Australian Open: le dichiarazioni dei vincitori dei primi ottavi di finale

Fuori un polemico Fognini contro Sandgren, avanti Federer dopo un avvio preoccupante. Djokovic in scioltezza, Raonic redivivo.

Cominciano a delinearsi i quarti di finale dell’Australian Open. Qualche rammarico per Fabio Fognini, eliminato da un ottimo Tennys Sandgren; continua il momento positivo di Milos Raonic che ai quarti se la vedrà con Djokovic,  favoritissimo per la vittoria. Chiude il programma di giornata la vittoria di Federer su Fucsovics, autore di un buon torneo.

RAONIC – Un po’ in sordina e senza i riflettori puntati addosso, motivazione addotta dallo stesso Raonic a giustificazione dell’incoraggiante percorso in Australia, il canadese numero 35 Atp ha risolto in tre set la pratica Cilic, confermando quanto di buono mostrato durante la settimana. “Dipende anche dal fatto che non c’è nulla nell’immediato futuro quando sono in off-season. Nessun torneo che sono nervoso di saltare oppure al quale partecipo senza essere pronto. Ci sono alcune settimane in cui mi posso concentrare sull’allenamento e non ho nulla di cui preoccuparmi. E questo mi aiuta trovare continuità“. Ad una domanda poi sul suo prossimo avversario, Novak Djokovic, ed in particolare sulla sua risposta al servizio, Milos ha cercato un confronto con Nadal, affermando: “Penso che Rafa sia quasi altrettanto bravo. Ma è diverso il modo in cui rispondono. Rafa cerca di mettere in campo più risposte possibili ma hai una possibilità di chiudere il punto col colpo successivo. Novak ti risponde spesso profondo al centro e ti toglie l’angolo. Inoltre, sta più vicino al campo, lasciandoti meno tempo per organizzare il colpo dopo“. 

DJOKOVIC – Il campione in carica dell’Australian Open continua la sua marcia trionfale mettendo in campo la sua canonica fluidità e “prepotenza” tecnica. Inscalfibile e semplicemente troppo superiore del malcapitato Diego Schwartzman. “È fantastico. Nelle ultime due partite mi sono sentito davvero in palla, ho servito bene e sono stato incisivo da fondo campo. Oggi era un bel test perché Diego stava giocando bene, non aveva perso un set fino ad oggi. Può essere un avversario molto pericoloso dalla riga di fondo. Avevo un piano tattico ben preciso e la situazione è sempre stata sotto controllo, forse avrei potuto chiudere prima, ma tutto sommato sono contento della mia prestazione”. Poi una domanda sull’interesse dei figli per il tennis a cui il serbo ha risposto con la solita ironia: “Non ha ancora confessato chi sia il suo giocatore preferito, spero di fare abbastanza per diventarlo”. E su Raonic: “Credo che Raonic sia migliore da fondo campo rispetto magari a Isner o Karlovic il cui servizio è forse più difficile da leggere“.

Milos Raonic

FOGNINI – Sicuramente una grossa occasione mancata per raggiungere i quarti di finale in uno Slam ma sulla sua strada Fabio Fognini ha trovato un ottimo Tennys Sandgren. Nonostante l’apparenza di una possibile rimonta, l’incostante Fabio ha finito per cedere alla grande prestazione dell’avversario, che invece si regala un prestigioso quarto di finale contro Federer. Le polemiche però non sono mancate, né in campo né successivamente in sala stampa. Questo in merito alla disputa con il giudice di sedia Dumusois sul primo warning comminato al ligure: “Non voglio parlare di qualcuno di cui non ho rispetto, non voglio parlare di quello, dell’arbitro. Non voglio fare la vittima, è successo quello che è successo, ma oggi avevo ragione io al 100%“. Tanti e sinceri complimenti invece al suo avversario: “Lui ha giocato in modo pazzesco, io non ho nulla da recriminare come ho detto. Guarda l’ultimo game come ha giocato, io manco se vado a Lourdes e mi metto in una bella vasca una settimana riesco a giocare così!”.

SANDGREN – Apparso molto determinato anche in conferenza stampa, Tennys Sandgren pronuncia parole al miele verso il nostro Fabio Fognini, di cui apprezza molto il contributo emotivo che riesce ad imprimere ai suoi match: “Ho moltissimo rispetto per lui sia come atleta sia per quello che riesce a portare sul terreno di gioco. Ovviamente il match era molto serrato e quindi pochissimi momenti hanno fatto la differenza e semplicemente ho giocato un po’ meglio“. L’americano è consapevole dello strepitoso percorso che sta compiendo e si prepara alla partita della vita contro Federer: “Probabilmente non dovevo nemmeno essere qui ma nel momento in cui ci sono, voglio dare il meglio di me perché gioco sempre in campi in cui ci sono pochissime persone e il solo fatto di giocare in campi così importanti mi sprona a dare il massimo“.

FEDERER – Dopo un approccio un po’ bloccato che lo ha condotto a cedere il primo parziale, il campione elvetico ha innalzato il proprio livello ed ha sconfitto in quattro set Fucsovics, autore di un ottimo torneo. Sul difficoltoso inizio di partita, Roger ha dichiarato: “Sono rimasto sorpreso sia da un lato che dall’altro, lo avete visto tutti che non sono riuscito ad entrare da subito nel match, però può capitare. Nel secondo set non ero sicuro di poter invertire l’inerzia perché lui è comunque un buon giocatore che ha imposto il suo ritmo ed io non riuscivo ad imporre il mio“. Federer ha poi glissato sulle condizioni del campo: “In ogni Slam devi giocare e devi combattere in ogni condizione possibile“. Infine sull’avversario, con il quale aveva avuto modo di allenarsi due anni fa: “Ovviamente è cambiato l’animo con cui l’ho affrontato; è un giocatore costante e ha dimostrato una notevole forza fisica e mentale“. Ai quarti affronterà Sandgren, giustiziere di Fognini, con vista su Djokovic ed a caccia di ulteriori record da infrangere.

 

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