Serena Williams: “Alla gente sembro cattiva, forse perché sono nera? Tornerò agli Australian Open”

La 23 volte vincitrice Slam si sfoga in un'intervista a 'Vogue': "Tutte le colleghe dicono che sono affabile, eppure Maria Sharapova, che non parla mai con nessuno, viene percepita come una persona più gentile". Sul suo rientro: "Giocherò a Melbourne tre mesi dopo il parto".

In questo periodo il tennis è orfano di alcuni dei suoi più grandi campioni. Eppure, la tennista più vincente di tutti sta già programmando il suo ritorno. L’ex n. 1 del mondo e vincitrice di 23 prove Slam, che tra circa due mesi darà alla luce il suo primo bambino, ha rilasciato una lunga e bellissima intervista a Vogue, dove spiega i suoi programmi futuri.

Serena ha affermato innanzitutto di voler a tutti i costi giocare gli Australian Open 2018: “So che è un obiettivo esagerato, ma voglio farcela. Lo so che sarà a soli tre mesi di distanza dal parto, ma non mi tiro certo indietro, anche se sarà molto dura“. L’americana spiega il motivo della sua voglia di tornare il prima possibile nel circuito Wta e della sua visione del tennis: “In questo gioco devi andare veloce. Se si perde più volte, allora si è finiti, specie quando non hai più 20 anni. Insomma, sono intenzionata a non vincere meno di prima: come dire, o vinco o non gioco”.

Serena ha poi parlato dei giudizi negativi della gente di cui si sente vittima per il colore della sua pelle. Nel suo discorso, non ha perso l’occasione per lanciare una frecciatina a Maria Sharapova, che nel suo libro Unstoppable: my life so far (in uscita il 12 settembre), racconta con poca eleganza che la statunitense una volta l’avrebbe apostrofata fucking bitch. “Sento che la gente crede che sia cattiva“, ha detto. “Molto dura, arrabbiata, cattiva, insomma. Eppure, tutte le altre tenniste con cui chiacchiero nello spogliatoio ti risponderebbero che sono una persona simpatica e cordiale. Invece, Maria Sharapova, che non parla mai con nessuno, viene percepita dalla gente come una persona più educata e gentile. Perché? Forse perché sono nera e allora sembro cattiva? Questa è la società in cui viviamo. Questa è la vita. Dicono che gli afroamericani sono costretti a essere buoni il doppio rispetto ai bianchi, specialmente le donne. Bene, se è così, per me va benissimo esserlo”.

Serena Williams
Serena Williams
Serena, che vincendo gli Australian Open 2017, ha superato i 22 Slam di Steffi Graf, ha poi risposto alle critiche di chi la considera il simbolo del nuovo tennis potente e talvolta monocorde, così lontano dal gioco tecnico e ricco di variazioni di qualche decennio fa. “In generale, non solo parlando di me, le donne pensano che l’energia e la potenza non siano cose positive. Invecchiando, ho cambiato il mio giudizio: l’energia è bellezza [“Power is beauty”]. La forza è bellezza. Così ora quando mi trovo a giocare una partita di tennis, io voglio che la gente pensi che sia potente. E voglio anche che le persone siano sbalordite dal mio modo di giocare. Mi piace che la gente si aspetta qualcosa da me e poi si trova davanti qualcosa di diverso”.
Serena ha poi parlato della sua disponibilità a farsi fotografare, rispondendo indirettamente alle accuse di John McEnroe, che aveva criticato la sua scelta di comparire senza veli e incinta nella copertina di luglio di Vanity Fair.Adoro essere nera e comparire sulle copertine è qualcosa di molto importante per me. Questo perché cerco sempre di essere una fonte di ispirazione per le ragazze nere là fuori: il successo di una donna dovrebbe sempre ispirare altre donne. Non sono una modella, né la ragazza della porta accanto. Ma non mi nascondo. Perché in verità, somiglio davvero a un sacco di donne là fuori. Le donne americane sono tante e diverse e per me è fondamentale parlare a tutte loro e dare loro coraggio e conforto quando ne hanno bisogno, soprattutto oggi”. Infine aggiunge: “Non voglio parlare di politica, ma credo che in questo periodo le persone in generale siano molto preoccupate…”.
Serena Williams incinta sulla copertina di "Vanity Fair".
Serena Williams incinta sulla copertina di “Vanity Fair”.
0 comments
    1. Scrivi a serena. Sicuramente le importerà tantissimo della tua opinione su come e quando dovrebbe fare la madre.
      Ah poi però scrivi la stessa cosa anche a federer, Djokovic, Murray etc

