Tifo e tennis, quando la vergogna prevale sullo sport

Solo stanotte e l'altra sera gli ultimi tristi episodio da parte del pubblico di Miami: nel match tra Federer, boati ad ogni punto dello svizzero, che siano vincenti o errori dell'avversario, passando per i vergognosi disturbi a Kyrgios della scorsa sera. Ed ecco che il confine da sport meno nobili va inesorabilmente assottigliandosi

PREMESSA – Il presente non vuole costituire un articolo atto a sminuire la favola di Roger Federer, tornato a quasi 36 anni a livelli altissimi. Si rifà, bensì, a quanto successo nel match contro Berdych e parzialmente con Kyrgios, e a quanto visto, e soprattutto udito, sugli spalti a partire dal secondo set. Cose che non hanno nulla a che vedere con la classe e la sportività dello svizzero.

“Silence, please”, le celebri parole che chiunque abbia visto anche uno spezzone di partita di tennis probabilmente conosce. Si parla di quei momenti precedenti all’inizio del punto in cui vige la regola del silenzio tra il pubblico, quando il giocatore si appresta a servire. Fin qui tutto normale, ma la tematica da affrontare oggi va oltre questa regola e si riferisce, ultima, ai fatti della partita delle scorse serate, quelle che hanno visto in campo Roger Federer prima contro Berdych e poi contro Kyrgios

I MATCH – Non certo una delle partite più memorabili dell’anno, in quanto a spettacolarità, ma può senz’altro dire la sua in quanto a mordente, tensione agonistica e stravolgimenti di fronte. Primo set dominato dall’elvetico, che molti si immaginavano poter bissare con relativa facilità nel secondo set. Così non è stato, merito anche di un Berdych che non si è sciolto sul più bello. Marginalmente alla partita l’aspetto maggiormente degno di nota è stato rappresentato dagli oltre 10mila sugli spalti del Tennis Center at Crandon Park di Key Biscane. Appena le cose hanno iniziato a prendere una brutta piega per Federer, non si sono fatti attendere i supporter dello svizzero, amato in tutto il mondo, comunque più del glaciale Berdych.

TIFO DA… CALCIO – Fin qui nulla di strano, verrebbe da dire. Già, se non fosse che oltre ai meritati applausi dopo un colpo vincente, un ace o un grande punto portato a casa, i boati arrivavano dopo ogni punto messo a referto da Federer, sia che si trattasse dei colpi poc’anzi citati, sia che fosse un maldestro doppio fallo dell’avversario o, peggio, un errore gratuito dello stesso. Il tutto facendo passare sotto insensato silenzio qualunque punto vinto dal ceco, e provocando nelle persone dotate di raziocinio un senso generale di sbigottimento. Per quanto riguarda il match di Kyrgios ancora peggio, se possibile: il pubblico durante la verifica del falco ha urlato a gran voce “out out out” e durante i due punti al servizio dell’australiano i disturbi sono stati alquanto palesi. Se contro Berdych si poteva pensare, stupidamente, a un episodio isolato ora si ha avuto la riconferma dell’inciviltà dei molti tifosi presenti sugli spalti.

Del tifoso medio già parlammo qualche tempo fa, ma qui sembra di essere a volte arrivati alla deriva: l’idolatria di Federer, che nell’era digitale sta vivendo una fama mai vista prima, sta sempre più aumentando, merito (aut, colpa) dei tanti web media che pur di cavalcare l’onda dedicano intere giornate editoriali allo svizzero. La leggenda rimane, non v’è dubbio, ma una maggiore misura in tutto ciò, evitando di mostrare lati antisportivi nel sostenere il più grande tennista dell’ultimo ventennio, di certo non guasterebbe.

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Il centrale di Miami

QUESTIONE DI APLOMB – A rafforzare questa tesi ci sono una buona parte di tifosi dello svizzero, che oltre ad esaltarsi, giustamente, dopo le sue vittorie, sanno quale è la misura, senza scadere nel fanatismo e nell’entusiasmo cieco, smodato. Il tifo pedissequo e antisportivo rimane uno dei mali da estirpare nel moderno tennis, affinché tale nobile sport non si uniformi a comportamenti che avvengono in altri ambiti sportivi (leggasi calcio, e ultimamente anche motori) e che puntualmente ci sentiamo di condannare. A conti fatti le cose non sembrano essere, infatti, troppo diverse, forse dal calcio ci si salva dalle dietrologie (ma neanche troppo, viste le utopiche accuse a cui spesso dobbiamo, inermi, assistere).

