Non c’è pace per gli US Open. L’edizione 2020 – che al momento resta conferma – è sempre più in bilico a causa della pandemia di coronavirus che ha messo in stand-by l’intero mondo del tennis che, on ogni caso, prova con tutte le sue forze a ripartire. Ad alimentare i dubbi anche le recenti dichiarazioni di Roger Federer.
In America la situazione contagi resta preoccupante e le ultime cancellazione di alcuni tornei ITF non possono che aumentare le preoccupazioni per lo Slam di New York. Ad “aggravare” la situazione anche il fitto calendario e la quarantena obbligatoria prevista per i tennisti che voleranno in America al rientro in Europa.
Il primo ad instillare i dubbi sulla possibilità di disputa o meno degli US Open era stato Patrick Mouratoglou, il coach di Serena Williams, attualmente alla prese con il suo nuovo format The Ultimate Tennis Showdown.
Parlando all’emittente svizzera RFS, Roger Federer ha alimentato le incertezze sullo slam newyorkese: “Ho parlato con gli organizzatori e ancora non è stata presa una decisione. C’è molta incertezza specialmente per quel che riguarda i viaggi e la relativa quarantena. In ogni caso verrano sciolti i dubbi tra il 15 e il 30 luglio“.
In questa situazione l’USTA sembra sempre più con le spalle al muro. Il tempo stringe e le preoccupazioni continuano ad aumentare.