Buon compleanno Jannik Sinner!

Compie oggi diciotto anni Jannik Sinner, rivelazione azzurra di questo 2019. Il talento altoatesino sarà il futuro del tennis italiano?
Sinner

Novantanove anni fa nasceva Charles Bukowski, uno che alla domanda se odiasse o meno le persone rispondeva: “Non le odio, mi sento solo meglio quando non mi stanno intorno.” Sempre nel 16º giorno dell’ottavo mese dell’anno, esattamente diciotto primavere fa, nella piccola San Candido veniva al mondo Jannik Sinner, un altro che non ama le luci dei riflettori e che preferisce circondarsi di poche – ma buone – persone che riescano a sposarsi al meglio con il suo carattere introverso.

Come, di fatto, quasi ogni bambino che nasca a Bolzano o nei dintorni, Jannik viene indirizzato sin da piccolo verso gli sport “invernali”, che coinvolgono sci e neve. A lui però queste discipline non piacciono – “Ogni volta che guardavo fuori dal cancelletto, a vedere quelle pendenze avevo paura” – al contrario del tennis, dove si trova subito a suo agio e che lo porta, su consiglio di Seppi, a trasferirsi a Bordighera nell’accademia di Piatti.

Andreas Seppi, uno dei suoi idoli, ed inevitabilmente uno dei suoi riferimenti, tanto da assumere un atteggiamento in campo molto simile a quello del tennista di Caldaro, caratterizzato da una calma glaciale e da una notevole intelligenza tattica. Non ce ne voglia Andreas, ma il giovane Sinner sembra essere persino più talentuoso ed i risultati ottenuti in tenera età non fanno altro che confermarlo. Diversamente dai suoi coetanei, il pustorese sceglie di non giocare i tornei Junior, ma di lavorare duramente sul suo tennis, senza ovviamente trascurare la parte fisica e la parte tattica.

Jannik Sinner

La prima occasione per lui si presenta a febbraio, nel Challenger di Bergamo dove, per usare un eufemismo, Jannik non si lascia scappare l’occasione. Nel main draw grazie ad una wild card, Sinner fa percorso netto e vince il torneo sotto gli occhi attoniti del pubblico bergamasco che lo guarda da vicino, ma anche del pubblico mondiale che lo guarda davanti ad uno schermo. La vittoria in Lombardia è solamente il primo step di un 2019 fantastico, che lo vede nell’ordine vincere il primo incontro in un tabellone Atp, a Budapest, vincere il primo match in un 1000, a Roma contro Steve Johnson, ed infine – almeno finora – aggiudicarsi il secondo Challenger in carriera, sempre sul cemento, ma oltreoceano, a Lexington.

Un ragazzo pacato e taciturno, con la cultura del lavoro trasmessagli dalla famiglia, tanto che, come ha rivelato il suo coach Riccardo Piatti, ha investito i primi guadagni in un’incordatrice, proprio per incordarsi le racchette da solo. Ma non è tutto. La stagione in corso del tennista altoatesino è stata caratterizzata da numeri che non hanno nulla da invidiare a quelli degli attuali campioni quando erano Under – Djokovic e Auger-Aliassime giusto per citarne alcuni – e dalla benedizione di un certo Roger Federer, con il quale ha avuto il privilegio di allenarsi nella Capitale durante gli Internazionali d’Italia: “È un ragazzo serio e gentile, penso che dovremmo aspettarci grandi cose”. 

Attualmente Jannik si trova negli Stati Uniti in attesa di giocare le qualificazioni per gli Us Open, nella speranza di festeggiare al meglio questo diciottesimo compleanno. Non possiamo più parlare del “piccolo grande” Sinner, visto che ora anche la carta d’identità dice che è diventato grande – nonostante sul campo già si comportasse da veterano -, ma del futuro del tennis italiano ancora sì. Insieme ai vari Musetti e Zeppieri, infatti, Jannik rappresenta una delle maggiori speranze per il futuro tricolore di questo sport. L’augurio è che il 16 agosto possa diventare un giorno importante per il tennis mondiale, come lo è il recente 8 agosto – che ha visto nascere il presente (Roger Federer) ed il futuro (Felix Auger-Aliassime) – ma forse stiamo correndo troppo. Riportando le parole del saggio Riccardo Piatti: “Classifica e risultati per ora non interessano. Il ragazzo deve nutrirsi di esperienze e non di punti”.

In bocca al lupo, dunque, a Jannik per le qualificazioni a Flushing Meadows e ancora tanti auguri di buon compleanno; anzi, per farlo entrare ancora di più nel clima della Grande Mela: happy birthday Jannik!

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