Lo Shot-clock piace a (quasi) tutti i giocatori

Lo Shot-clock o Tennis-clock, è un'apparecchiatura che fa rispettare i secondi che separano un punto e un altro. Non tutti, però, sono favorevoli a questa nuova tecnologia.

Tennis-clock o Shot-clock (un’apparecchiatura che fa rispettare i secondi che devono separare un punto da un altro) ha fatto il suo debutto questa settimana nei circuiti ATP e WTA. Nel corso di questi giorni sono arrivate diverse dichiarazioni da tanti top players. Tra i tennisti, sono stati Andy Murray, Stan Wawrinka e Kei Nishikori a esprimere le loro considerazioni. L’inglese ha affermato che questa regola è ottima per il tennis: “E’ un cambio necessario per il nostro sport, mette l’arbitro ed il giocatore sulla stessa lunghezza d’onda sul conto alla rovescia, evitando problemi tra i due”. Anche “Stan the Man” ha dato un giudizio positivo a questa nuova apparecchiatura: “E’ fantastico. Io non ho sentito alcuna pressione. Si ha molto tempo ed è una cosa molto positiva, anche perchè il conteggio è visibile anche al giudice di sedia, evitando così errori banali”. Anche Kei Nishikori si è esposto, per lui la situazione non sarà molto semplice: “Per me, non sarà facile. Non avrò tempo per pensare su dove servire. Di conseguenza, non avrò molto tempo per pensare tra un punto ed un altro, con l’aggiunta del caldo sarà tutto un po’ più difficile”.

Anche dalle ragazze sono arrivate delle confessioni, non tutte positive. Ad esporsi sono state Andrea Petkovic e Sloane Stephens. Alla tedesca piace questa nuova opzione ma a ha dichiarato che a volte le mette troppa ansia: “Mi piace questa nuova tecnologia, velocizza il gioco. Nel mio primo match con questa nuova opzione ho dovuto accellerare il mio servizio, mi ha stressato un po’ prima dell’inizio della partita e durante l’incontro avevo sempre gli occhi puntati sul countdown. Mi sono rilassata solo quando sono andata in vantaggio nel punteggio. Nonostante i lati positivi, non voglio che ci sia anche in altri tornei dopo lo US Open” ha concluso la semifinalista di Parigi 2014. Per la vincitrice di New York, invece, questa nuova regola non è il massimo: “E’ una cosa un po’ bizzarra, bisogna riporre molta attenzione. Personalmente, se mi trovo 6-6 al terzo, non do attenzione a quanto tempo mi manca per sforare i 25 secondi”.

Anche i Next-Gen si sono esposti, sia Tiafoe che la Osaka sono abbastanza soddisfatti, soprattutto l’americano: “Finalmente il gioco verrà velocizzato, molti giocatori perdono tempo volontariamente” ha dichiarato il Next-Gen americano. La Osaka invece si è detta preoccupata del minuto che separa l’entrata in campo dal sorteggio: “Sinceramente mi mette maggiore ansia il minuto che separa l’entrata in campo dal sorteggio, a me piace ascoltare la musica mentre entro in campo, mi snerva doverla fermare a metà!”

In linea di massima, quasi tutti i giocatori sono contenti, sono pochi quelli a cui questa regola non va a genio. In alcuni casi anche a causa di un po’ di egoismo… A voi invece, piace questa nuova regola o la trovate bizzarra?

 

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