Roger Federer c’è: “Buon esordio, ma guardo un match alla volta”

Esordio sul velluto per Roger Federer nel primo turno degli Australian Open 2020 contro uno stanco e arrendevole Steve Johnson.

Un Roger Federer in grandissimo spolvero nel primo turno di questo Australian Open contro l’americano Steve Johnson. Un esordio molto morbido, il suo, con vittoria in appena 81 minuti. La partita non è stata mai in discussione contro un avversario che non è mai riuscito a metterlo in difficoltà. L’americano, oggi numero 75 del mondo, era reduce dalla vittoria nel challenger di Bendigo due giorni fa. Certamente era in forma, ma forse non al top della freschezza fisica: con un Roger del livello mostrato oggi, tuttavia, viene da chiedersi se il punteggio sarebbe stato molto diverso, anche contro un Johnson al 100%.

Federer ha sciorinato tutto il repertorio servendo benissimo (74% di prime) e producendo una gran mole di colpi vincenti (ben 34 a fronte di soli 20 errori). Da sottolineare anche le 32 discese a rete convertite con il 72% di punti. “Non ho giocato partite nelle ultime settimane – ha dichiarato Federer in conferenza stampa post-match -, il 95% dei giocatori che sono qui vengono già con partite combattute alle spalle. Per me, i primi tre round sono la chiave per continuare e abituarmi alla pressione ed essere calmi in situazioni di stress, Oggi ho giocato liberamente, senza troppe complicazioni, ma nel prossimo round potrebbe non essere così. Vado da un punto all’altro, da un round all’altro”.

La forma dello svizzero è comunque sembrata smagliante. Forte di un buon tabellone, se Federer manterrà questo livello, l’approdo alla semifinale sarà tutt’altro che complicato. Nella sua zona di main draw, inoltre, oggi ha perso la più alta testa di serie Denis Shapovalov  all’ennessima delusione Slam degli ultimi anni. Il prossimo avversario per lo svizzero sarà il vincente del match tra Krajinovic e Halys, interrotti al tiebreak del primo set e costretti a rimandare a domani. Si prospetta un’altra partita agevole al secondo turno per Re Roger che ha parlato anche della velocità del campo, riferendosi in particolare alle palle: “Le palle sono molto veloci quando sono nuove e cambiano molto dopo, a seconda di chi giochi o di quanto tempo durano gli scambi. Dopo di che, le palle si ammorbidiscono rapidamente e sento che di notte o al chiuso, il gioco sembra più lento. Forse dipende da chi giochi e da quale stile ha”. Insomma, si parla di una superficie rapida, che dovrebbe dare una mano al campione di 20 Slam.

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Con la vittoria di oggi Federer stabilisce l’ennesimo record: lo svizzero infatti è il primo tennista della storia a vincere in quattro decadi differenti. La prima vittoria è datata settembre 1998 al torneo di Tolosa, una vita fa. Lo svizzero è il secondo giocatore più “vecchio” in tabellone , dietro al solo quasi 41enne Ivo Karlovic. Che un giocatore di 38 anni e mezzo sia da considerare uno dei favoriti ad un torneo dello Slam sembra impossibile, ma se quel qualcuno è Roger Federer  niente è impossibile.

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