Molti sportivi e principalmente anche tennisti per migliorare le loro prestazionie per rimanere in vetta alle classifiche decidono di utilizzare sostanze dopanti o anche addirittura droghe ricreative. L’ITF però quest’anno vuole cambiare un pò le regole per rendere il tennis uno sport sempre più pulito e corretto. Il presidente Dave Haggerty chiede maggiore chiarezza riguardo i controlli e di spiegare subito il motivo per cui un giocatore è allontanato dal circuito per un determinato periodo di tempo.
Nuove Regole – Tempo fa la federazione proteggeva in qualche modo i tennisti scoperti positivi ai controlli antidoping ma allo stesso tempo essi dimostravano che si trattava di una distrazione da parte dell’atleta. Preso atto di ciò l’ITF diramava una communicazione dove l’atletica veniva dichiarato infortunato e dunque doveva stare lontano dal circuito per molto tempo, solo dopo la sentenza e la squalifica ufficiale l’atleta risultava pubblicamente positivo ai controlli antidoping e dunque sospeso. Da quest’anno la federazione ha deciso di utilizzare il pugno di ferro, adottando una maggiore trasparenza per difendere la reputazione di uno sport così elegante come il tennis.
Cilic e Lepchenko – Esempi più “recenti” di queste coperture sono quelle utilizzate ai danni della tennista americana, ma di origine uzbeka, Varvara Lepchenko e nel 2013 al croato Marin Cilic. La nativa di Tashkent è stata ferma per tutto il mese di Marzo e di Aprile a causa di un infortunio per poi ritornare di scena al Roland Garros, settimana scorsa però il preparatore atletico Anatoly Glebov ha dichiarato ad un giornale russo, che il motivo per cui l’americana è stata ferma riguarda problemi inerenti al Meldonium. La stessa tennista ha rifiutato di rispondere in conferenza stampa alle domande inerenti le dichiarazioni del russo. Anche Marin Cilic ha dato forfait al torneo di Wimbledon del 2013 a causa di un infortunio ma poi successivamente si venne a sapere che il tennista croato venne sospeso a causa di uno stimolante proibito.
Esempio più eclatante è quello di Andre Agassi, il quale nel lontano 1997 utilizzò cristalli di metanfetamina a causa della sua
dipendenza da questa droga. Per evitare una dura sanzione dalla federazione, decise di mentire alle autorità sportive raccontando che un
suo collaboratore gli aveva versato la sostanza in un cocktail. Meno importante è anche la squalifica temporanea di Maria Sharapova, russa, trovata positiva ad un controllo antidoping svolto durante gli ultimi Australian Open, la siberiana infatti durante l’anno ha dato forfait a molti tornei, giustificando la scelta con dei problemi fisici.
Di Lino Di Bonito