Roland Garros. Day 3 Uomini. Ciao Dimitrov

Bene Andreas Seppi. Nel derby italiano Bolelli supera agevolmente Arnaboldi.

Piuttosto movimentato il Day 3 maschile a Parigi, dedicato al completamento del primo turno. Inizio col botto: Grigor Dimitrov, fresco di semifinali al foro, e in generale molto a suo agio negli ultimi tempi sul rosso, è stato eliminato sul campo n. 1 dal gigante croato Karlovic in tre set. Ivo si è appoggiato sui suoi schemi più consueti, tutto ha funzionato. Il bulgaro, strafavorito a sentire i bookies, non è riuscito a produrre i suoi colpi, ha racimolato la miseria di una palla break (prontamente annullata), non ha fatto partita.

Contemporaneamente si è registrata la comoda vittoria di Berloq su Lleyton Hewitt, in un mortificante campo n. 7; l’australiano relegato quasi a vecchia gloria ha pur vinto il primo set, ma ha finito lì la sua performance, per il resto è stato dominato senza se e senza ma dal giocatore argentino.

David Ferrer lascia 8 games e resta sotto le due ore di gioco contro Sijsling. Sarà dura per tutti, al solito contro il caparbio spagnolo.

Richard Gasquet, che ha saltato tutta la stagione terraiola, è tornato in campo (non giocava da Miami) contro il Sig. Tomic. Ha vinto in sicurezza lasciando 8 giochi al “talento” australiano. Urge vederlo in test più probanti. Bravo comunque Bernard a “durare” oltre l’ora e mezza.

Molto sorprendente l’eliminazione secca e perentoria di Federico Delbonis, robusto terraiolo, ad opera del serbo Lajovic, famoso più che altro per essere amico di Nole Djokovic.

Un Andy Murray poco concentrato lascia un set a Golubev; registriamo altresì il passaggio di turno di Verdasco (contro Llodra) e Monfils.

L’australiano Marinko Matosevic dopo una vita di tentativi (oggi era il 13-esimo primo turno della sua vita) è riuscito a vincere una partita nel Main Draw di un Major, a 28 anni. Per la serie provaci ancora.

La serata si è chiusa con la sospensione per oscurità dell’ultimo match in programma tra il francese Lokoli, n. 405 ATP (!) proveniente dalle qualificazioni e l’americano Steve Johnson. I due sono arrivati al quinto set dopo che il francesino classe 1994 aveva avuto un paio di match point al terzo set. Adesso per lui è dura, deve recuperare un break al quinto.

Registriamo infine gli illustri ritiri di Tommy Haas e Nico Almagro; ne perde lo spettacolo, indubbiamente.

Italiani! Il Seppi che non ti aspetti supera con brillantezza ed evidentemente contro pronostico Santiago Giraldo, uno dei terraioli più in palla, giunto a Parigi con un ottimo score conseguito nel corso primavera rossa. Andreas ha giocato sicuro, continuo, determinato. Insomma come ai bei (lontani) tempi, ed ha vinto in tre set. Già l’anno scorso pur non facendo una grande stagione si era tenuto a galla grazie a buone prove negli slam. Speriamo continui.

Il derby tra Bolelli ed Arnaboldi (al suo esordio in uno slam) è stato vinto dal primo, con una certa facilità. Partita mai in bilico. Ha pesato, oltre che al differente tasso tecnico, il gap di esperienza. D’altronde Arnaboldi il suo torneo, come si dice in questi casi, l’aveva già vinto.

Domani non vi sono grandissime partite in programma. Ma ci saranno pur sempre Nole e Roger a calcare i campi, oltre che Tsonga, Berdych e Raonic. Un pò di bel tennis potrebbe anche essere raggranellato.

Gli italiani dovrebbero giocare tutti giovedì. Fogna da favorito contro Tomaz Bellucci. Seppi alla pari contro Monaco. Mission Impossible per Bolelli, impegnato contro Ferru.

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