VIE DI FUGA – Un male destinato ad inghiottire inevitabilmente anche questo sport? Forse no, al momento del ritiro di Federer e Nadal, i due che si spartiscono la fetta più grande dei tifosi, o presunti tali, le cose forse rientreranno al loro posto, limitando gli atteggiamenti del pubblico, come quello di stanotte, a competizioni internazionali, Coppa Davis e Fed Cup, e nelle partite in cui in campo c’è il beniamino di casa, anche se in questi casi il fenomeno non è neanche più di tanto diffuso. E se deve essere questa la “soluzione finale”, ciò la dice lunga sui tempi in cui viviamo, dove ognuno farebbe bene a farsi un esame di coscienza e a cercare di misurare un po’ di più i propri comportamenti. In fondo ne va del bene di questo sport, che vinca Federer o no.

0 comments
  1. A parlare sono quelli che non tifano per il tennis. Che colpa può avere Fedeter. E capitato anche a lui a essere fischiato. E che vi sta sulle scatole che sia tornato più forte di tutti

    1. Non sappiamo se hai letto l’articolo, ci auguriamo di sì, ma ti facciamo notare che è stata inserita un’apposita premessa, per evitare fraintendimenti. Che il pubblico di Miami si sia schierato per Federer ci sta, ma nelle ultime due partite alcuni atteggiamenti e comportamenti hanno trasceso il buon gusto e la sportività che dovrebbero caratterizzare le partite di tennis. Che ci sia Kyrgios, Berdych, Nadal o chicchessia dall’altra parte del campo. Comportamenti tipici di altri sport, meno “nobili”, che francamente nel tennis non vorremmo mai vedere, in qualunque direzione di tifo avvengano. Spero che tu sia d’accordo con quanto detto, che in sostanza è il succo dell’articolo. Non è dunque un tentativo di ridimensionare Federer o offendere i suoi tifosi, ma che siano VERI tifosi e non come visto, in ultima istanza, in queste ultime partite.

  2. Ci sono stati episodi spiacevoli soprattutto su una palla chiamata out da uno spettatore su un rovescio di Federer e di conseguenza un errore di dritto dell’australiano. Però non credo che Federer abbia vinto per qualche episodio al di sopra delle righe. Federer ha vinto perché è il tennis è il più forte di tutti i tempi ed ha una motivazione unica. In più credo che per dovere di cronaca che nella partita contro Del Potro il pubblico era schierato contro Roger bisognerebbe dire altresì che anche quando gioca Nadal spesso succedono queste cose. Per concludere il pubblico tennistico sta cambiando ed è un peccato ma non succede solo a favore di Roger, vero è che lui essendo il tennis è il più amato.

    1. Non sappiamo se hai letto l’articolo, ci auguriamo di sì, ma ti facciamo notare che è stata inserita un’apposita premessa, per evitare fraintendimenti. Che il pubblico di Miami si sia schierato per Federer ci sta, ma nelle ultime due partite alcuni atteggiamenti e comportamenti hanno trasceso il buon gusto e la sportività che dovrebbero caratterizzare le partite di tennis. Che ci sia Kyrgios, Berdych, Nadal o chicchessia dall’altra parte del campo. Comportamenti tipici di altri sport, meno “nobili”, che francamente nel tennis non vorremmo mai vedere, in qualunque direzione di tifo avvengano. Spero che tu sia d’accordo con quanto detto, che in sostanza è il succo dell’articolo. Non è dunque un tentativo di ridimensionare Federer o offendere i suoi tifosi, ma che siano VERI tifosi e non come visto, in ultima istanza, in queste ultime partite.

    2. Concordo al 100% con ciò che avete scritto. Come si può notare sono un tifosissimo di Federer ma stanotte quando ho sentito uno spettatore urlare out e Kyrgios sbagliare il dritto mi è dispiaciuto. Sia nell’articolo che nel commento in risposta al mio si evince che il tuo o il vostro

    3. Non riusciranno a far diventare il tennis come il calcio anche se FEDERER ha una sua colpa è immortale, riesce ad eseguire dei colpi che un essere umano non riesce manco a pensarli e il pubblico lo vuol vedere all’infinito

  3. Nessun sportivo si può scegliere i tifosi purtroppo, non è colpa sua che qualche imbecile confonde lo stadio da calcio con il campo da tennis, detto questo ai tornei fa comodo questa gentaglia, fanno entrare cani e porci perche devono guadagnare e riempire i posti altrimenti chiudono battenti. Sarebbe preferibile meno tornei ma più qualità invece abbiamo il contrario

    1. Che il pubblico di Miami si sia schierato per Federer ci sta, ma nelle ultime due partite alcuni atteggiamenti e comportamenti hanno trasceso il buon gusto e la sportività che dovrebbero caratterizzare le partite di tennis. Che ci sia Kyrgios, Berdych, Nadal o chicchessia dall’altra parte del campo. Comportamenti tipici di altri sport, meno “nobili”, che francamente nel tennis non vorremmo mai vedere, in qualunque direzione di tifo avvengano. Non è dunque un tentativo di ridimensionare Federer o offendere i suoi tifosi, ma che siano VERI tifosi e non come visto, in ultima istanza, in queste ultime partite.

