Us Open: Federer schiacciasassi, Lorenzi impegna Wawrinka ma capitola in tre set

Roger Federer annienta Dan Evans, lasciandogli appena cinque games, e stacca il pass per gli ottavi. Paolo Lorenzi esce a testa altissima contro un buon Wawrinka, che s’impone solo dopo tre ore di gioco.

Non avrebbero potuto sperare di meglio i tifosi di Roger Federer incollati alla tv, i quali hanno assistito ad una vittoria agevole ed anche molto rapida dello svizzero ai danni di Dan Evans, vittorioso nella giornata di ieri su Pouille e quindi più stanco del suo avversario in virtù del mancato giorno di riposo che invece è toccato allo svizzero, sceso in campo sull’Artur Ashe mercoledì. Diverso il discorso per i tifosi di Roger presenti sul campo centrale a New York, che con ogni probabilità avrebbero barattato un po’ più di fatica del loro idolo in cambio di qualche minuto in più di match in modo da ammirare Federer in azione più a lungo. Purtroppo per loro, Evans non è riuscito in alcun modo a dare fastidio al suo avversario e non ha potuto far altre che subire il gioco dell’elvetico, cercando di fare il suo meglio per limitare il passivo.

Appena cinque i games lasciati per strada da parte di un Federer da 10 aces e 48 vincenti complessivi, capace di convertire ben sette palle break pur perdendo il proprio servizio in un’occasione. Nei primi due parziali, il britannico ha quasi sempre concesso opportunità di break ad eccezione di un paio di games e Roger, senza farselo ripetere troppo, ha colto la palla al balzo rifilando un duplice 6-2 al suo avversario. Nella terza frazione di gioco, infine, la battuta ha completamente abbandonato Evans, che ha evitato il bagel breakkando lo svizzero, ma ha comunque ceduto di schianto subendo un perentorio 6-1. Agli ottavi, Federer troverà l’ostico Goffin, che quest’oggi si è sbarazzato di Carreno Busta, già sconfitto nel 2019 in finale ad Halle. [fncvideo id=118123 autoplay=false]

Non è uscito dall’impianto vittorioso, ma comunque non sono mancati gli scroscianti applausi da parte di tutto il Louis Armstrong per Paolo Lorenzi, che ha disputato un match incredibile contro Wawrinka, arrendendosi solo dopo tre set molto combattuti. L’orologio ha toccato le tre ore di gioco, ma Lorenzi, sino all’ultimo minuto in campo, ha dato l’impressione di correre e sprintare come all’inizio del match, anzi come all’inizio della carriera, con la voglia e la brillantezza di un ragazzino, coadiuvata da un’intelligenza notevole maturata nel corso del tempo. Signori, inchiniamoci a Paolo Lorenzi, che quest’oggi ha dato l’ennesima dimostrazione di classe. Nonostante la sconfitta, oggettivamente meritata per via della superiorità, non così schiacciante, da parte di Wawrinka, l’azzurro ha costretto agli straordinari un avversario che lo precede di circa cento posizioni nel ranking ed è assolutamente più abituato a certi palcoscenici.

Nel primo set, cinque palle break mancate nel nono game, che lo avrebbero portato a servire per chiudere, e la battuta persa nel gioco seguente hanno condannato il giocatore senese, il quale ha subito il 6-4 e si è trovato costretto a rincorrere. Nel secondo parziale, invece, l’equilibrio ha regnato sovrano ed una sola palla break offerta in dodici giochi non è stata ovviamente sufficiente per evitare il tie-break. Malgrado il punteggio finale di 11-9 possa trarre in inganno, Lorenzi ha avuto a disposizione appena un set point, mentre è stato il suo avversario a non trovare la via per chiudere i giochi, spuntandola addirittura alla sesta palla set. Infine, nella terza frazione di gioco un pessimo nono game da parte dell’italiano ha consentito a Wawrinka di andare a servire per l’incontro, ma in successione un doppio fallo, una straordinaria risposta vincente di Lorenzi ed una fortunata stecca di dritto hanno rimesso tutto in discussione, tanto da chiamare in causa nuovamente il tie-break. Nonostante qualche errore evitabile di Paolo, la differenza sostanziale l’ha fatta il servizio dello svizzero, che lo ha clamorosamente sostenuto a suon di aces e servizi vincenti e gli ha permesso di approdare al quarto turno, dove attenderà il vincente del match tra Djokovic e Kudla. 

Nei restanti incontri di giornata, David Goffin supera Carreno Busta in tre set estremamente combattuti, andando a sfiorare le tre ore e un quarto di gioco. Il vero upset che scuote Flushing Meadows, però, porta la firma di Alex De Minaur, che mette a referto una stoica prestazione che gli permette di estromettere la settima forza del seeding, Kei Nishikori, in quattro set. Grande vittoria per l’australiano e grande chance per lui di arrivare ai quarti, distanti appena tre parziali contro Dimitrov o Majchrzak.

[3] R. Federer b. D. Evans 62 62 61

[23] S. Wawrinka b. P. Lorenzi 64 76(9) 76(4)

[15] D. Goffin b. P. Carreno Busta 76(5) 76(9) 75

A. De Minaur b. [7] K. Nishikori 62 64 26 63

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