Il 2019 di Novak Djokovic non è affatto finito

Malgrado il ritiro nel match della scorsa notte agli U.S. Open contro Wawrinka, il campione serbo guarda già con fiducia ai prossimi impegni stagionali

L’edizione 2019 degli U.S. Open è stata amara per Novak Djokovic. Il serbo, n.1 del mondo nonchè campione uscente dello Slam newyorchese, si è dovuto arrendere durante il match di ottavi di finale contro Stan Wawrinka, a causa del già noto dolore alla spalla che lo ha costretto al ritiro allorchè il punteggio era di 6/4 7/5 2/1 in favore dell’elvetico. Sicuramente una delusione per Nole e per i suoi tifosi, ma la notizia confortante è che il serbo sta già guardando ai suoi prossimi impegni stagionali, con l’intenzione di chiudere il 2019 nel miglior modo possibile.

Djokovic conta di ritornare in campo tra 4 settimane a Tokio, in occasione del Rakuten Japan Open Tennis Championships (ATP500), per poi difendere il titolo al Masters 1000 di Shanghai. Nole insegue il record, attualmente detenuto da Pete Sampras, di 6 stagioni concluse al n.1 del ranking ATP, ma ha bisogno di vincere altri match per avere chance di eguagliare quel primato.

Questa stagione non è ancora finita per me; ci sono ancora molti tornei importanti da giocare, che vogliono dire molti punti da poter fare per restare in testa alla classifica. Ovviamente Rafa, Roger e gli altri stanno giocando molto bene; spero solo di avere la chance di giocare, perchè so che se sono in forma, posso far bene sia in Asia, sia nel resto della stagione indoor. Storicamente, ho sempre giocato bene in questa parte finale di stagione.” Riguardo ai titoli del Grande Slam, il tennista di Belgrado, che attualmente detiene 16 titoli contro i 18 di Nadal e i 20 di Federer, ha dichiarato: Non è un segreto il fatto che io voglia vincere altri Slam e magari eguagliare il record di Roger, ma la cosa più importante ora è che io possa giocare ed essere competitivo per molti anni ancora. Per il momento, non vedo per nulla la fine come qualcosa di prossimo”.

L’abbraccio fra Djokovic e Wawrinka dopo il ritiro del serbo durante il match allo U.S. Open

Djokovic, che non si ritirava da un match in corso dal 2017 (quarti a Wimbledon contro Berdych) ha ammesso di aver bisogno di un po’ di tempo per smaltire la delusione per non aver potuto continuare la difesa del titolo a New York, pur constatando che gli infortuni fanno, purtroppo, parte della vita di qualsiasi atleta. E’ frustrante, molto frustrante. Non sono il primo e non sarò l’ultimo atleta che si infortuna ed è costretto al ritiro durante uno dei più grandi eventi sportivi, però fa male comunque”.

Auguriamo al campione serbo un pronto recupero ed un finale di stagione pieno di soddisfazioni. Torna presto, Nole!

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