Stefano Di Pirro, fisioterapista di Shapovalov: “Il suo fisico ci permettete di lavorare con intensità”

Stefano Di Pirro, fisioterapista di Denis Shapovalov, ha rilasciato un'interessante intervista a SperTennis, in cui ha parlato della sua collaborazione con il giovane canadese, ha analizzato il suo fisico, il suo tennis e il suo carattere e, infine, ha raccontato un divertente aneddoto su Roger Federer, che conserva come un prezioso ricordo.

In un’intervista interessante, divertente e molto istruttiva, SuperTennis ha avuto l’opportunità di parlare con con Stefano di Pirro, fisioterapista, sebbene il suo ruolo sia molto più ampio e importante, di Denis Shapovalov, con cui trascorre molte settimane all’anno lontano da casa nel circuito. Una chiacchierata in cui racconta come sono stati i primi tempi della collaborazione con il giovane canadese, su quali aspetti del suo gioco e della sua attività sta lavorando in vista del 2020 e, più in generale, in cui parla di come il tenni si stia trasformando a livello fisico e tecnico.

COME SI SONO INCONTRATI  DI PIRRO E SHAPOVALOV- “L’ho conosciuto nel 2016, quando lavoravo con Thiem a Vienna. Denis è venuto ad allenarsi nella struttura di Bresnik in autunno, era molto giovane ma il suo talento era notevole. Durante una sessione con Thiem è caduto e si è slogato una caviglia. Era davvero un peccato che un diciassettenne che era venuto per lavorare con Dominic, a maggior ragione dato che era arrivato dal Canada, non potesse allenarsi, quindi ho iniziato a seguirlo e a occuparmi di lui. Fin dal primo momento, c’è stato un buon feeling tra noi”.

UNA PERSONA FONDAMENTALE GIORNO DOPO GIORNO- “Probabilmente, in effetti, sono la persona con cui Denis passa la maggior parte del tempo. Abbiamo un carattere simile, ci capiamo al volo e ci piace trascorrere tempo insieme, sia in campo, sia in palestra o nei momenti di relax. Condividiamo la passione per le serie, ma anche quella per i videogiochi, facciamo video e foto per i social network, usciamo anche la sera come buoni amici senza dovere parlare per forza di tennis. Denis è una persona con cui vorrei condividere esperienze, anche se non fosse il giocatore con cui collaboro”.

DI PIRRO ANALIZZA IL FISICO DI SHAPOVALOV E CIO’ SU CUI STANNO LAVORANDO- “Denis ha un fisico molto esplosivo e elastico. I due aspetti vanno di pari passo:è esplosivo perché è elastico. Per ora non sembra che subisca lesioni, e questo ci permette di lavorare con tanta intensità. Senza dubbio, però, ci sono ancora molte cose su cui bisogna lavorare e insistere per portarlo al suo massimo potenziale. E’ un progetto che richiede tempo perché alcuni problemi devono essere affrontati separatamente. Nel 2018 l’obiettivo era migliorare la stabilità e l’equilibrio, che recentemente aveva perso, e questo lavoro lo aveva penalizzato dal punto di vista della velocità e dell’esplosività, tanto che questo è il punto su cui ci siamo concentrati nel 2019. Nella preparazione che stiamo facendo adesso in Florida, ci stiamo occupando soprattutto dei cambi di direzione”.

IL RUOLO DEL FISIOTERAPISTA NEL MONDO DEL TENNIS- “Non è certo più gravoso o decisivo rispetto a quello dell’allenatore, però è sicuramente importante. Il calendario è impegnativo, il gioco sta diventando sempre più intenso e stressante per il fisico e le carriere si stanno allungando in media. Ecco perché molti giocatori includono nella propria squadra un fisioterapista a tempo pieno per lavorare e per prevenire infortuni e dolori. I giocatori sono sempre più resistenti e continui nel loro rendimento. Non è semplicemente una questione di pura velocità: ad esempio, con il servizio non tutti raggiungono i 240 Km/h, ma molti arrivano ai 210 km/h anche al quinto set e, soprattutto, corrono alla fine della partita quasi come all’inizio del match”.

L’ ANEDDOTO A CUI TIENE DI PIU’, CON ROGER FEDERER COME PROTAGONISTA- “Ricordo un episodio accaduto durante uno dei miei primi viaggi insieme a Thiem. Eravamo appena arrivati a Dubai, solo noi due, quando Dominic aveva appena fatto il suo esordio nel circuito ATP. Avremmo cenato nel ristorante dell’hotel con Shascha Zverev, che è da sempre suo amico, e proprio in quel momento, intanto che aspettavamo di ordinare da mangiare, dal nulla è apparso Roger Federer, che si è avvicinato e ha detto: ‘Ciao ragazzi, posso sedermi qui con voi per cena?”. Eravamo tre ragazzi quasi sconosciuti all’epoca, e ci ha chiesto di cenare insieme in modo completamente naturale. E’ un momento davvero difficile da dimenticare”.

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