    2. Mi meraviglio che qualcuno ancora non abbia tirato un ballo il fatto che lei, coi soldi che ha ai voglia di quante tate o baby sitter potrà permettersi e via dicendo u_u in teoria per chi fa sport ed un generale per le donne… stare troppo tempo ferme senza gareggiare e deleterio. … vedere appunto una Sharapova xhe sebbene abbia continuato ad allenarsi nonostante la sua squalifica. .. oggi paga a suon di infortuni il non aver disputato tornei per un bel po. .. ecco perché a mio avviso Serena fa bene a tornare subito a giocsre dopo aver avuto il bambino. .. ne ha piena facoltà se se la sente perché no.. cordialmente

    3. quando nella tua vita non hai fatto altro che allenarti e gareggiare… sopratutto viaggiare per il mondo .. non è facile poi di colpo condurre una vita per così dire “normale” … il fatto che guadagnino tanto serve a noi comuni mortali come una scusa o in questo caso un’accusa…. della serie : hanno tutto e non si accontentano -_- ma saranno cavolini loro no? ricordo una vecchia intervista della Schiavone dove disse che lei anche la domenica che per loro è l’unico giorno off cioè libero da impegni sportivi , anche in quella giornata lei si allenava .. fosse anche solo fare una corsa nel parco rubano della sua città – lei doveva fare attività fisica … questo per far capire che sono instancabili e mai nessuno potrà allontanarli da cio che è la loro passione o lavoro che sia… sono fatti così… che poi anche la Azarenka è subito tornata a gareggiare ma nessuno le ha mosso critica sarà mica esentata? eh se decidesse di farlo non so una Na Li ? perchè no ne avrebbe pieno diritto anche lei!

    4. Maria, sono d’accordo quasi su tutto ciò che scrivi. Personalmente (l’ho scritto in un altro post) ho avuto modo di vedere il comportamento del “gruppo Williams” nello stesso albergo dove ero ospite per lavoro e ti assicuro che nessuno, dei presenti in quella sede, scriverebbe cose tanto carine sul comportamento e soprattutto la timidezza di Serena. Tuttavia ascoltiamo chi stravede per le Williams ed è giusto accettare anche pareri discordi. Un rispettoso saluto.

    5. Li Na è diventata mamma e si è giustamente ritirata. Carlotta Casali sappiamo che il ruolo delle mamme è fondamentale soprattutto nei primi anni di vita , senza sminuire i papà ovviamente. Tanti anche il piccolo Williams sarà cresciuto dalla baby sitter. Io ho espresso un parere, perché mi definisci ridicola? Credo che il tennis femminile possa anche fare a meno delle sorelle Williams. Hanno dominato per venti anni , ma i soldi e il potere non bastano mai.

  1. Però ha ragione. .. son sempre state viste lei è la sorella come personaggi ostili – reticenti – e maleducate un campo soprattutto lei Serena… in realtà era solo il loro modo di proteggersi e di tutelarsi. .. nel momento in cui però han capito che potevano lasciarsi andare… lhanno fatto ed ora son più aperte e disponibili… son più attive nel circuito. .. cosa che non fa e non vuol fare una certa Russa…. a meno che noh si tratti dei colleghi maschi o di grandi celebrità del tennis a quel punto chissà come la Maria si apre al mondo. … ma per favore… preferirò sempre mille volte una Williams a lei u_u

    1. non mi riferivo al razzismo.. quando si è talmente famosi come una Serena o un Federer, ma potrei citarne di campioni riferendomi anche ad altri sport… dicevo quando sei il num. 1 il migliore… sei in qualche modo esposto a maggiori critiche – attacchi o invidie all’interno del circuito… quindi il mio tutelarsi si riferiva a questo… o ti proteggi da solo o vieni protetto dalla tua famiglia o staff tecnico… poi col tempo e con la giusta maturità si comprendono meglio tante cose.. la gente impara a conoscerli e loro ad aprirsi di piu col mondo esterno… questo intendevo…

  2. Per poter percepire la differenza tra la cattiveria agonistica e la cattiveria comportamentale limitandosi al ambito di un match di tennis bisogna saper vedere un po’ più in là del proprio naso e questo sono in grado di farlo pochissime persone

  3. Serena sei una campionessa in campo ma con le parole forse un pó meno: il colore della pelle stavolta non c’entra nulla… (guarda Masha e Azarenka, nemmeno loro campionesse di simpatia), credo dovresti imparare un pó più di fair play soprattutto in campo (es.: semi US Open contro la Vinci)

  4. Sarebbe ora che la piantasse di fare la vittima. Sa benissimo di essere un’intoccabile. Proprio perché nera le hanno permesso di minacciare un giudice in campo e non beccarsi una squalifica infinita che chiunque avrebbe preso.

  5. Non è questione di cattiveria se agli us open ad una giocatrice di inferiore classifica cancellano la prenotazione del campo di allenamento x darla a te. Capisci anche tu che la cattiveria o la pelle nera nn c’entrano niente, ma si tratta di bel altro. Spezzo una lancia a tuo favore dicendo che forse questi dettagli neanche arrivano a te, ma sono gestioni del tuo staff…

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