa giorno per giorno, ora dopo ora. Nessuno è in grado di farlo come lui, tutto è pianificato, dall’allenamento, alla gestione degli sponsor, al tempo che dedica alla famiglia e ai figli… e ne ha quattro! Allenamento, viaggi, tutto preciso e peRFetto”.

Berrettini debutterà contro David Goffin nell’UTS, e si giocherà con un nuovo formato; il primo impatto è stato strano, ci vorrà del tempo per abituarsi: “Ho provato ad allenarmi ed è sicuramente molto diverso, quasi una lotta contro il tempo. E’ un grande cambiamento, ma dopo il primo fine settimana, quando avrò provato ufficialmente, sarò in grado di dare un giudizio migliore. È intrigante perché devi calcolare bene quando giocare le tue carte, quando chiamare il timeout, quando accelerare o rallentare; la partita diventa molto più continua e intensa”.

Matteo si è ovviamente anche espresso sulla possibile ripartenza del tennis “vero”: “Non ci sono comunicati stampa ufficiali, solo ipotesi. Quando usciranno, potrò prendere una decisione, ora è difficile da dire. Ovviamente vorrei tornare a giocare tutti i tornei possibili, ma dobbiamo essere sicuri che tutto sia sotto controllo. I viaggi sono il nostro problema: dobbiamo trovare una soluzione per le varie quarantene. Onestamente non pensavo che le cose sarebbero migliorate così rapidamente a New York. Gli organizzatori del torneo sembrano determinati a fare tutto il possibile per far sentire i giocatori a proprio agio”.

Il nostro Matteo Berrettini ha ottenuto l’ottava posizione del ranking l’anno scorso, best personal ovviamente. E’ diventato il primo italiano a raggiungere la semifinale degli US Open, non accadeva dal 1977; è stato battuto in semifinale da Rafael Nadal. Ha anche raggiunto le semifinali dello Shanghai Masters e ha conquistato un posto nelle Finals di Londra.

Questo doveva essere l’anno della consacrazione definitiva, ma per fortuna c’è ancora tempo.
Anche per Roger, a quanto dicono.

 

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