Il Roland Garros come gli altri Slam: lo Chatrier avrà finalmente il tetto

Il Roland Garros si rinnova. In arrivo il tetto sullo Chatrier e l'illuminazione.

Dopo una lunga attesa, finalmente anche il Roland Garros si trasforma da “antico” a “moderno” e, dal 2020, disporrà del tetto sul campo centrale come gli altri tre slam. L’Australian Open è dotato di tetto da quando nel 1988 si trasferì a Melbourne; Wimbledon invece se ne dotò nel 2009 mentre lo Us Open solo nel 2016. Ovviamente stiamo parlando dei rispettivi campi centrali, dove solitamente giocano i big. Per quanto riguarda gli altri campi, il problema pioggia persisterà ancora. La differenza sostanziale, però, è che il tetto permette la regolare conclusione del torneo, cosa che in questi anni non sempre si è verificata. Negli ultimi giorni, infatti, quasi tutti i match si giocano sui campi principali e, grazie al tetto, non c’è il rischio che i tempi possano allungarsi irrimediabilmente.

Proprio l’anno scorso a Parigi le semifinali furono caratterizzate dalle condizioni climatiche. Federer-Nadal si giocò in mezzo ad una burrasca che ne compromise lo spettacolo, mentre il match successivo tra Thiem e Djokovic fu interrotto sul set pari. Riprese il giorno dopo e fu vinto da Thiem 7-5 al quinto, dopo quasi tre ore di gioco. Non si può dire che sfiancarsi così a lungo sia il modo ideale per prepararsi alla vigilia di quella che probabilmente è una delle imprese più ardua nello sport moderno: battere Nadal sul centrale del Roland Garros. Difatti la finale finì 6-3 5-7 6-1 6-1 con un Thiem parecchio sulle ginocchia negli ultimi due set.

I protagonisti delle ultime due finali del Roland Garros

Peggio ancora fu l’edizione del 2016, flagellata dal maltempo e addirittura con un giorno senza tennis. Le semifinali (Djokovic-Thiem e Murray-Wawrinka) furono giocate in contemporanea per evitare di danneggiare qualcuno in caso di pioggia. Anche nel 2015 la seconda semifinale tra Murray e Djokovic subì uno stop a metà quarto set. Il giorno dopo vinse Djokovic al quinto, giocando poco più di un’ora. Chissà che anche quello sforzo mentale e il non aver avuto a disposizione ventiquattro ore di riposo non possa aver influito nella sconfitta del giorno dopo in finale con Wawrinka.

Niente di tutto questo accadrà più. Verranno quindi apportate alcune importanti modifiche alla programmazione: tutti i quarti di finale si giocheranno sul campo centrale con una sessione che partirà alle 12 ed una non prima delle 17. Anche le semifinali inizieranno più tardi con la seconda prevista alle 17:30. Inoltre anche altri tre campi avranno l’illuminazione e non dovranno subire fastidiose interruzioni per oscurità. Un Roland Garros che non si fermerà più per pioggia e che non rovinerà le fasi finali del torneo. Una buona notizia per tutti.

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