[tps_title]GIUGNO – Col vento in poppa: la 12esima fatica dell’Ercole Nadal[/tps_title]
Gli Scorpions cantavano “Wind of change”, il vento del cambiamento. Quello del 7 giugno, nel giorno della semifinale del Roland Garros, però, è vento della restaurazione, vento di casa per Rafa Nadal. Dopo le tre semifinali perse sulla terra tra Monte-Carlo, Barcellona e Madrid, aveva commentato così a Roma: “Quel che è successo è successo. Questo è normale, non quello che ho ottenuto negli ultimi 15 anni, ma ora siamo a Roma”. E così è tornato a vincere, confermandosi campione del Foro Italico. A spazzare tutte le incertezze definitivamente, comunque, è servita la tempesta del venerdì. Così ha voluto il destino, che l’ha riportato per davvero indietro di 15 anni, in semifinale, vittorioso, contro il rivale storico Federer. Una giornata ventosa da cui lui è uscito come un capitano di regata. Federer capitola 6-3 6-4 6-2, poi Thiem non riesce a frapporsi tra lui e l’ennesima Coupe des Mousquetaires. È l’inizio del percorso che lo porta ad essere l’uomo copertina del nostro fotoracconto e numero 1 di fine anno per la quinta volta dal 2008.
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