Doping: Simona Halep chiede di essere giudicata “Quanto tempo ancora ci vorrà?”

A distanza di oltre 6 mesi dalla sospensione in via cautelare, la campionessa rumena si appella alla Federazione Internazionale Tennis per la risoluzione del suo caso.

Simona Halep non gioca una partita nel circuito WTA dall’eliminazione al primo turno agli scorsi US Open, per mano dell’ucraina Darija Snihur. In tale occasione, la tennista rumena è risultata positiva al roxadustat, sostanza proibita in quanto stimola la produzione di eritroproteina (EPO) ed emoglobina. A seguito di tale controllo anti-doping, è stata sospesa in via cautelare da parte del ITF (International Tennis Federation) e da allora ha sempre professato la sua innocenza, chiedendo di essere giudicata da un tribunale indipendente.

A distanza di oltre 6 mesi dalla sospensione, l’ex numero 1 al mondo ha concesso una lunga intervista a Tennis Major per raccontare la sua versione della storia ed esprimere la sua frustrazione per la lentezza degli organi coinvolti nel procedimento. “Non ho mai preso sostanze proibite, sono una sostenitrice dello sport pulito e contro il doping. È stato una shock risultare positiva, non conoscevo questa sostanza o come fosse finita nelle mie urine”. La due volte campionessa slam ha così incaricato degli esperti che hanno trovato una possibile spiegazione per quanto è accaduto. “È stata una contaminazione da integratori ed è per questo motivo che la quantità nel mio corpo era bassa. Una contaminazione è quando qualcuno prende un integratore autorizzato, ma l’azienda che lo produce commettere un errore, aggiungendo una sostanza che non dovrebbe essere lì”.

Lo scorso Dicembre, Simona ha fornito queste evidenze all’ITIA (International Tennis Integrity Agency) che però le ha rigettate. L’unica possibilità per risolvere il caso a suo favore è andare in tribunale e presentare tutte le prove. Le prime udienze erano state programmate per il 28 Febbraio e 24 Marzo ma poi sono state posticipate al 28 Maggio. La situazione rimane difficile in quanto l’ITF ha fatto sapere alla tennista che l’udienza potrebbe essere nuovamente annullata. La classe 1991 ha rivolto pertanto un messaggio alla Federazione Internazionale Tennis: “Sono passati 7 mesi dalla sospensione, non sto chiedendo un trattamento speciale. Chiedo solamente di essere giudicata. Quanto tempo ancora ci vorrà?”.

A distanza di poche ora da questa dichiarazione è arrivata la risposta dai diretti interessati che ha passato la questione all’ITIA: “Non abbiamo avuto alcun coinvolgimento nella gestione di questo caso, poiché il programma anti-doping del tennis è gestito ed applicato dal ITIA per conto di ATP, WTA, ITF e Grand Slams”.

Halep ha concluso il suo pensiero cercando di guardare al futuro: “Alla mia età (31 anni), ogni giorno perso è irrecuperabile, poi ho paura degli infortuni. Credo comunque che se lavoro duramente sarò in grado di competere ai massimi livelli nuovamente”.

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