Atp Parigi Bercy: un Dimitrov stellare surclassa Thiem, Garin passa al fotofinish

La cronaca dei primi due ottavi di finale dell'ultimo Masters 1000 di stagione, in scena a Parigi-Bercy. Garin è costretto ad annullare tre match point prima di completare la rimonta su Chardy. Dimitrov in versione deluxe demolisce invece il campione dell'Atp di Vienna.

Si sono appena conclusi i primi due ottavi di finale dell’Atp Masters 1000 di Parigi Bercy. Nel primo match di giornata, Cristian Garin ha raggiunto il primo quarto di finale di categoria in carriera battendo con lo score di 6-7(4) 6-4 7-6(6) uno Jeremy Chardy a cui è mancato il killer instinct su uno dei tre match point avuti. Sul Centrale, poi, il pubblico ha avuto l’onore di assistere allo show di Grigor Dimitrov, autore di una delle miglior partite in carriera. La vittima è Dominic Thiem, impotente contro una versione così del bulgaro (vittoria per 6-3 6-2), ma anche probabilmente scarico dopo le fatiche di Vienna e della partita di ieri contro Milos Raonic.

GARIN b. CHARDY 6-7(4) 6-4 7-6(6) – Al primo turno di battuta, Chardy cerca subito di variare molto, per togliere ritmo all’avversario. Ma Garin muove meglio la palla, accelera con convinzione e prende campo. Così, dopo aver subito un drop shot, il numero 65 del mondo cede alla pressione, e con un doppio fallo perde immediatamente il servizio. Alle prime problematiche risponde bene invece il cileno, che conferma il break uscendo da un pericoloso 30-30 grazie al miglioratissimo servizio. In realtà, tutto si vanifica dopo il cambio campo sul 3-0, quando Chardy infila un parziale di 8-0 recuperando il break con tre errori grossolani di Garin e un sontuoso lob. Tutto è più facile per il francese se alla battuta trova precisione, perché anche con una seconda lavorata riesce a forzare l’errore dell’avversario. Data la velocità del campo, entrambi non mancano di coraggio alla prima occasione, cercando la via della rete dietro uno o più colpi profondi. Dal piatto corde del campione juniores del Roland Garros 2013 la palla esce benissimo, ma Chardy tiene botta con il rendimento del servizio. È così necessario un tie-break alla fine del primo parziale. Dal 4-4 del game decisivo, tuttavia, Garin rovina tutto quanto di buono mostrato nei primi 50 minuti, commettendo i tre errori fatali che mandano il tennista di casa avanti di un set. Meriti del tennista residente a Londra soprattutto sul primo, causato da un pesante dritto a sventaglio per il minibreak decisivo. Con percentuali di realizzazione sulla prima vicine all’80 per entrambi, incidere nei turni di risposta diventa un’impresa. Nel quinto gioco del secondo set però il passaggio a vuoto di Chardy cambia tutto. Con tre gratuiti e un errore forzato, il 32enne lascia a Garin un prezioso break, consolidato poco dopo sul 4-2. Basta questo a portare la partita al terzo e decisivo set. Garin chiude infatti 6-4 un super parziale al servizio, passando dal 29% del primo set al 57% con la seconda e perdendo solamente due punti su 18 con la prima. Come per Chardy in precedenza, il primo a perdere lucidità e distanze dalla palla, dopo il set vinto, è il sudamericano. Arrivato però per due volte a palla break, il francese subisce il ritorno dell’avversario, che freddissimo sale sul 2-2. Serve alla grande il numero 42 Atp, spesso da destra al centro, più vario invece da sinistra. Tatticamente la partita si fa sempre più scarna man mano che calano le energie. Chardy abbandona la strada delle variazioni e il match, pur seguendo i binari del servizio, si decide da fondo campo. Autore già della rimonta su Daniil Medvedev, il più stanco in campo sembra proprio il tennista di Pau. Garin lo sa e tenta il tutto per tutto sul 5-5, issandosi sullo 0-40 con una volée e due risposte vincenti. L’attitudine giusta però viene a mancare proprio nell’istante di concretizzare, con Chardy che ritrova la prima di servizio e va sul 6-5 dopo quattro palle break annullate. Successivamente, il 23enne campione a Monaco di Baviera porta la partita al giustissimo tie-break conclusivo. Un tie-break che nel suo andamento è simbolo non solo dell’equilibrio di più di due ore, ma anche dell’incostanza dei due protagonisti. Dopo un iniziale scambio di minibreak, Chardy sembra aver chiuso la contesa con due errori dell’avversario e tre ace consecutivi a lanciarlo sul 6-3. Come a Houston, ad inizio stagione, la battuta abbandona però l’atleta nato sui Pirenei e nel momento clou Garin non si fa pregare, chiudendo i conti dopo tre match point annullati (a Houston furono cinque), 8-6 al tie-break decisivo. Dopo due titoli Atp in stagione, per Cristian Garin arriva così anche il primo quarto di finale in un Masters 1000, a premiare oggi la grande solidità mentale dopo ogni chance non sfruttata.

Paris (France), 30/10/2019.- Cristian Garin of Chile in action against John Isner of the USA during their match at the Rolex Paris Masters tennis tournament in Paris, France, 30 October 2019. (Tenis, Francia, Estados Unidos) EFE/EPA/YOAN VALAT

DIMITROV b. [5] THIEM 6-3 6-2 -Interlocutori i primi tre giochi, terminati con zero punti per il giocatore in risposta. Avanti 2-1, Dimitrov riesce subito a staccare l’avversario, molto meno brillante e concentrato. Il bulgaro è veloce, toglie il tempo all’avversario e cerca di abbreviare lo scambio. Per Thiem, la differenza col match di ieri sta soprattutto nelle grandi capacità difensive del numero 27 del mondo. L’austriaco non sente bene il rovescio in avvio, e spesso colpisce l’incrociato, non impedendo però a Dimitrov di colpire il dritto anomalo in maniera decisiva. Il semifinalista dell’ultimo Us Open domina al servizio, e con la fiducia nei propri colpi si sente ovviamente in grado di giocare in tutte le zone del campo senza grossi limiti. La qualità poi, non manca neanche col rovescio oggi a Dimitrov. L’ampio divario sul lato fisico, poi, è clamorosamente evidenziato dalla propensione offensiva dell’ex campione alle Atp Finals. In appena 31 minuti, il 28enne di Haskovo incamera così il primo parziale per 6 giochi a 3, realizzando il 94% di punti giocati con la prima in campo. Le speranze di Thiem sono risposte tutte nella possibilità di aprirsi il campo col servizio, ma gli errori sono troppi oggi, contro un avversario che si muove divinamente. Straripante Dimitrov, che col dritto produce highlights su highlights giocando con incredibile profondità. Thiem non ha delle armi vere e proprie e azzarda diverse volte, con sorti piuttosto disastrose, il serve and volley: con due errori di questo genere consegna altrettanti break a Dimitrov nel secondo set. Dopo più di un anno, il bulgaro torna nei quarti di finale di un Masters 1000 liquidando un impotente Dominic Thiem per 6-3 6-2.

Dimitrov Parigi indoor 2019
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