Bianca Andreescu, riprendere da dove si ha lasciato

Bianca Andreescu è tornata a giocare – e vincere – un match dopo 15 mesi, ma togliere la ruggine potrebbe richiedere più tempo del previsto.

È stato positivo il ritorno alle competizioni di Bianca Andreescu, che si è fatta abbondantemente desiderare da tifosi e appassionati e ha combattuto a lungo con veri problemi fisici ma ha fatto il possibile per rientrare in campo al 100% e pronta a vincere di nuovo. Già nel corso del 2019, anno che l’ha vista piombare nell’olimpo del tennis e le ha dato il suo primo titolo Slam, aveva palesato difficoltà nel mantenere la propria condizione atletica nel corso della stagione. Spalla KO già a Indian Wells, dove ha vinto, e poi infortunio al menisco a ottobre, alle WTA Finals. Purtroppo il 2020 è stato un anno diametralmente opposto, senza alcun match giocato e una promessa di ritorno in campo delusa mese dopo mese.

Ci ha pensato Bianca a rassicurare gli amanti del suo tennis, brillante e intelligente, che a fine 2020 ha annunciato di aver recuperato a pieno la salute e la forma e di essere pronta al 100% per tornare in pista in questa nuova stagione. Rifinita la preparazione a Dubai insieme a tante amiche e colleghe come Marta Kostyuk e Belinda Bencic, la canadese ha preso un volo per Melbourne, ma purtroppo poco dopo è arrivata la comunicazione della positività al Covid19 del suo allenatore, Sylvain Bruneau, che ha costretto Bianca e molte altre giocatrici a passare i seguenti 14 giorni in totale isolamento. Ritrovata la libertà di uscire ed allenarsi, Andreescu compare come prima testa di serie del Grampians Trophy, il torneo dedicato alle tenniste che come lei sono state costrette all’isolamento totale, ma prima di scendere in campo si ritira, cedendo il suo posto a Maria Sakkari. Non c’è una vera spiegazione, la 20ennne spiega solo di aver voluto prendere ancora qualche giorno prima di tornare nel circuito ma per molti c’è il timore che la sua condizione fisica non sia ottimale come lei dice.

Il giorno dell’esordio agli Australian Open infine giunge, ed è circondato di dubbi e punti di domanda. Davanti a lei, nella giornata di ieri, c’era una ex top30 come Mihaela Buzarnescu, che però da molto tempo ormai non riesce più ad esprimere il tennis incisivo che l’aveva portata così in alto nel ranking. Precisamente, è dall’infortunio che l’ha fermata nell’estate del 2018, proprio quando stava giocando il miglior tennis della sua vita. Il primo set è volato via rapidamente, con la potenza e l’astuzia della canadese che hanno fatto da padrone fino al 6-2 conclusivo. Cambio di marcia improvviso però nel secondo parziale, con il break della rumena arrivato sul 2-2, tenuto poi fino al 6-4, costringendo così Andreescu al set decisivo. È lotta fino alla fine, quando Buzarnescu cede il servizio sul più bello e si fa da parte, lasciando la strada aperta alla campionessa canadese, che affronterà al secondo turno una tennista atipica come Su Wei Hsieh, tanto imprevedibile quanto geniale. Niente male neanche l’ipotetico match di terzo turno, contro una grintosa Sara Errani o una leggendaria Venus Williams, che in questo inizio di 2020 sta giocando un gran bel tennis. I dubbi sulla forma di Andreescu rimangono tutta via consistenti. Sarà in grado di ritornare ai suoi massimi livelli nei prossimi giorni? Sarà già competitiva con le migliori del mondo? Reggerà fisicamente a più match consecutivi? Le risposte, ad ora, non le ha nessuno ma le scopriremo seguendo il tanto tennis che ci aspetta nelle prossime due settimane.

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