Australian Open, qualificazioni maschili: 8 italiani su 16 al secondo turno

Bicchiere mezzo pieno per la spedizione italiana, che domani scenderà nuovamente in campo a caccia dell’accesso al turno che separa gli azzurri dal main draw di Davide Zanghi

L’attesa per tutti gli appassionati sta per finire: lunedì 16 gennaio, al Melbourne Park, avrà inizio il primo Slam dell’anno: gli Australian Open. Attendendo il sorteggio dei tabelloni principali, che si terrà giovedì 12, in questi giorni si stanno svolgendo le qualificazioni, suddivise in tre turni, che permetteranno a sedici giocatori di partecipare ad uno dei quattro appuntamenti più importanti della stagione.

L’Italia si è presentata con il contingente più numeroso, composto da ben sedici giocatori, seguito da Australia e Usa, rispettivamente con quindici e undici rappresentanti, ed il 50% di essi ha vinto il proprio match.

Ieri si è registrato il successo di Matteo Arnaldi, numero 134 del ranking che ha preso parte alla scorsa edizione delle NextGen Atp Finals, trionfante sullo svizzero Ritschard per 6-3 7-5 ed opposto ora all’australiano Alex Bolt, che ha usufruito del ranking protetto al ritorno da un infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi per mesi nel 2022. Vittoria anche di Luciano Darderi, classe 2002 di origine argentina che dopo aver rifilato un 7-6 6-3 all’argentino Ficovich attende Dane Sweeny, wild card aussie; ma soprattutto grande affermazione di Gianluca Mager, desideroso di una terza presenza consecutiva agli Australian Open, che ha avuto la meglio sull’austriaco Filip Misolic al tiebreak decisivo del terzo set: per il ligure il prossimo ostacolo è l’ucraino Krutykh, numero 188 del mondo.

Tra le eliminazioni, le due più amare sono senza dubbio quelle di Francesco Maestrelli e Roberto Marcora, che hanno ceduto al russo Andreev e al peruviano Varillas con i rispettivi punteggi di 7-6 4-6 7-6 per il primo e 3-6 6-3 7-6 per il secondo. Le altre hanno riguardato Riccardo Bonadio, sconfitto con un doppio 6-4 dallo svizzero Laaksonen, e Marco Cecchinato, ritiratosi contro Max Purcell sul punteggio di 6-2 3-2 in favore del tennista di Sydney.

Nella giornata odierna, invece, sono scesi in campo i rimanenti, tra cui un derby disputato tra Brancaccio e Agamenone con il trionfo del primo, fresco di best ranking e vittorioso nel Challenger di Noumea la scorsa settimana. Anche il tennista campano sfiderà un’altra wild card australiana, Tristan Schoolkate.

Il trio del 2001 composto da Francesco Passaro, Mattia Bellucci e Giulio Zeppieri ha ottenuto solo vittorie, rispettivamente contro il ceco Lukas Rosol – ex numero 26, 2 titoli ATP – il taiwanese Wu e l’argentino Rodriguez Taverna. Passaro e Bellucci si scontreranno nel secondo derby italiano (1-1 nei precedenti) mentre Zeppieri sarà opposto ad una delle recenti rivelazioni del circuito: lo svizzero classe 2002 Leandro Riedi, reduce da diciassette match vinti degli ultimi diciotto.

Giulio Zeppieri (Foto Adelchi Fioriti)

L’ultimo a qualificarsi è stato Andrea Pellegrino, in un match tribolato durato tre ore, riuscendo ad imporsi sul francese Guinard, il quale gli aveva precedentemente annullato tre match point. Per il pugliese il prossimo avversario sarà l’ungherese Piros.

Tre nette sconfitte, tuttavia, sono state subite da Luca Nardi, Flavio Cobolli e Andrea Vavassori: la coppia NextGen contro avversari di classifica inferiore – 6-3 6-1 contro Escobedo il primo; 6-0 6-4 contro Krueger il secondo – mentre il torinese spesso compagno di doppio di Sonego ha conquistato solo cinque game contro lo statunitense Nava.

Per quanto riguarda il resto del tabellone, i tennisti su cui porre maggiormente l’attenzione sono il tedesco Struff, attualmente numero 167, che sfiderà in quel che si prospetta il miglior match di secondo turno Emilio Gomez, testa di serie numero 4; l’istrionico duo francese composto da Benoit Paire e Hugo Gaston; gli statunitensi Denis Kudla e Brandon Holt, figlio dell’ex campionessa Tracy Austin che ha estromesso il macedone Albot, t.d.s numero 3, ed il 39enne Verdasco, semifinalista nel 2009 a Melbourne, reduce da una squalifica di due mesi per positività ad un farmaco che era solito assumere, legato al disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività, la cui esenzione non era stata da lui rinnovata.

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