Stefano Napolitano: “Imparerò molto da questa sconfitta”

Parla il 22enne di Biella, battuto da Victor Troicki dopo aver sprecato due set-point nel primo parziale: "Il mio rammarico più grande è quello di aver giocato malissimo i primi punti del tie-break. Fantastico giocare al Pietrangeli".

Stefano Napolitano, biellese, classe ’95 e n. 181 del ranking, oggi, nel primo turno degli Internazionali Bnl d’Italia, ha dato filo da torcere al serbo Victor Troicki. Sul gremito Stadio Pietrangeli centinaia di persone gridavano il suo nome soprattutto quando, sul 6-5 del primo parziale, ha avuto due palle set, purtroppo annullate dall’avversario al servizio. Al tie-break Stefano ha commesso una serie di errori grossolani, perdendolo addirittura 7 a 1.

“MI DO LA SUFFICIENZA” – “Il rammarico più grande è stato aver giocato male nel tie-break – ha spiegato Napolitano in conferenza stampa – soprattutto i primi punti. Se li avessi giocati meglio, sicuramente avrei avuto chance.  Certo, lui al momento è un giocatore più forte e non mi dò tante colpe, perché non mi ha concesso nulla. Se dovessi darmi un voto, mi darei la sufficienza. Questa giornata rimane comunque positiva perché ho giocato per la prima volta sul Pietrangeli davanti a tanta gente che urlava il mio nome: non mi aspettavo un calore simile. È inevitabile emozionarsi, ma ho comunque cercato di dare tutto”. Un altro importante esordio lo aveva fatto l’amico Matteo Berrettini sul Campo Centrale, battuto nettamente dal connazionale Fabio Fognini: “Sì, lui è partito più rigido, ma è normale, e poi è stato più Fabio a ‘irrigidirlo’ con un tennis di altissimo livello”.

“VOGLIO GIOCARE TORNEI ATP” – Stefano è felice della sua esperienza a Roma e in futuro preferisce giocare altri appuntamenti importanti e non concentrarsi sui Challenger, come gran parte dei colleghi: “Nei Challenger quando si è in svantaggio si ha sempre qualche occasione per poter rientrare, ribaltare la partita. In questi contesti invece no: l’approccio mentale dei top-player come Troicki è molto superiore, e ciò lo si avverte. Bisogna restare concentrati su tutti i punti, tenere altissima la concentrazione. Per questo ho scelto di giocare a Roma e voglio misurarmi in altri eventi simili: solo così si può crescere e alzare l’asticella. Imparerò molto dalla sconfitta di oggi e voglio migliorare costantemente, superare i miei limiti.

“SIAMO UN BEL GRUPPO” – Il 22enne di Biella ha poi parlato del gruppo di giovanissimi azzurri, futuri eredi di Seppi, Fognini, Lorenzi e Bolelli. “C’è molto affiatamento fra di noi. Il tennis è uno sport individuale, certo, ma siamo un bel gruppo, possiamo crescere moltissimo. Certo, paragonati ad altre promesse come Zverev e Kyrgios, abbiamo meno esperienza soprattutto nei tornei Atp: loro hanno iniziato prima e quindi sono più esperti nell’affrontare i match più importanti. Penso che sia una differenza soprattutto mentale: a livello puramente di tennis non penso che ci sia molto divario”.  Napolitano ha parlato infine dei suoi hobby: “Il tennis non è tutta la mia vita. Studio lingue, leggo molto, ho tante piccole passioni. Mi piacciono molto i libri stile ‘Codice da Vinci’. E adoro cucinare.

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