Kiki Mladenovic: “Nessuna supplica a Caroline Garcia. Se intende tornare in Fed Cup, la porta è aperta”

In una intervista concessa a L'Equipe, Kiki Mladenovic ha spaziato a 360 gradi, ma la parte più interessante delle dichiarazioni è quella riservata a Caroline Garcia.

Kiki Mladenovic in una intervista concessa a L’Equipe ha parlato a braccio di più argomenti: la preparazione con Janko Tsiparevic nel ruolo di consulente, i propositi di stabilizzarsi in top 10 e scalare la classifica nella prossima stagione, il doppio con Timea Babos e il lungo periodo “no”. Il discorso si fa decisamente interessante quando l’argomento scivola sul rapporto con Caroline Garcia: una collaborazione in doppio, culminata con la vittoria del Roland Garros 2016, andata in frantumi. Una amicizia distrutta e degenerata in una sequela di attacchi personali attraverso i media e i social network.

LE DICHIARAZIONI DI KIKI MLADENOVIC – “Non ho intenzione di dire che se arriverà lei non giocherò io. Sono una professionista e del resto si è trattato di una sua scelta. Non ho problemi con Caroline, ma tutti abbiamo il nostro orgoglio e non le correremo dietro. Non spetta a noi supplicarla affinché rientri. Se Caroline intende tornare in Fed Cup, la porta è aperta. Non esistono condizioni, se non la regola del Capitano Yannick Noah: siamo tutte uguali e dunque dobbiamo assicurare disponibilità totale. E’ sufficiente essere oneste. Si o no”. Tutto è cambiato dalla giornata del 29 novembre 2016 (la cronistoria delle dichiarazioni al vetriolo all’indirizzo di Caroline Garcia è riassunta nel paragrafo successivo), data che di fatto ha segnato le sorti di una squadra che seppure uscita con le ossa rotte dalla finale contro la Repubblica Ceca, avrebbe avuto una immediata occasione di riscatto. E men che meno Kiki Mladenovic si sarebbe aspettata di dover guardare dal basso l’aeroplanino di Caroline Garcia che non è semplicemente decollato: ha fatto scalo a Wuhan, per ripartire verso Pechino e, imbarcati i titoli, è volato fino alle semifinali delle Wta Finals di Singapore e all’ottava posizione mondiale. Il titolo di San Pietroburgo, la semifinale a Indian Wells, le finali di Stoccarda e Madrid, hanno scandito la prima parte del 2017 della Mladenovic. Nello stesso periodo, Caroline Garcia, additata come traditrice della patria dalle compagne di Fed Cup, stentava e rivestiva un ruolo di secondo piano nel cuore dei francesi, che in Kiki avevano riposto grandi aspettative. A lei, la nuova condottiera del tennis transalpino, domandavano quello che per ultima è riuscito a Marion Bartoli: un titolo Slam. Invece a Parigi, in quella sorta di sfida nella sfida, sia Kristina che Caroline si fermeranno ai quarti di finale. Il resto è noto: Kiki ha chiuso la stagione con un malanno al ginocchio e 12 sconfitte consecutive. Mentre Caroline Garcia è arrivata allo sprint finale in forma strepitosa e con quella solidità mentale che le era sempre mancata. I tifosi transalpini hanno rievocato i vecchi fasti proprio attraverso gli exploit di Fly Caro e la vorrebbero anche in nazionale. A prescindere dalla tiepida apertura di Kiki Mladenovic, il ruolo di mediatore e collante per ricompattare un gruppo spaccato appartiene a Yannick Noha. Per il momento Caroline Garcia non sarebbe intenzionata a trattare l’argomento Fed Cup.

DALL’AMICIZIA ALLA GUERRA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI – Il 29 novembre 2016, Caroline Garcia comunica la propria indisponibilità in prospettiva Fed Cup per il 2017. Probabilmente avranno influito la delusione per la finale persa contro la Repubblica Ceca e le dimissioni di Amélie Mauresmo, ma la motivazione ufficiale è la volontà di dedicarsi completamente alla carriera e ai tornei. Il 12 Febbraio 2017, dopo la pesante sconfitta rimediata dalle “Bleuses” di Yannick Noah nel confronto con la Svizzera, Kiki Mladenovic attacca pesantemente la sua ex amica: “Prefersisco le persone disposte a morire sul campo. Meglio una sconfitta con una squadra composta da chi ha dei valori, piuttosto che da egoiste”. Successivamente la Mladenovic ha corretto il tiro affermando che quelle dichiarazioni non erano rivolte a Caroline Garcia, bensì a Oceane Dodin. La frittata era comunque fatta e il 6 marzo la Garcia ufficializza la fine del sodalizio in doppio con Kiki Mladenovic. Il 10 aprile, l’episodio più imbarazzante e di cattivo gusto: Caroline Garcia scrive in un comunicato che a causa di un infortunio alla schiena sarebbe stata costretta a fermarsi fino al torneo di Rabat o Madrid. Il malanno venne confermato, ma meno di un’ora dopo l’annuncio di Caroline Garcia, Kiki Mladenovic, Alizé Cornet, Pauline Parmentier inviarono contemporaneamente un tweet sarcastico con scritto “LOL”.

Tweet Mladenovic

Il motivo? Le tre tenniste hanno interpretato i dolori alla schiena di Caroline Garcia come un pretesto per non accettare la convocazione in Fed Cup in vista dell’imminente impegno contro la Spagna. Passano cinque giorni e Caroline Garcia, in piena crisi, dichiara apertamente di attraversare il momento più difficile e triste della carriera. “Non credono al mio infortunio ed è un loro diritto. Ma io sento che nessuno più si fida di me e certe dichiarazioni, quanto la reazione del lol collettivo su twitter lasciano il segno”.

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