  4. Diciamo che purtroppo non si può scolarizzare il pubblico.. Già nel secondo set avevano disturbato una palla che poteva portare Roger al match point.. Se poi dovessimo parlare del Sud America, allora grazie e arrivederci..

  5. premetto che sono sostanzialmente d’accordo.sono anche convinto che sia linfa vitale per il tennis avere campioni che scaldano e scatenano entusiasmi difficili da controllare.se questo è lo scotto da pagare per allontanare dal tennis i pallettari soporiferi io sono disposto a pagarlo!!!!

  6. ricordo la stessa cosa successe a Roger durante una partita degli US. Open contro Agassi. il tifo contro di lui fu vergognoso ma lo stesso ebbe pazienza e non si lamentò. vinse ma quella fu una brutta giornata di “tifo”

  7. ma è successa la stessa identica cosa anche a federer, uguale. anche lui disturbato da uno spettatore che ha chiamato OUT. lui però ha avuto la freddezza e la bravura di vincere comunque il set. parlare dunque di disturbi per solo per Kyrgios è inesatto…

    1. Sono stati citati gli episodi a titolo d’esempio. Il discorso di fondo è più ampio e prescinde dalla direzione del tifo. Spero che riesca a coglierlo fino in fondo

    2. si, il ragionamento è chiaro, ma per completezza avrei aggiunto anche l’episodio a sfavore di federer, visto che è stato menzionato quello su kyrgios. C’erano degli spettatori maleducati che hanno infastidito entrambi durante scambi importanti. Riguardo il tifo è chiaro che se sfasci racchette, discuti spesso con gli arbitri e borbotti di continuo, non puoi “pretendere” di risultare simpatico…

  8. Questo fa parte dello sport,la gente si schiera e tifa chi più le piace,a differenza del calcio che si accoltellano fari del campo. …QUI LA GENTE ESCE IN SILENZIO COME È ENTRATA.e non è cosa da poco…QUESTO È TENNIS. …

    1. Un conto è tifare chi piace, un conto è risultare antisportivi nei confronti dell’avversario. Poi ognuno ha la sua concezione di sportività, ci mancherebbe, ma bisogna capire bene quale sia effettivamente il limite

    2. Io parlo sempre di tifo sportivo…ci mancherebbe..io non ero la,ma ho visto l’incontro. ..non mi sembrava che si accanissero verso il POVERO kyrgios..sicuramente erano schierati…comunque due FENOMENI. ..

  9. Uhm…sono d’accordo sulla poca sportività del pubblico, ma se dovessero entrare solo i silenziosi chiuderebbero bottega dopo pochissimo. Un direttore di torneo sarebbe disposto a rinunciare al pienone per far selezione? Fatemi sapere se lo trovate, escluso quello di Wimbledon ovviamente

    1. Non capisco il senso della domanda (alquanto retorica). Non è necessario che i tifosi siano silenziosi, penso basti che siano sportivi e rispettosi di entrambi i giocatori. Una cosa non esclude affatto l’altra

    2. Non sono necessari tifosi antisportivi per avere introiti. Quanto visto nel match contro Berdych, come in altre occasioni del passato, è qualcosa di vergognoso e che non da una bella immagine del tennis all’esterno. Poi bisogna sempre vedere lo standard a cui si è abituati.

    3. Non stiamo insinuando niente. Se per te quello che è accaduto è normale ne prendiamo tristemente atto, in quanto cozza con la nostra concezione dello sport. Assistere passivamente alla deriva del tifo non è esattamente la nostra volontà, ma a ragion veduta è ben poco quello che si può fare. Stigmatizzare il fenomeno e indurre una riflessione nella coscienza della gente è tutto ciò che è in nostro potere in qualità di mezzo d’informazione, poi tocca ai tifosi capire quale è la cosa giusta da fare

    1. Ci dispiace che non cogli il senso del discorso. Non è il fatto che sia successo con Federer, poteva accadere con Nadal, Djokovic o chiunque altro. Il punto è un altro, che prescinde dal tifo “normale” e come dicono le prime righe non è rivolto a sminuire Federer o i suoi tifosi normali, ma coloro che non hanno ben noti quali siano i valori dello sport

  10. Io ora seguo moltissimo il tennis ora e non trovo nessuna differenza con il tifo calcistico…..e lo dico da EX appassionato di calcio…sui social oramai sia che si parli di calcio o di tennis leggi solo insulti per quel o quell’altro giocatore/squadra

  11. La finale di NY 2015 andò nella stessa maniera; lì si trovò la scusa che tutti volevano Federer vincitore e che Djokovic, non essendo amato come lui, meritava quel trattamento. Tra l’altro “quel” Nole era molto più sereno e disteso di quello odierno e pur vincente dovette rimettersi ad un mesto discorso finale.
    Chissà che questo ulteriore episodio, avallato dai fischi della first lady Mirka (pessima figura), non faccia capire che questo non è tifo, ma un becero modo di seguire una partita di tennis, in pieno stile calcistico.

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