Jannik Sinner firma con la Nike

Il giovane altoatesino classe 2001 ha firmato un contratto con il prestigioso brand statunitense "Nike". Sinner vestirà quindi con il "baffo" già dal prossimo torneo.

Jannik Sinner attualmente rappresenta il nostro miglior giocatore tra coloro che appartengono alla nuova generazione di tennisti italiani. Ma ormai non lo sappiamo solo noi, tutto il mondo tennistico se ne è accorto e si vede. La Nike, storica marca di sport, da moltissimo tempo attiva nel contesto dell’attività tennistica, ha contattato il nostro Jannik, chiedendogli se potesse sponsorizzarlo. Naturalmente il giovane altoatesino ha accettato. A tal riguardo ha dichiarato: “Così felice, così orgoglioso, così emozionato, così riconoscente di essere diventato parte della famiglia Nike! Grazie Nike per questa grande opportunità, farò il meglio per rendervi fieri di me”. Sinner comunque non è l’unico azzurro a vestire Nike, anche Lorenzo Musetti è da tempo impegnato in una collaborazione con il “baffo”, senza dimenticare Sara Errani e l’ormai ritirata Roberta Vinci.

0 comments
    1. Loretta Borel nessuna memoria corta, aveva i colori del Brasile ma era del suo sponsor tecnico la Diadora. La mia era una battuta anche se oggettivamente la maglia che ho visto a Roma sembrava presa dal discount!

    1. Marco Perri io odio i marchi in genere ma scarpe come la Nike che mi durano secoli in condizioni improbabili ancora ne devo trovare, come anche altre cose. Non vedo come sia sopravvalutata. Le scarpe che ho dovuto abbandonare di recente erano Nike, 7 anni usate ogni giorno in giro per il mondo, perfette ❤️

    2. Clelia Mattana come calzature vanno benissimo, sono le migliori, le ho usate sempre sia come scarpe da basket, sia come da calcetto. A livello estetico, la Nike è ampiamente sopravvalutata, solo il dri-fit è buono

    3. Marco Perri non so di abbigliamento io parlo di scarpe, non ne ho trovato migliori onestamente. Ho 2 leggings stupendi e una felpa Adidas, le altre Marche vanno subito in malora per me.

    4. Flavia Strambecchi io non amo in generale i cappelli, ma quello della Lacoste non mi ha dato fastidio per tutta la finale. Anche le magliette sono fatte con tessuti europei e non cinesi

    1. Enrico Votta calma… con i nuovi materiali non è strettamente necessario soprattutto se rallenta la mobilità … aspetterei la crescita fisiologica e poi nel caso un po’ di irrobustimento… i suoi coach sanno bene che fare)

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