[tps_title]Da Wimbledon a Wimbledon: un anno da Novak Djokovic[/tps_title]
Dopo momenti difficili, come i due diretti concorrenti, anche Djokovic è tornato al top della forma. Ha vinto quattro delle ultime sei prove dello Slam, battendo peraltro in quelle del 2019 sia Nadal che Federer con dei piccoli grandi primati. A gennaio è diventato l’unico tennista a sconfiggere lo spagnolo per 3 a zero in una finale Major. A Wimbledon, invece, ha giocato la finale più lunga di sempre, il primo tie-break decisivo nella storia del torneo e, per la prima volta nell’Era Open, ha vinto il torneo annullando match point in finale. In maniera meno appariscente rispetto agli altri due, è anche lui evoluto nello sviluppo del gioco, senza avere le stesse doti nel gioco di volo. Atleticamente, quando non ha dolori, rimane insieme a Nadal e Daniil Medvedev il migliore e sul veloce continua a scivolare come fosse di gomma, come stesse pattinando. Si è ampiamente discusso del suo ambiguo 2019, resta vedere in che condizioni si presenterà in Australia. È il primatista assoluto e guai a darlo per spacciato.
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