Federer: “Non mi sto allenando perchè non ce n’è motivo. Non voglio giocare senza pubblico”

Lo svizzero svela a Guga Kuerten che, in questi mesi di lontananza dai campi, il tennis non gli manca poi così tanto e rivela che al momento non si sta allenando. Roger, inoltre, si dichiara contrario alla possibilità di tornei a porte chiuse.

Una delle discussioni che ha tenuto più impegnati gli appassionati di tennis in questi interminabili mesi di lontananza da campi e tornei è stata quella relativa a chi tra Djokovic, Nadal e Federer possa essere il più penalizzato da questa pausa. Per alcuni, Roger, che ad agosto compirà 39 anni, essendo il più vecchio dei tre, risulta il più svantaggiato proprio perché costretto a saltare certamente l’edizione di quest’anno di Wimbledon (e chissà se solo dello slam londinese…), il torneo che storicamente lo vede favorito, vedendosi così togliere delle preziose chances di vittoria tra quelli che potrebbero essere per lui gli ultimi slam. Certo è che, dall’altro lato, Roger potrebbe essere considerato quasi agevolato dalla pausa causata dalla pandemia perché lo svizzero, che si è sottoposto ad un’operazione al ginocchio nel mese di febbraio, sarebbe stato comunque assente dal circuito per svariati mesi: grazie allo stop forzato del circuito, l’elvetico sta avendo la possibilità di recuperare senza fretta e pressioni esterne. Durante una videochiamata registrata per GloboEsporte, lo svizzero, a colloquio con Guga Kuerten, si è unito ad un progetto benefico dell’ex giocatore brasiliano e ha parlato con lui dei mesi di lontananza dal campo e di una possibile ripresa del gioco.

Per quanto riguarda l’ipotesi di una ripresa dei tornei senza pubblico, Roger afferma: “Non riesco a immaginare il giocare in uno stadio vuoto, non lo capirei e spero che ciò non accada mai. Certo, quando ci alleniamo, lo facciamo senza pubblico, ma competere è di gran lunga differente. Tale possibilità è fattibile, ma credo che potremmo aspettare il momento giusto per tornare a giocare nelle migliori condizioni, con almeno un terzo dello stadio pieno o la metà delle entrate. Sarebbe molto difficile per me disputare i grandi tornei a porte chiuse.
Roger poi, interpellato riguardo alla sua routine d’allenamento, dà una risposta abbastanza curiosa: “In realtà non mi sto allenando perché, ad essere onesto, non vedo una ragione per farlo al momento. Sto bene fisicamente e credo che passerà ancora molto tempo prima di tornare a compere. Ora è importante per me riposarmi bene. Non mi manca troppo il tennis, anche se quando saremo vicini al ritorno e avremo un obiettivo per il quale allenarci, sarò super motivato.” Lo svizzero, sul periodo che lo ha visto costretto a casa, ha poi aggiunto: “Non avevo passato 5 settimane consecutive a casa dall’operazione avuta nel 2016. È stato un bel momento per tutta la famiglia anche perché insieme ai nostri amici e familiari, abbiamo avuto la fortuna di essere in salute. A volte diventiamo matti a stare così tanto tempo insieme in casa, ma è normale.

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